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Venerdì, 19 Aprile 2024
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Barretta: "Fiducia a Silva, ma voglio risultati"

BRINDISI - “Il mister ed i giocatori hanno, ciascuno per la propria parte, responsabilità nell’attuale situazione della squadra. Spero che abbiano capito che così non và. Ora ci restano sette finali, ogni partita avrà una storia a sé. Dobbiamo fare il maggior numero possibile di punti per cercare di entrare nella griglia dei play off e giocarci la promozione in Prima divisione”.

BRINDISI - “Il mister ed i giocatori hanno, ciascuno per la propria parte, responsabilità nell’attuale situazione della squadra. Spero che abbiano capito che così non và. Ora ci restano sette finali, ogni partita avrà una storia a sé. Dobbiamo fare il maggior numero possibile di punti per cercare di entrare nella griglia dei play off e giocarci la promozione in Prima divisione”.

Giuseppe Barretta, vice presidente del Football Brindisi 1912, il messaggio lo manda chiaro a tonto. L’ha già fatto domenica nello spogliatoio, subito dopo la gara persa con la Juve Stabia. “Ha gridato come un matto”, dice chi era nei paraggi e l’ha sentito. “Mah, gridato – spiega Barretta -, ho detto al mister e ai giocatori che sono stufo di sentir parlare di arbitraggi negativi e di sfortuna. Ci saranno pure stati, ma non può essere questo l’alibi se la squadra è altalenante e a volte manca della grinta necessaria per ribaltare il risultato”.

Facciamo un passo indietro. Forte in casa, mediocre fuori. Ora anche sconfitta al Fanuzzi.

“Prima o poi doveva accadere che si perdesse in casa, ma non mi è piaciuto che si verificasse in una gara così importante e dopo la sconfitta rimediata ad Aversa”.

Uno stop che ha fatto scattare il campanello d’allarme.

“Diciamo che questa battuta di arresto ha evidenziato una carenza di carattere che già avevamo notato nella gare in trasferta. La nostra squadra non riesce a reagire. Non c’è quel fattore nervoso che consente di ripartire dopo avere subito un gol. E, ovviamente, ci siamo chiesti cosa non sta funzionando”.

Cosa?

“Cominciamo dalla squadra. Ritengo che sia qualcosa che manca nel suo Dna o, magari, non riesce a venir fuori, o, ancora, non si riesce a portar fuori”.

E allora?

“Allora tocca al mister. Spero che lo abbia capito che ha delle responsabilità, nel senso che anche lui, cosi come i giocatori, è un tesserato del Football Brindisi e, quindi, ce la deve mettere tutta per tirare fuori il meglio da questi giocatori. Che non sono certo gli ultimi arrivati. Bisogna cambiare atteggiamento, in tutti i sensi”.

In pratica è la prima volta che un dirigente del Football Brindisi muove una critica all’allenatore Silva.

“Noi abbiamo tanta stima e fiducia in Massimo Silva, ma è chiaro che adesso si deve rimboccare le maniche e tirarci fuori dalla situazione in cui ci troviamo. Lo ripeto, non mi piace che si parli di sfortuna e di arbitraggi negativi. Indubbiamente ci sono pure stati. Ma non può essere solo questo. Ora da lui mi aspetto qualcosa di diverso”.

Radio tifo parla di un probabile cambio di allenatore.

“Non sappiamo se mister Silva abbia intenzioni di dimettersi. E questo, ovviamente, è una decisione. La nostra valutazione, invece, è un’altra. Eccola: mancano sette gare alla fine del campionato; trovare sulla piazza un buon allenatore libero è assai difficile; ma ammesso che lo si trovi, in sette gare, ci chiediamo, cosa potrà mai fare? Miracoli noi mortali non siamo in grado di compierne. Per questo abbiamo ricordato al nostro all’allenatore e ai nostri giocatori che è tempo di rimboccarsi le maniche e di non accampare pretesti”.

Ricapitoliamo. Il Football Brindisi, rilevato nel 2004 dai fratelli Barretta e da altri imprenditori, tra i quali il presidente della Provincia Ferrarese, per via del fallimento della precedente società del toscano Salucci, riparte dal campionato di Eccellenza. Lo vince. L’anno successivo i Barretta restano da soli a tirare avanti la società. Approntano una grossa squadra per vincere il campionato, ma non ci riescono. E così anche l’anno seguente. Nel 2007/08, a metà campionato viene esonerato Giugno e chiamato Silva. Arriva con un pedigrée di tutto rispetto: ha allenato anche in A (l’Ascoli). La squadra non va e l’obiettivo promozione non viene centrato. La promozione arriva lo scorso anno. E Silva viene riconfermato. E’ molto apprezzato e stimato dai Barretta. Il gruppo allestito è ambizioso. Ma si capisce subito che tentenna lontano dal Fanuzzi. A gennaio arrivano altri tre grossi giocatori: il portiere Pinzan e i centrocampisti Mortelliti e Carcione. Debbono servire a far compiere il salto di qualità. Che non si verifica. Anzi, con la sconfitta di domenica il Brindisi scivola in settima posizione, scavalcato pure dal Barletta.

Presidente, in giro si dice che i giocatori sono demotivati perché non vengono pagati.

“In Lega la nostra società è additata a modello di regolarità. Posso dire ad alta voce che da quando ci siamo noi nessuno, né giocatore né altri dipendenti, hanno perso un solo euro. Abbiamo sempre onorato tutti gli impegni. Non posso, né voglio, negare che ci siano dei ritardi nel pagamento degli stipendi. E’ una cosa fisiologica nel mondo del calcio. Parlo, per quanto ci riguarda, di un ritardo di un paio di mesi. Questo perché aspettavamo alcuni sponsor che poi non sono arrivati. Tenga presente che il Catanzaro, attuale leader della classifica del nostro girone, non ha pagato nemmeno uno stipendio e l’amministratore ha annunciato il disimpegno della società. Nonostante questo il Catanzaro è primo in classifica. Non stanno meglio, da quello che si dice, alla Juve Stabia e in tante altre società. Non credo che il problema dei nostri giocatori siano un paio di mesi di ritardo”.

Ha parlato di sponsor…

“Ma quali sponsor? Ci erano stati promessi e chi li ha visti? Di sponsorizzazioni per questo campionato abbiamo raccolto solo 120mila euro. Nemmeno lo stipendio di un giocatore. E’ chiaro che andiamo avanti e stiamo facendo di tutto per entrare nella griglia dei play off. Tanto è vero abbiamo rinforzato la squadra. Ma finiremo per stancarci e mollare tutto. In questa città si pensa solo a darci addosso, a inventare cattiverie. Noi, ripeto, ci crediamo in quello che stiamo facendo, ma la disattenzione da una parte e le cattiverie dall’altra, ci porteranno a farci da parte. Comunque, per ora siamo in ballo e balliamo. Credo fermamente alla possibilità di giocarci la promozione attraverso i play off. Al mister e alla squadra chiedo impegno e concentrazione”.

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