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Brindisi: da partita impossibile a vittoria sprecata. Si teme per Wes Clark

La Happy Casa vede sfumare nel finale l’impresa sul parquet di Venezia. Mercoledì il responso sull’infortunio del play americano

BRINDISI - La partita di Venezia era certamente fra quelle dal pronostico chiuso. Giocare sul campo della vice capolista del campionato e trovarsi di fronte ad una formazione “avvelenata” ed in vena di riscatto per la precedente sconfitta interna subita la settimana precedente ad opera di Varese, lasciava poco scampo ad Happy Casa Brindisi, reduce da una bruciante sconfitta casalinga contro Reggio Emilia, ed alle prese con una fase involutiva di gioco e di risultati. Il campo, invece, ha detto tutt’altro. E’ stata una partita povera di contenuti, come giocata fra due squadre di modesta levatura tecnica, con scarsa voglia di lottare per il risultato, che Happy Casa avrebbe potuto anche vincere, tanto che si è decisa nell’ultimo minuto di gioco quando la squadra di coach Vitucci ha abbassato la guardia e si è letteralmente consegnata a quella di coach De Raffaele.

Resa incondizionata in un solo minuto

E così che Happy Casa, dopo aver tenuto testa a Venezia ed essere passata in vantaggio anche con +5 (35-40 ;44-49) ed aver chiuso la terza frazione a con +1 (50-51), priva dell’infortunato Wes Clark in panchina per infortunio, ha disputato l’ultimo tempo da incubo mettendo a segno la miseria di 8 punti (contro i 20 realizzati da un modesto Venezia). 

Coach Frank Vitucci 2018-2

Ma è nell’ultimo minuto di gioco che la squadra di coach Vitucci ha raggiunto il suo capolavoro di confusione tattica e di inconsistenza dei singoli giocatori. Sul 62-58, cioè in piena partita con soli 4 punti da recuperare, Happy Casa è stata capace di realizzare tutto ciò che di negativo è possibile compiere in un finale di partita: Banks ha perso palla; Gaffney ha commesso 2 falli; Chappel (fino ad allora il migliore in campo!) ha sbagliato un canestro da sotto e si è fatto poi stoppare; Gaffney ha mancato un tiro da 3 punti ed alla fine Brown ha messo a segno un tiro libero su due che è valso l’8 a 1 per Venezia e risultato finale chiuso su 70-59. 

Mistero Adrian Banks: è lui o non è lui?

La prestazione della squadra di coach Vitucci potrebbe essere stata condizionata anche dall’infortunio subito da Wes Clark, che ha privato l’allenatore brindisino di una pedina importante nell’impianto di gioco, ma sarebbe un grave errore giustificarla con l’assenza del validissimo play maker brindisino e sottovalutare, invece, le prestazioni ormai abituali di giocatori importanti come Andrian Banks. 

Adrian Banks contro Sassari, 2018-2

E’ diventata ordinaria ed usuale la prestazione negativa della guardia americana e la sequenza degli “zero” nelle caselle dei suoi score non fanno più notizia. Cos’ha Adrian Banks è un mistero indecifrabile: la miseria di 7punti in 20 minuti di presenza in campo, con 2/8 da 2 punti e 0/3 da 3 punti,7 rimbalzi, due palle perse ed una recuperata e 4 assist (nelle 10 partite finora disputate in questo campionato ha tirato con il 25,6% da 3 punti paria 11/43! e 33/66 da 2 punti pari al 50%), ma preoccupa in particolare il suo quasi rifiuto sistematico al tiro, anche quando è nella sua posizione preferita, scegliendo di passare la palla al suo compagno più vicino. No. Non è Adrian Banks che tutti conoscevamo. Che coach Vitucci e la società si attivino a riproporcelo in versione originale.

Gaffney e Wojciechowski: la latitanza continua

Difficile continuare a giudicare le prestazione dei “due latitanti”. Oltre la prestazione dei due giocatori a volte irritanti ed a tratti irridente nei confronti dei compagni di squadra, dei sacrifici della società e della sfrontatezza verso i tifosi che raggiungono Venezia per assistere ad uno spettacolo che in cifre si spiega in questo modo. Wojciechowski un solo punto in 17 minuti di presenza in campo, 0/6 al tiro (0/2 da 2 e 0/3 da 3!), un rimbalzo in attacco e 5 in difesa e 10 di valutazione. Gaffney 7 punti in 26 minuti con 1/4 da 2 puti e 1/3 da 3 punti, con 8 rimbalzi,4 palle perse e 4 assist. Ma c’è anche di peggio se il giudizio si sposta sulla loro “presenza-assenza” in campo e sul ruolo che dovrebbero a assumere. 

Schiacciata di Tony Gaffney-2

I due pivot continuano a giocare costantemente fuori posizione, spesso completamente estranei al gioco e creano spazi enormi nell’area lasciando che gli avversari entrino con grande facilità per raggiungere il canestro. E’ compito di coach Vitucci imporre ai due giocare una più forte presenza in campo ed alla società valutare le opportune decisioni da prendere per evitare di compromettere un campionato iniziato sotto i migliori auspici.

Le scelte di coach Vitucci

Lasciare in campo un evanescente ed irritante Gaffney per 26 minuti di gioco e per 17 minuti di “nulla” lo sconcertante Wojciechowski e conservare in panchina John Brown per più di 14 non è sembrata una scelta ben ponderata anche in considerazione della sconcertante prestazione dei due pivot. Così come tenere in campo un Moraschini in giornata negativa che in 25 minuti ha tirato a perdere con 1/4 da 2 punti e 0/2 da 3, catturando 2 rimbalzi e perdendo 2 palloni preziosi, offrendo uno scarso contributo al gioco di squadra. Infine ancora una volta la squadra di coach Vitucci non ha saputo attaccare la “zona” di coach De Raffaele. 

Niente di trascendentale la “zona” di Venezia, ma se i pivot non entrano in area, si estraniano e si allontanano al gioco, e si sostituiscono agli esterni, aggiungendo i loro errori al tiro a quelli di Banks Moraschini, Rush egli altri, allora diventa impossibile stanare gli avversari. Per fortuna a Venezia ci ha pensato uno straordinario Lamar Chappell, il migliore in campo in senso assoluto, a tenere in piedi squadra e partita, con i suoi 22 punti (5/9 da 2 punti e 3/6 da 3),3/3 nei tiri liberi e 7 rimbalzi.  

Infortunio a Clark. Tempi molto lunghi per il recupero.

Più che la preventivabile sconfitta di Venezia preoccupano ora le condizioni di Wes Clark. Il play maker di Happy Casa Brindisi è uscito Dino Furioso-2dal campo del PalaTaliercio portato a braccia in panchina con le lacrime agli occhi, dopo aver realizzato un canestro in elevazione ed a seguito della caduta sulla coscia sinistra, già interessata da precedente infortunio.

“In settimana il giocatore si era allenato regolarmente e molto bene in quanto tutti gli esami strumentali avevano dato esito negativo- ha spiegato il dottore Dino Furioso, responsabile sanitario della squadra – Tutto lasciava prevedere un recupero completo di Clark. La caduta sulla stessa gamba, su un muscolo già sofferente, però, ci porta ad essere molto prudenti su quelle che potrebbero essere le conseguenze. D’intesa con il dottore Palaia abbiamo deciso di sottoporre Clark ad esami strumentali solo mercoledì prossimo, in modo che sia più chiara e leggibile l’entità del danno provocato dalla caduta sull’arto già sofferente”. 

Se la probabile lesione dovesse essere molto importante allora i tempi di recupero per Wes Clark potrebbero diventare molto lunghi. In ogni caso è da escludere un suo impiego nella prossima partita in programma contro Virtus Bologna, sabato prossimo al PalaPentassuglia.

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