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Venerdì, 29 Marzo 2024
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Ceglie, addio al basket causa tasse

CEGLIE MESSAPICA - Sulla famigerata Nas, la tassa sugli svincoli, salta anche il basket a Ceglie Messapica, con la squadra locale della divisione nazionale C costretta a lasciare un'attività divenuta troppo onerosa. L'annuncio è di questa mattina: la Nuova Pallacanestro Ceglie chiude, e resterà operativa solo nel settore giovanile, puntando su quella che è ormai l'unica strada praticabile in attesa della riforma della Federbasket: avere un forte vivaio, e giocarsi su questo il proprio futuro agonistico.

CEGLIE MESSAPICA - Sulla famigerata Nas, la tassa sugli svincoli, salta anche il basket a Ceglie Messapica, con la squadra locale della divisione nazionale C costretta a lasciare un'attività divenuta troppo onerosa. L'annuncio è di questa mattina: la Nuova Pallacanestro Ceglie chiude, e resterà operativa solo nel settore giovanile, puntando su quella che è ormai l'unica strada praticabile in attesa della riforma della Federbasket: avere un forte vivaio, e giocarsi su questo il proprio futuro agonistico.

Cos'è la Nas. E' una norma che impone a tutte le società iscritte ai campionati federali di versare in favore della Federazione italiana pallacanestro un importo fisso per il tesseramento di un atleta che abbia compiuto il 21esimo anno di età, quindi soggetto alla disciplina dello svincolo, indipendentemente dalla cittadinanza e dalla provenienza.

Per ogni atleta svincolato tesserato, dunque, dovrà essere corrisposto alla Fip  un premio che la Federazione stessa provvederà, secondo apposite norme, a versare successivamente alle Società che hanno reclutato e cresciuto cestisticamente lo stesso giocatore. Ma in campionati dove girano pochi soldi, gli sponsor sono stati a loro volta falciati dalla crisi economica, e i vivai e gli infaggi sono quelli che sono (perchè le colpe probabilmente non stanno da una parte sola), chi non ha risorse deve gettare la spugna, come è accaduto a Ceglie Messapica.

"Dopo le roboanti vittorie dei nostri ragazzi, mattatori dello scorso campionato di Serie C Regionale, non avremmo mai e poi mai voluto comunicarvi quanto segue, cari amici della Npc - annuncia un comunicato della società -. La Nuova Pallacanestro Ceglie 2001 A.D. fa parte delle circa duecento società cestistiche italiane che hanno deciso di non iscrivere la propria prima squadra al campionato della stagione 2012/2013".

"E' assai doloroso dover rinunciare a quello che sarebbe dovuto essere il primo campionato nazionale della nostra decennale storia ma il contesto economico in cui ci muoviamo non avrebbe lasciato presagire una stagione serena nel quinto campionato italiano: ragion per cui - dice ancora la società nella nota - preferiamo ripartire dal settore giovanile onde evitare pendenze che non appartengono al nostro modo di fare oltre che evitare di terminare la stagione anzitempo in occasione del pagamento dei famigerati Nas".

"Spiace e non poco dover interrompere un progetto che iniziava a farsi davvero emozionante e spiace soprattutto non poter disputare nemmeno una singola gara in quella categoria che abbiamo guadagnato sul campo con i sacrifici che ben conoscete. In una federazione in cui le tasse hanno prioritaria importanza rispetto ai protagonisti del movimento, abbiamo ritenuto - conclude polemicamente la nota della società cegliese - doveroso fermarci per non scalfire il buon nome dalla Nuova Pallacanestro e della Città di Ceglie Messapica, cogliendo l'occasione per ringraziare in modo sentito quanti hanno saputo apprezzare le nostre gesta dal punto di vista tecnico ed organizzativo".

"Una doverosa riconoscenza è rivolta inoltre a tutti gli sponsor che ci hanno sostenuto nel corso della scorsa stagione ed anche a chi ha promesso ma non è riuscito ad aiutarci attanagliato da questa maledetta crisi economica", è scritto in calce all'addio al ampionato di C. "La squadra capitanata da coach Giovanni Rubino ed Angelo Milone resterà per sempre nei nostri cuori ricordata come un vero gruppo di amici ed allo stesso tempo come la nostra squadra più forte di sempre, ricca di campioni del parquet e della vita: un esempio di professionalità per tutti".

Resta l'impegno nel settopre giovanile: "Pur senza il grande palcoscenico della DNC il nostro amore per il basket non va in pensione: i ragazzi del Centro Minibasket e del settore giovanile rappresentano ciò che ci da forza per andare avanti lavorando affinché le prossime gioie arrivino proprio dai frutti della nostra città".

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