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Calcio in crisi di sponsor e di risorse. La mappa delle sofferenze

BRINDISI - Non c'è pace per il calcio del Brindisino. A partire dal Football Brindisi, che è la squadra principale della nostra provincia (non perché sia del capoluogo, solo perché è l'unica che gioca tra i professionisti), anche l'Ostuni (campionato Interregionale dilettanti), il Francavilla Fontana e il Fasano, retrocesse in Eccellenza (dilettanti regionale) hanno grossi problemi. Differenti da quelli del Brindisi.

BRINDISI - Non c'è pace per il calcio del Brindisino. A partire dal Football Brindisi, che è la squadra principale della nostra provincia (non perché sia del capoluogo, solo perché è l'unica che gioca tra i professionisti), anche l'Ostuni (campionato Interregionale dilettanti), il Francavilla Fontana e il Fasano, retrocesse in Eccellenza (dilettanti regionale) hanno grossi problemi. Differenti da quelli del Brindisi.

Football Brindisi - La squadra della famiglia Barretta ha i bilanci in regola e un gruppo (rimorchiatori Fratelli Barretta) molto solido. Il problema del Brindisi è che i proprietari, dopo sei anni di permanenza alla guida del club biancazzurro, e dopo avere sborsato qualcosa come otto milioni di euro, senza uno straccio di sponsor, hanno deciso che basta buttare denari nel calcio ed è giunto il momento di dedicarsi solo alle loro aziende. Hanno iscritto la squadra. O meglio, il 25 hanno depositato liberatorie e fideiussione, mentre il 30, come da regolamento, depositeranno la domanda di iscrizione al campionato di Seconda divisione. Hanno chiesto al sindaco di dar loro una mano a trovare una cordata che subentri alla guida della società. In caso contrario a luglio ritireranno l'iscrizione e addio calcio nel capoluogo.

Comunque non ci dovrebbe essere questa eventualità: il sindaco si è messo immediatamente in movimento. Si dice che abbia trovato alcuni imprenditori disposti a entrare nella gestione del Brindisi e si parla anche di un importante sponsor, la AgustaWestland. Mentre non è stata mai presa in considerazione dal primo cittadino una sponsorizzazione Brindisi Lng. In questa settimana si incontreranno i Barretta con il sindaco per fare il punto della situazione. Incontro che sarebbe dovuto avvenire la scorsa settimana, ma è stato rinviato per il grave lutto (la morte del fratello Francesco) che ha colpito Mennitti.

Si vuole fare in fretta anche perché entro la metà di luglio si potrebbe presentare la domanda di ripescaggio in Prima divisione. Ancora non vi è nulla di certo, ma a quanto pare il Brindisi è uno dei favoriti a poter approdare in C1.

Ostuni - Situazione molto critica. Al momento tutto è in stand by. Sono in corso le trattative con il Martina per uno scambio di titolo sportivo. L'Ostuni cederebbe il suo titolo di Serie D e il Martina quello dell'Eccellenza. Per cui, se lo scambio andrà in porto, l'Ostuni il prossimo campionato giocherà in Eccellenza, mentre il Martina Franca, dopo la radiazione, tornerebbe  in Serie D e potrebbe cominciare a programmare il salto in Seconda divisione. I costi dell'Interregionale sono alti e senza sponsorizzazioni adeguate non è facile reggere. Soprattutto poi se le presenze allo stadio sono scarse. Al momento la situazione è fluida. Dall'interno della società nulla trapela. La strada, però, stando ai bene informati, sembra tracciata e dovrebbe essere l'accordo con il Martina. Altrimenti? Non sembra che sia in bilico l'iscrizione. La squadra si schiererebbe comunque ai nastri di partenza del prossimo campionato di Interregionale. Ma la sofferenza sarebbe tanta. A meno che sul più bello non spunti un sostegno economico degno di tale nome.

Francavilla Calcio - Mino Distante non lascia la squadra, ma da solo non ce la fa più. Il Francavilla dopo due anni di Interregionale è tornato in Eccellenza. Il proprietario del Francavilla Calcio lo ha detto chiaro e tondo in un incontro tenuto nei giorni scorsi nella sala consiliare del Comune di Francavilla Fontana, presenti il sindaco Vincenzo Della Corte e il vice Mimmo Bungaro. “Lo ripeto da anni: non posso più portare avanti la squadra da solo - ha detto in quell'occasione Distante -. Ho fatto tutto con i miei mezzi, avendo come unico aiuto economico quello dello sponsor Antonio Magrì (che ringrazio) negli ultimi due anni, e credo che i risultati siano stati lusinghieri. Il Comune più di tanto non può fare;l’ultimo contributo alla squadra di calcio l’ha dato 4 anni fa; da solo non posso più gestire: solo se altri imprenditori mi affiancheranno, si potrà fare qualcosa in più. Altrimenti, io garantirò comunque l’iscrizione al campionato di Eccellenza, pur facendo al contempo domanda di ripescaggio in serie D. Per il ripescaggio ci sono scarsissime possibilità, dato che non abbiamo disputato nemmeno i play out. L’iscrizione al campionato la farò; ma se nessuno mi darà una mano, non mi si può chiedere di allestire una buona squadra”.

Anche, qui, dunque, la situazione non è delle migliori. I costi del calcio sono elevati e alla fine per chi si tuffa da solo in queste avvenure arriva il redde rationem.

Fasano Calcio - Tutto tace. Il sindaco-presidente Lello Di Bari attende che le proposte ventilate alla stampa si trasformino in fatti concreti. Il Fasano fu salvato dalla radiazione due anni fa da Lello Di Bari che si fece carico in prima persona di iscrivere la squadra e allestirla, sostenuto da un imprenditore locale. Lo scorso anno è stato lasciato da solo. Il Fasano è retrocesso in Eccellenza. Ora Di Bari lascia. "Economicamente non ce la faccio - dice il sindaco -. Non sono in grado di mantenere una squadra di calcio. In questi due anni mi sono letteralmente dissanguato".

Nelle scorse settimane si era fatto avanti un imprenditore del Nord Barese, presidente di una squadra di Eccellenza. Disse che si era scocciato dopo dieci anni di gestione di quella squadra e che voleva acquistare il Fasano. "Non l'ho mai più sentito", ci disse qualche giorno fa il sindaco-presidente. Poi si è fatta avanti la cordata guidata da Olive, presidente della squadra di pallamano. Parlò di programmi a lungo termine per ritornare in Serie D. Però al momento la situazione è ferma. Lello Di Bari aspetta di sapere cosa abbiano deciso di fare. Se l'accordo con questo cordata non ci sarà, il Fasano Calcio scomparirà. "Non posso assolutamente farci niente - dice Di Bari -. Mi sono sacrificato sino all'inverosimile per due anni. Ora non ce la faccio più".

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