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Calcio, i tifosi minacciano: "Bloccheremo il nastro trasportatore"

BRINDISI – “Aspettiamo l’incontro di mercoledì che i presidenti Barretta avranno con il sindaco, e poi, se non ci saranno cose concrete da parte del sindaco noi faremo quello che abbiamo detto. Il nostro programma non cambia di una virgola. Bloccheremo il nastro trasportatore, ci presenteremo a ogni consiglio comunale e provinciale, raccoglieremo firme contro il sindaco”. La decisione è stata presa questa mattina dopo l’incontro con il vice sindaco Mauro D’Attis.

BRINDISI – “Aspettiamo l’incontro di mercoledì che i presidenti Barretta avranno con il sindaco, e poi, se non ci saranno cose concrete da parte del sindaco noi faremo quello che abbiamo detto. Il nostro programma non cambia di una virgola. Bloccheremo il nastro trasportatore, ci presenteremo a ogni consiglio comunale e provinciale, raccoglieremo firme contro il sindaco”. La decisione è stata presa questa mattina dopo l’incontro con il vice sindaco Mauro D’Attis.

“Il vice sindaco ci ha preso in giro – hanno affermato -. Ci ha detto di stare calmi perché aveva parlato con il presidente Giuseppe Barretta che gli aveva comunque garantito l’iscrizione della squadra. E invece non era vero. Abbiamo chiamato il presidente e ha smentito. Questo prendersi gioco del calcio non lo possiamo più tollerare. Ora aspettiamo risposte concrete”. I tifosi sono inferociti. Non che si aspettassero molto dall’incontro di oggi. Ma quanto meno un piccolo passo in avanti. E, invece, stando a quando da loro sostenuto, non c’è stato niente di niente. Il vice sindaco ha rimandato all’incontro dei Barretta con Mennitti che, in un primo momento, era stato fissato per domani mattina, ma poi su richiesta del sindaco, per motivi personali, è slittato a mercoledì. Le posizioni sono ormai chiare. I Barretta, ai giornalisti ed ai tifosi, hanno detto venerdì scorso che per loro non solo l’esperienza nel calcio è finita, ma che non intendono nemmeno iscrivere la squadra al campionato. Per cui hanno passato la patata bollente nelle mani del primo cittadino. “Che trovi una cordata di imprenditori per subentrare a noi alla guida del Brindisi – hanno detto -, magari trovando prima una sponsorizzazione robusta per invogliare qualcuno a prendere il nostro posto. Perché gente che voglia farlo ce n’è. Ma è spaventata dalla mancanza di sostegni esterni. E’ spaventata da quello che è accaduto a noi che per sei anni siamo stati lasciati completamente soli. Con uno sponsor sono certo che rileverebbero il Brindisi”. “Sinora – hanno spiegato – si è parlato di cordate e sponsorizzazioni legate all’energia alternativa. Ma sono state solo parole perché siamo a metà giugno quasi e ancora non vi è stata uno straccio di proposta concreta”. La data che preoccupa è il 30 giugno entro la quale bisognerà iscrivere la squadra. I tifosi sono molto amareggiati e arrabbiati perché dopo il risultato di oggi (la Cisco Roma ha battuto il Catanzaro ed è stata promossa in Prima divisione) non è da escludere che il Brindisi possa rientrare in un eventuale ripescaggio. Temono che si stia per verificare quanto accadde nel 2004, quando il Brindisi, dichiarato fallito, uscì di scena proprio nel momento in cui veniva definito il suo ripescaggio in C1. Al suo posto in C1 entrò l’Andria.

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