rotate-mobile
Martedì, 23 Aprile 2024
Sport

Cantù non è Pistoia: Happy Casa deve lavorare sulla difesa

E' l'unico limite emerso dalla vittoriosa trasferta di domenica sera della squadra di coach Vitucci al PalaCarrara

BRINDISI - E’ stata sicuramente più esaltante del previsto la vittoria che tutti si aspettavano al PalaCarrara sulla Oriora Pistoia, squadra pronosticata come concorrente di Happy Casa Brindisi nella lotta per la permanenza in serie A.  Il risultato finale conseguito con il punteggio di 74-90 ed il gioco espresso dalla squadra di coach Vitucci in Toscana hanno dato conferma che Happy Casa è un gruppo composto da giocatori disposti al sacrificio ed a lottare fino alla fine per ottenere il risultato positivo, in grado di superare con grande orgoglio e determinazione anche i momento più difficili, quelli in cui emerge la vera forza del gruppo che supera gli ostacoli posti dai limiti tecnici e fisici.

Un “terzo tempo” come quello iniziale della partita di Pistoia avrebbe tolto certezze ed impresso paure ad una qualsiasi formazione che, dopo aver condotto anche con largo margine di vantaggio tutto la prima parte della gara, ha subito un break di 11 a 1, dal 38-49 al 49- 50, coinvolta in un blackout in cui tutti i migliori giocavano a sbagliare tiri facili, a perdere palla e non catturare più un rimbalzo. Da quel blackout è uscita fuori una squadra con grande carattere e personalità, che con John Brown, Wes Clark, Jeremy Chappel e Adrian Banks, ha rimesso il risultato a posto.

Oriora Pistoia-Happy Casa Brindisi (Legabasket Serie A)-2

Brindisi ha dimostrato che attualmente non può essere paragonata a Pesaro e Pistoia, perché ha giocatori dalla notevole forza mentale capaci di riprendere una partita che stava sfuggendogli dalle mani, e chiuderla con un eccellente +16 finale. La vittoria di Pistoia, però, non è stata solo merito di quelli in doppia cifra (Brown 20, Banks 10, Clark 17 e Wojciechowski 11), di un superlativo Jeremy Chappell e dei 6 assist serviti da Tony Gaffney, ma è maturata grazie anche  all’apporto decisivo di tutti i giocatori in uscita dalla panchina da Moraschini, a Zanelli e ad Erik Rush, giocatori che in questa stagione agonistica dovrebbero costituire la vera forza della squadra, per quanto di buono hanno fatto vedere in queste prime quattro partite di campionato.

Di certo Happy Casa Brindisi non incontrerà sempre sul suo percorso in campionato Pesaro e Pistoia, e per questo dovrà necessariamente cercare di migliorare la propria difesa apparsa finora molto leggera ed imprecisa. Ma i segnali di ripresa si sono visti a Pistoia dove Wojciechowski, bravo in fase di realizzazione in attacco (5/7 da 2 punti) ha migliorato la sua prestazione in difesa rispetto alle precedenti partite, ma da lui si deve pretendere più presenza fisica e maggiore attenzione sotto i tabelloni, dove non bastano certamente 3 rimbalzi catturati e 2 preziose stoppate date a giustificare una buona prestazione difensiva.

Oriora Pistoia-Happy Casa Brindisi (Legabasket Serie A) (2)-2-2

La partita di Pistoia ha messo ancora a nudo le carenze difensive della squadra di coach Vitucci, che ha catturato solo 33 rimbalzi contro i 29 della squadra di casa. Un bottino che potrà bastare contro Pistoia ma che impensierirà non poco il tecnico della Happy Casa quando domenica prossima la squadra avversaria in campo al PalaPentassuglia (si gioca alle 19) si chiama Cantù,  che nell’ultima partita di campionato contro Reggio Emilia ha tirato giù dal canestro 48 rimbalzi con i suoi Tony Mitchell, Davon Jefferson, Ike Udanoh.

Coach Vitucci dovrà chiedere alla squadra maggiore intensità difensiva, più presenza fisica in area di Wojciechowski, ma anche di Tony Gaffney e John Brown, evitando cali di concentrazione, e riuscendo ad eseguire sistematici “tagliafuori” che contro Cantù saranno indispensabili, forse anche decisivi, considerato il valore dei prossimi avversari e la loro ampiezza fisica sotto i tabelloni, sicuramente disposti ad approfittare di ogni possibile errore.

Ed una maggiore concentrazione rispetto alla partita di Pistoia coach Vitucci dovrà imporla a tutti i suoi giocatori per non ripetere il dato negativo delle 14 palle perse di squadra, in particolare ad Adrian Banks con le 5 palle perse individualmente ingiustificabili per un giocatore del suo valore.

Le certezze che arrivano da Pistoia riguardano i progressi di Wes Clark, il play che sta trovando la giusta interpretazione del proprio ruolo, confermando le ottime capacità tecniche e fisiche e il prezioso apporto in termini di realizzazioni, che si candida per diventare la vera rivelazione del campionato, ma anche quelli del solido Jeremy Chappell autore di una prestazione di sostanza ed in grado di dare alla squadra solidità e carattere nei momenti topici della partita, e di Erik Rush che probabilmente coach Vitucci dovrebbe impiegare con maggior minutaggio rispetto alle partite finora disputate in cui ha dimostrato grande utilità ed efficacia nel suo ruolo.

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Cantù non è Pistoia: Happy Casa deve lavorare sulla difesa

BrindisiReport è in caricamento