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Sabato, 20 Aprile 2024
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Il duro sfogo di mister Ciullo: "Siamo allo sbando, basta prese in giro"

Forte atto d'accusa dell'allenatore del Brindisi contro la società, alla vigilia della trasferta in casa del Grumentum: "Gli under non sanno dove cenare, i ragazzi non possono essere curati"

BRINDISI – I giocatori under non sanno dove cenare. Curare gli infortunati è un’impresa titanica, per la mancanza delle attrezzature minime. E’ un Brindisi allo sbando quello descritto da mister Salvatore Ciullo nel corso di un’accorata conferenza stampa che si è svolta stamattina (sabato 1 febbraio), presso lo stadio Fanuzzi, alla vigilia della trasferta in casa del Grumentum Val D’Agri in programma domenica, alle ore 14,30, per la 22esima giornata del campionato di Serie D.

Ma il tecnico parla poco quanto nulla dell’impegno agonistico, fra l’altro di importanza fondamentale in chiave salvezza, con i biancazzurri che, reduci dalla sconfitta per 4-1 subita a Cerignola, devono difendere tre punti di vantaggio sulla zona playout. Ciullo, senza giri di parole, ricorrendo a un linguaggio infarcito di coloriti epiteti, lancia un vero e proprio atto d’accusa contro la società.

La prima considerazione è quella riguardante il mercato, solo uno dei vari fronti sui cui, a detta dell’allenatore, non sono stati mantenuti gli impegni presi. “Avevo chiesto tre giocatori senior che adesso giocano in Serie C – afferma Ciullo – ma la mia richiesta non è stata ascoltata”. Nella giornata di ieri, a tal proposito, sono stati ingaggiati due centrocampisti under (Giovanni Balsamà, classe 2000, e Antonio Scognamilio, classe 2001), al culmine di una sessione invernale in cui lunico senior arrivato, l'attaccante Dorato, è ai box per infurtunio. Tutto ciò comporta una notevole difficoltà ad allestire un 11 competitivo. 

Ma al di là delle questioni tecniche, è tutto quel che ruota intorno al terreno di gioco che non va. “Ho sbagliato – ammette Ciullo – a non intervenire prima. Delle volte non va bene stare zitti. Adesso non mi sta più bene di essere preso in giro”. Il mister è un fiume in piena. “Non è bello ricevere dei ragazzi under – dichiara il tecnico – che la sera ti bussano alla porta, perché non hanno un ristorante in cui mancare”. 

Il tecnico denuncia di non avere più a disposizione, di fatto, uno staff tecnico. “Domenica scorsa – racconta Ciullo – dopo l’infortunio di Dario, ci siamo fatti prestare del materiale dal Cerignola, perché noi non avevamo nulla a disposizione”. In vista della partita in programma domani, l’allenatore ha chiesto ai suoi di dare il “200 per cento”. “Poi a fine partita – prosegue Ciullo - vediamo che succede. Ho combattuto contro tutto e contro tutti perché volevo portare la squadra all’obiettivo prefissato (quello della salvezza, ndr). Ora prese in giro non ne voglio sentire più. Altrimenti che mi esonerino. Mi sono stancato di tutte queste situazioni qua”.

Striscioni contro Vangone

Lo sfogo di Ciullo arriva in un momento estremamente delicato anche a livello societario, se si considera che in settimana la città è stata tappezzata di striscioni contro il presidente dimissionario Umberto Vangone, titolare del 50 per cento delle quote del Brindisi, invitato a togliere il disturbo.

Striscione contro Vangone-2

Sempre in settimana era atteso un confronto fra la società e l’amministrazione comunale riguardo al problema del debito di oltre 50mila euro accumulato negli ultimi anni con il Comune di Brindisi, per il mancato pagamento del ticket per l’utilizzo dello stadio Fanuzzi e del Precampo. Inoltre non va dimenticato che entro la metà del mese di febbraio, come deliberato un paio di settimane fa dall’assemblea dei soci, si dovrà concretizzare l’aumento di capitale societario da 10mila a 100mila euro. La situazione, insomma, è di caos assoluto. 

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