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Sabato, 20 Aprile 2024
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Enel-Umana, anatomia di una sconfitta. Non solo il problema-pivot

La conferma dell'assenza di James Mays aveva fatto pendere i favori del pronostico tutti dalla parte di Venezia. Affrontare la squadra di coach Recalcati senza un pivot di ruolo avrebbe significato non lasciare scampo all'Enel Brindisi

BRINDISI - La conferma dell’assenza di James Mays aveva fatto pendere i favori del pronostico tutti dalla parte di Venezia. Affrontare la squadra di coach Recalcati senza un pivot di ruolo avrebbe significato non lasciare scampo all’Enel Brindisi, pur rispettando il ruolo ed il sostegno che il pubblico del PalaPentassuglia avrebbe dato alla squadra. Troppo forte Umana Venezia con un roster al gran completo, dal punto di vista fisico, atletico e tecnico ed una panchina lunga, e con il coach Recalcati che al PalaPentassuglia trova sempre la sua massima ispirazione anche quando siede sulla panchina di formazioni modeste (vedi Montegranaro dello scorso campionato), imbrigliando anche questa volta Brindisi con la sua “zona”.

E allora la sconfitta di Brindisi (74-81) tutto secondo pronostico? No. La squadra di coach Bucchi ha avuto la possibilità di ribaltare pronostico e risultato ma la sua straordinaria forza di reazione si è praticamente infranta sul canestro mancato dal pur bravo Marcus Denmon che avrebbe portato il risultato a +3, ma che, soprattutto, avrebbe capovolto l’inerzia della partita a proprio favore mentre Venezia era apparsa in difficoltà- E’ stato il momento in cui l’Enel Brindisi aveva prodotto il massimo sforzo per recuperare lo svantaggio iniziale e che, richiedendo un maggiore dispendio di energie fisiche e mentali, ha finito inevitabilmente per pesare sulle gambe e sulla lucidità dei giocatori soprattutto in fase conclusiva.

Enel Brindisi-Umana Venezia 2-2-2Coach Bucchi ed il suo staff devono spiegarsi i motivi e trovare le giuste soluzioni per evitare che altre “false partenze” della squadra compromettano i risultati finali, così come sta succedendo orami di consueto, come contro Sassari, Den Bosch  e nella prima parte della partita contro Venezia.  Intanto la squadra deve già fare fronte all’emergenza-Mays che costringe i “lunghi” ad un superlavoro sotto i tabelloni e se a questo si aggiunge poi lo stress continuo di una partita in affanno ed in salita è difficile sperare in un positivo risultato finale.

Contro Venezia i numeri dicono che la squadra ha catturato solo 4 rimbalzi in attacco ed ha perso ben 14 palle spiegando così chiaramente la partenza “diesel” e la scarsa lucidità da affaticamento. L’inserimento immediato di Cedric Simmons ed il recupero a breve di James Mays dovrebbero cambiare completamente le caratteristiche alla squadra conferendo solidità fisica, prestanza atletica e certamente più compattezza sotto i tabelloni in difesa ed in attacco, formando con James e Zerini un blocco fra i più completi del campionato, lasciando maggiore capacità di esprimersi  in attacco per  Denmon e Turner.

Coach Bucchi resta ancora alla ricerca del miglior play fra quelli disponibili nel roster perché finora Sek Henry non ha pienamente convinto e non ha offerto le garanzie richieste tanto che ha acquisito più minutaggio un buon Demonte Harper, pur non essendo il suo ruolo naturale, ed in attesa del completo recupero di Bulleri che già contro Venezia ha giocato 10 minuti determinanti per la squadra. Ma protagonisti assoluti della partita son stati i signori Gabriele Bettini da Bologna, Manuel Mazzoni da Grosseto e Dario Morelli da Brindisi (da Brindisi?). Hanno fischiato complessivamente 44 falli di cui 29 a favore di Venezia (ben 22 realizzati!) attirando l’attenzione del pubblico brindisino per l’incredibile sequenza di errori a volte anche elementari nella valutazione dei falli.

Enel Brindisi-Umana Venezia (2)-2-3Nel decisivo quarto/quarto, dopo appena due minuti di gioco, la “terna” aveva attribuito a Brindisi ben 4 falli, condizionando clamorosamente il gioco della squadra di coach Bucchi. Arrivano ad arbitrare per “sorteggio”. La genialità consiste nel sorteggiare prima la partita, poi due arbitri secondo la fascia di merito ed un terzo che viene direttamente designato. Non c’è alcun criterio logico, per cui Bettini lo trovi ad arbitrare Bologna- Brindisi e Morelli “gioca in casa” in Brindisi- Venezia.

Gabriele Bettini è arbitro famoso perché fu sospeso per la direzione di gara Varese-Brindisi quando, insieme a Ciano e Castellucci, riuscirono a convalidare un canestro di Childress realizzato a tempo visibilmente scaduto e che costò la partecipazione ai play off della squadra brindisina. Ma ci vuole molto ad eliminarlo dal sorteggio quando gioca Brindisi? Oppure perché il signor Bettini semplicemente non rinuncia ad arbitrare le partite di Brindisi? E che dire di Dario Morelli da Brindisi?

Il condizionamento alla rovescia funziona alla perfezione per cui l’arbitro brindisino si sente autorizzato a “collaborare” con il protagonismo esasperato di Manuel Mazzoni, arbitro internazionale e perciò si esibisce come  il più bravo di tutti. Arrivano intanto gli svedesi del Sodertalje Kings per disputare la seconda partita dell’EuroChallenge  in programma al PalaPentassuglia, mercoledì con inizio alle ore 20.45. Coach Bucchi conta di presentare in campo Cedric Simmons  che ha intanto superato brillantemente le visite mediche, per verificarne le condizioni fisiche e di forma e dare alla squadra la necessaria completezza sotto i tabelloni  con un pivot di ruolo.

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