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Martedì, 16 Aprile 2024
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Scuole, via alla lotta. "E' solo l'inizio"

BRINDISI -Riceviamo e pubblichiamo integralmente il "manifesto" della mobilitazione degli studenti italiani e brindisini in programma nei prossimi giorni. Nove istituti superiori di Brindisi e provincia sono pronti ad una azione coordinata di autogestioni ed altre iniziative, che confluiranno nella Gioranata internazionale dello studente del 17 novembre. Diritto alla studio, contro il caro-scuola, le strategie di privatizzazione e i tagli governativi i temi centrali di un moviemneto che chiede a gran voce anche l'innovazione dei saperi.

BRINDISI -Riceviamo e pubblichiamo integralmente il "manifesto" della mobilitazione degli studenti italiani e brindisini in programma nei prossimi giorni. Nove istituti superiori di Brindisi e provincia sono pronti ad una azione coordinata di autogestioni ed altre iniziative, che confluiranno nella Gioranata internazionale dello studente del 17 novembre. Diritto alla studio, contro il caro-scuola, le strategie di privatizzazione e i tagli governativi i temi centrali di un moviemneto che chiede a gran voce anche l'innovazione dei saperi.

Gli studenti di Brindisi  e Provincia annunciano una mobilitazione coordinata in 9 scuole nella settimana dal 12 al 17 novembre: Liceo Marzolla Brindisi, Liceo Fermi Brindisi, Liceo Monticelli Brindisi, Liceo Palumbo Brindisi, I.T.I.S. Majorana Brindisi, I.T.T. Giorgi, I.T.C. Flacco-Marconi-Belluzzi Brindisi, Liceo Pepe-Calamo Ostuni, Liceo L. Leo San Vito dei Normanni.

Oggi sono stati affissi manifesti dinanzi alle targhe delle scuole, in netta polemica contro la nuova proposta di privatizzazione, e sono stati calati striscioni  di lancio di auogestioni e mobilitazioni. Inoltre il 14 novembre, data dello sciopero internazionale europeo contro le politiche di austerity, saremo nelle strade in contemporanea con i lavoratori ed il 17 novembre rilanceremo la giornata internazionale dello studente.

Intendiamo portare avanti la protesta iniziata il 12 ottobre contro il ddl (ex) Aprea, il ddl stabilità, la spending review. Queste leggi aggravano la situazione già deleteria all'interno delle scuole, favorendo l'ingresso del privato, abolendo la rappresentanza studentesca e promuovendo ulteriori tagli alla scuola pubblica in favore di quella privata. Ci mobilitiamo, inoltre, nuovamente per una legge quadro nazionale sul diritto allo studio e richiediamo fortemente al governo regionale i finanziamenti su quella regionale.

L'aumento del costo dei libri di testo, dei trasporti, delle tasse universitarie e il corrispettivo taglio ai finanziamenti sul diritto allo studio rendono scuole ed università sempre più classiste. Queste proposte dimostrano come nelle scelte politiche non si tenga conto del valore della formazione come bene collettivo, ma si benefici l'interesse privato a scapito del pubblico.

Riteniamo inammissibile che le scuole diventino luoghi chiusi, meno democratici, elitari, semplici fornitori di nozioni. Crediamo che la scuola abbia un valore molto più ampio che parte da democrazia, partecipazione attiva, creatività, coscienza critica. Vogliamo non solo contestare, ma anche creare con le proposte pratiche dell'AltraRiforma e del Manifesto di Liberazione Dei Saperi dei luoghi della formazione alla portata di noi studenti promuovendo dal basso nuovi momenti di scuola e società. Questo è solo l'inizio.

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