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Sabato, 20 Aprile 2024
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"Per l'Università faremo una fondazione"

Caro direttore, ho letto con molta attenzione il tuo articolo riguardante il futuro dell’Università a Brindisi e avverto la necessità di fare alcune precisazioni. Ti confesso che sono rimasto molto sorpreso dalla tua chiave di lettura.

Caro direttore, ho letto con molta attenzione il tuo articolo riguardante il futuro dell’Università a Brindisi e avverto la necessità di fare alcune precisazioni. Ti confesso che sono rimasto molto sorpreso dalla tua chiave di lettura di ciò che sta avvenendo in relazione al mantenimento dell’attuale offerta universitaria. Il tutto, proprio perché so perfettamente che conosci l’argomento nei dettagli e quindi sai che esiste una sola interpretazione.

Ti garantisco che nessuno si sta divertendo a falcidiare i corsi di laurea per il gusto di farlo. Siamo di fronte, invece, ad una crisi economica che rischia di paralizzare l’attività amministrativa di tutti gli Enti e che ha già colpito l’Amministrazione Provinciale il cui Commissario ha ritenuto di dover “tagliare” gran parte degli stanziamenti necessari a conservare l’esistente sulla base di scelte che non mi permetto in alcun modo di contestare.

La conseguenza è che il peso pressoché esclusivo dei costi dell’università a Brindisi andranno a ricadere totalmente sul Comune di Brindisi. Per questo motivo ho chiesto ed ottenuto da tutti i consiglieri comunali di condividere un grande sacrificio e cioè di rinunciare a tanto altro pur di non far morire ciò che rappresenta pur sempre una speranza per i nostri ragazzi.

Certo, sappiamo bene che questa situazione non potrà durare a lungo visto che il nostro bilancio non ce lo permetterebbe ed è questo il motivo per cui abbiamo deciso di mettere mano immediatamente alla nascita di una Fondazione per la ricerca e gli studi universitari dove far confluire il contributo di grandi aziende presenti sul territorio e di altri enti (i Comuni della Provincia potrebbero finalmente cominciare a collaborare economicamente oltre che a dichiarare fumose disponibilità).

Va detto, però, che il trasferimento dei corsi di laurea della facoltà di Scienze sociali rientra anche nelle scelte che autonomamente l’Università del Salento ha effettuato, sulla base delle sollecitazioni del corpo docente. Questa è la cronaca. Un motivo in più per considerare ingeneroso il tuo commento: “Lasciamo andare via un pezzo di università che ci siamo conquistati con sacrifici con le amministrazioni della Provincia e del Comune ai tempi di Michele Errico e Domenico Mennitti”.

Ti rammento che le disponibilità economiche dei due enti in quegli anni erano di gran lunga maggiori rispetto a quelle pressoché inesistenti dei nostri giorni. Quanto al Comune, poi, si è scoperto durante il mio mandato che per anni le precedenti Amministrazioni si erano fregiate del vanto di aver promosso l’Università pur avendo “dimenticato” di pagare i relativi oneri all’Università del Salento, con la conseguenza che oggi – per senso di responsabilità – siamo chiamati a ripianare un debito che supera il milione e mezzo di euro!

Va detto, comunque, che con l’Ateneo di Lecce abbiamo discusso molto sul futuro ed abbiamo allo stesso tempo blindato i corsi di Ingegneria, mentre con l’Università di Bari abbiamo addirittura concordato di migliorare la qualità dell’offerta formativa nei corsi di Economia e di Statistica. Il tutto, anche in questo caso, aumentando lo stanziamento a carico del Comune per compensare la rinuncia della Provincia.

Ti pare che sia poco? Ti pare che la guida Consales del Comune di Brindisi abbia qualcosa da farsi perdonare rispetto a ciò che è stato fatto in passato da altri sindaci o commissari prefettizi? Per il resto, i riferimenti a feste, corsi per parrucchieri e pizzaioli mi feriscono non poco perché l’unico corso a cui mi sono iscritto in questi mesi è quello della “sopravvivenza” rispetto ai continui attacchi di un sistema di vita della città (politica compresa) che non è pronto a guardare con coraggio alle sfide del futuro. Ma io non rinuncio a lottare per risollevare Brindisi dallo stato di torpore in cui era piombata.  Cordialmente

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Risponde Marcello Orlandini

Non credo che il sindaco Consale debba rispondere di tutti gli errori della politica, delle associazioni, dei sindacati, del prematuro scioglimento del consiglio provinciale, eccetera, e il senso del mio articolo non era un occulto attacco all'amministrazione comunale brindisina. Sappiamo bene che il Comune di Brindisi da solo non può sostenere la sopravvivenza del polo universitario, allora il sindaco porti alla luce del sole questo lavoro per la Fondazione e chiami ognuno all'impegno dovuto, Regione Puglia inclusa. Non sono convinto, infine, che i professori possano decidere di spostare una facoltà da una città all'altra, e non credo sia quella la ragione della partenza di Scienze sociali. Ma a questo potrebbe certamente rispondere il Magnifico Rettore, non certo il sottoscritto.

 

 

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