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Venerdì, 19 Aprile 2024
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Brindisi esame Covisoc ok, ma nessun acquirente

Brindisi esame Covisoc ok, ma nessun acquirente

BRINDISI - Il Football Brindisi ha superato la prova Covisoc per l'iscrizione al campionato di Seconda divisione, anno 2010/11. Nell'elenco di bocciate, infatti, non compare il club biancazzurro. Aspetto sul quale nessuno mai aveva avuto dubbi. La società proprietaria della squadra non ha debiti e non è poggiata sulla sabbia. Le basi sono solide. Ed è proprio questa solidità, che ovviamente è verificabile dalle carte sociali, non consente di capire come mai sinora il Brindisi non abbia potuto contare su uno sponsor e non riesca a trovare un acquirente, dato che il gruppo Barretta (i fratelli Giuseppe e Francesco e le sorelle Rosy e Paola, con i rispettivi genitori Giovanni e Mimmi) ha deciso di uscire di scena.

Peraltro in un momento propizio come non mai, con la quasi certezza di poter essere ripescato (il Brindisi) in Prima divisione e quindi tornarvi a giocare dopo ventuno anni. Proprio oggi è stato reso pubblico dalla Covisoc (l'organo di controllo economico della Lega) l'elenco delle squadre che non sono in regola e quindi sono state escluse o rimandate. In tutto 33 società tra Prima e seconda divisione. Le escluse certe (hanno rinunciato) sono quattro di Prima divisione, Gallipoli, Mantova, Perugia e Rimini, e quattro di Seconda divisione, Monopoli, Scafatese, Pescina e Itala San Marco.

Mentre altri venticinque sono i club al momento bocciati, ma che potrebbero porre rimedio alle situazioni contabili, in alcuni casi disastrose, come quelle di Cavese in Prima divisione e Cassino in Seconda divisione. In prima divisione sono dieci le squadre in bilico: Arezzo, Cavese, Cremonese, Figline, Foggia, Real Marcianise, Salernitana, Spal, Triestina e Viareggio. In Seconda divisione sono ben quindici: Alghero, Cassino, Chieti, Fondi, Gavorrano. Legnano, Manfredonia, Olbia, Paganese, Potenza, Prato, Pro Vasto, Pro Vercelli, Sangiovannese e Villacidrese.

La maggior parte di queste squadre, tranne le otto che non hanno nemmeno presentato l'iscrizione, non hanno presentato la fideiussione bancaria. Per rimediare hanno un tempo sino a domani. Chi riuscirà a presentarla partirà nel prossimo campionato con punti di penalizzazione, quantificati a secondo la gravità dell'irregolarità al momento della presentazione della domanda di iscrizione.

Si diceva del Brindisi e della possibilità di essere ripescato. In Prima divisione quattro sono già out. Delle altre dieci la Cavese potrebbe essere salvata solo da un miracolo, senza contare altre in condizioni analoghe. Per cui spazio per salire ce n'è in abbondanza, tenuto conto che tra le retrocesse della Prima divisione il destino del Potenza sembra segnato, così come appare fortemente in bilico quello della Paganese. Per cui, un loro ripescaggio è improbabile (peraltro il Potenza è stato già ripescato lo scorso campionato e non può esserlo di nuovo).

Il Brindisi è quindi in prima fila, sempreché qualcuno inoltri la domanda di ripescaggio, con relative fideiussioni per un importo che dovrebbero aggirarsi sugli ottocentomila euro e qualche cos'altro. Al momento attorno al Brindisi c'è silenzio. I fratelli Giuseppe e Francesco Barretta qualche settimana fa si sono incontrati con il sindaco Domenico Mennitti il quale aveva garantito il suo interessamento per trovare imprenditori che intendessero rilevare il Brindisi. Nel frattempo, però, aveva chiesto ai Barretta, e per questo erano scesi in campo Giovanni e Domenico Barretta, impegnandosi in prima persona, di iscrivere la squadra in attesa di trovare chi rilevasse la società.

I Barretta accettarono, mettendo come paletto la metà di luglio. E cioé se entro questa data non ci saranno nuovi proprietari loro ritireranno la squadra dal campionato. E quindi, altro che Prima divisione. Però, nel frattempo, su loro stessa ammissione, hanno ricapitalizzato la società per renderla ancora più appetibile agli occhi eventuali acquirenti.

Tuttavia i giorni passano e, ufficialmente, nulla si muove. I Barretta continuano a ripetere che nessuno si è fatto avanti e che la situazione è esattamente allo stesso punto di quando fu annunciato il loro disimpegno. Negano qualsiasi trattativa segreta. Silenzio anche dal sindaco. E persino da parte dei tifosi che si sono rifatti vivi ieri con un comunicato della Curva Sud "Michele Stasi", con il quale si dicono preoccupati e invitano se qualcuno è interessato a rilevare il Brindisi a farsi avanti al più presto. Il loro messaggio è diretto anche all'imprenditore di Manduria Luigi Blasi che si era fatto avanti, ma poi anche lui è scomparso.

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