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Venerdì, 29 Marzo 2024
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Un pò di storia al basket brindisino fa solo bene: ecco la biografia di Big Elio

Anche se fosse rimasta in serie B, la pallacanestro brindisina avrebbe sempre e comunque avuto una grande storia da raccontare, fatta di uomini e imprese. Certamente con radici più profonde nella città di quanto – secondo noi, naturalmente – ne abbia oggi

BRINDISI – Anche se fosse rimasta in serie B, la pallacanestro brindisina avrebbe sempre e comunque avuto una grande storia da raccontare, fatta di uomini e imprese. Certamente con radici più profonde nella città di quanto – secondo noi, naturalmente – ne abbia oggi. L’Enel Basket Brindisi di questi giorni è la squadra dello sbarco su Marte, ma era giusto mettere ordine nell’archivio dove ci sono file prestigiosi, quelli che contengono il Dna originario della Libertas Brindisi e del primo lancio in orbita, delle persone che vivevano lo stesso ritmo della città. Si sono misurati con questo problema due amici che hanno vissuto quell’epopea sportiva, l’uno da giornalista e l’altro da indimenticato protagonista in campo; Adolfo Maffei e Claudio Calderari, scrivendo in strettissima sinergia la biografia di Big Elio Pentassuglia, il centro di gravità di quel mondo che solo chi è ben oltre gli “anta” ricorda bene.

Il libro perciò non a caso si intitola “In principio fu Elio” (IdeaDinamica Editore): “A Elio Pentassuglia, il mai dimenticato coach della Libertas Brindisi, sono stati dedicati articoli, libri fotografici, programmi televisivi, ma mai una biografia completa. Ci ha provato Adolfo Maffei, giornalista di lungo corso oggi in pensione, il quale ha realizzato una vera e propria circumnavigazione intorno al “Pianeta Elio”, alla ricerca di aspetti misconosciuti, quando non addirittura (e clamorosamente) ignoti, di una personalità dello sport pugliese che è stato molto amato in vita e oggi, a distanza di 26 anni dalla morte, rimpianto”. Il libro, si legge ancora nella presentazione, “è stato realizzato grazie alla preziosissima collaborazione di Claudio Calderari, la seconda icona indiscussa degli anni d’oro della pallacanestro brindisina, amico fraterno dell’autore che ha voluto accanto a sé in copertina, come simbolica eco dell’insegnamento del coach che ha sempre predicato il gioco di squadra come precondizione di un successo”.

Adolfo Maffei, già inviato dell’Ansa e caporedattore di “Quotidiano di Brindisi, Lecce e Taranto” sino agli anni ’90, e Claudio Calderari che fu – dicono gli annali –il miglior marcatore della Libertas Brindisi 1967-1968, quella del campionato di B, con 408 punti in 21 partite seguito da Vincenzo Giuri con 234 e Franco Musci con 135, incontreranno per la presentazione del libro sportivi e tifosi a Brindisi, a Palazzo Nervegna, alle 17.30 di venerdì 31 ottobre. La presentazione è stata affidata ad Antonio Celeste e a Mario Arceri, una prestigiosa firma di basket, inviato speciale del Corriere dello Sport per 40 anni. Invitato speciale invece, ovviamente, il presidente dell'Enel Basket Brindisi e della Lega Basket, Nando Marino.

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