rotate-mobile
Sport

Ha ragione coach Sacchetti: mettiamo in cascina i due punti con Pistoia

Ha ragione coach Sacchetti. Prendiamoci i due punti che valgono oro colato per la classifica e chiudiamo la partita. L’Enel Brindisi aveva da riscattare la peggiore prestazione e la sconfitta più pesante del campionato a Trento  e doveva farlo semplicemente con una vittoria

BRINDISI - Ha ragione coach Sacchetti. Prendiamoci i due punti che valgono oro colato per la classifica e chiudiamo la partita. L’Enel Brindisi aveva da riscattare la peggiore prestazione e la sconfitta più pesante del campionato a Trento  e doveva farlo semplicemente con una vittoria per evitare di cadere in una profonda crisi depressiva e di compromettere anche la classifica che in due soli punti racchiude otto squadre, aperta all’obiettivo play off ma anche ad una zona di anonimato molto vicina a quella della retrocessione.

E quel risultato umiliante della partita di Trento ha pesato senza dubbio sulla squadra e sull’ambiente nella partita contro Pistoia. Il PalaPentassuglia mostrava vuoti inusuali sulle gradinate e con la “curva” silenziosa che si esprimeva in striscioni e inviava chiari messaggi rivolti ai giocatori, pesantemente invitati a tirare fuori gli attributi per ritornare a vincere, onorare la maglia che indossano e mostrare il dovuto rispetto nei confronti dei tifosi che  li hanno seguiti fino a Trento.  

A dare  maggiore tensione alla partita contro Pistoia si aggiungeva anche la necessità di vincere ad ogni costo dopo tre sconfitte consecutive, quattro nelle ultime cinque partite, ed il timore di allontanarsi definitivamente dalla zona play off e cadere nell’anonimato della classifica. Appesantita da tutti questi condizionamenti l’Enel Brindisi ha giocato un primo tempo nervoso, in stato confusionale, lasciando l’iniziativa a Pistoia che ad un certo punto ha dato la sensazione di poter provare la fuga decisiva (28-39 a metà del secondo tempino), forte di un gioco semplice che trovava  facili soluzioni in attacco e riusciva a dominare in difesa dove sotto i tabelloni senza trovare validi ostacoli.

Dice bene coach Sacchetti: prendi i due punti e scappa, perché per il resto la squadra ha mostrato i limiti consueti che ormai sono da considerare chiaramente di natura organica. L’Enel Brindisi è carente sotto i tabelloni dove Danny Agbelese nonostante la prestanza fisica e atletica, mostra chiari limiti tecnici, non riesce a tenere la giusta concentrazione, concede seconde e terze palle agli avversari, ed ignora cosa sia un taglia fuori, come gli altri suoi compagni di reparto.  

Ne può farsi  affidamento a Robert Carter che, pur bravo ed abile in attacco, non ha di certo le caratteristiche tecniche di un pivot di ruolo. Ma contro Pistoia sono emerse anche le solite carenze in cabina di regia dove Nic Moore ha risposto positivamente alle critiche del presidente Marino dopo la sconfitta di Trento realizzando ben 24 punti (6/10 da tre punti!), ma non è riuscito a far girare la squadra e dettare i ritmi di gioco, e Marco Spanghero, il suo sostituto, questa volta ha fatto anche peggio compromettendo l’andamento della partita con la squadra in fase di rimonta.

E viene facile chiedersi poi perché nel pacchetto dei giocatori italiani dell’Enel Brindisi, oltre a Marco Cardillo, non debbano trovare spazio il brindisino Marco Giuri ed il monopolitano Tommaso Laquintana già noti protagonisti in serie A con  Caserta e Capo d’Orlando e che potrebbero garantire un rendimento di qualità ed un  sicuro senso di appartenenza alla maglia.

Nel ruolo non ha fatto  meglio neppure Phil Goss  che con l’esperienza e la classe che gli si riconosce potrebbe certamente rendere di più e non farsi cogliere in un banale fallo per infrazione di 8 secondi con il punteggio di 82-79 a 1 minuto e mezzo dalla fine della partita, incapace di uscire in palleggio dalla propria metà campo. Vanno bene, perciò, i due punti come oro colato per la classifica ed il morale, però,  coach Sacchetti, si porti i compiti da svolgere a casa (cioè in palestra!) e trovi le giuste soluzioni.

Troppe palle perse, secondi e terzi tiri concessi con facilità sotto i tabelloni, spesso in attacco si tira senza che nessuno vada al rimbalzo, i “lunghi” che giocano troppo lontano dal canestro, palloni vaganti che sfuggono via in mano agli avversari, recupero ottimale di Durand Scott al rendimento di un mese fa, e quello di Amath M’Baye ora improponibile con il suo 1/7 da due punti e 2/4 da tre contro Pistoia. Dalla migliore risoluzione dei compiti a  casa dipenderà anche il risultato della prossima trasferta di Reggio Emilia.

Nella giornata della tensione globale, infine, “basket gossip” riporta giustificazioni alla umiliante prestazione della squadra nella partita di Trento ed alla deludente prova contro Pistoia ad una sorta di malcontento dei giocatori per la mancata corresponsione del premio legato alla qualificazione alle Final Eight in programma a Rimini dal 16 al 19 febbraio prossimo.

“Sono notizie del tutto infondate e messe in giro artatamente da chi destabilizzando l’ambiente vuole il male della squadra e della società”, ha dichiarato con indignazione il presidente Nando Marino. “Tutti i  giocatori ed i componenti lo staff hanno maturato il diritto al premio per l’accesso alle Final Eight e, così come stabilito contrattualmente, lo stesso premio è stato fissato per il passaggio nei play off. Le modalità ed i tempi sono stabiliti e  garantiti in contratto, così come in ogni società che sia Milano o Brindisi. Ho sentito anche di eventuali problemi di spogliatoio ma, invece, confermo che il gruppo è compatto ed i giocatori sono andati tutti  insieme a cena dopo la vittoria contro Pistoia”.  

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Ha ragione coach Sacchetti: mettiamo in cascina i due punti con Pistoia

BrindisiReport è in caricamento