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Venerdì, 29 Marzo 2024
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Contestato l'allenatore imposto

BRINDISI – La giornata per gli ultras del Città di Brindisi comincia presto. Al “Fanuzzi” c’è la presentazione del nuovo allenatore importato dalla triade che ieri sera nello studio del notaio Braccio si è proclamata padrona della società: Giuseppe Roma presidente, Annino De Finis vice e Roberto Galluzzo responsabile amministrativo. Enzo Maiuri esce sul precampo e raccoglie dal manipolo dei tifosi solo espliciti inviti ad andare via da Brindisi. La contestazione è forte. Ma domenica – salvo eventi di altro segno nelle prossime ore – sarà proprio il tecnico ripudiato dalla curva ad andare in panchina. Altro non si può fare, ammette lo stesso Roberto Quarta, il presidente dimissionato senza possibilità di esercitare il diritto di prelazione sulle quote, e da un gruppo che prima aveva annunciato pubblicamente e davanti agli obiettivi di lasciare la SSD Città di Brindisi, salvo ripensarci e andare alla prova di forza ieri sera.

BRINDISI – La giornata per gli ultras del  Città di Brindisi comincia presto. Al “Fanuzzi” c’è la presentazione del nuovo allenatore importato dalla triade che ieri sera nello studio del notaio Braccio si è proclamata padrona della società: Giuseppe Roma presidente, Annino De Finis vice e Roberto Galluzzo responsabile amministrativo. Enzo Maiuri esce sul precampo e raccoglie dal manipolo dei tifosi solo espliciti inviti ad andare via da Brindisi. La contestazione è forte. Ma domenica – salvo eventi di altro segno nelle prossime ore – sarà proprio il tecnico ripudiato dalla curva ad andare in panchina. Altro non si può fare, ammette lo stesso Roberto Quarta, il presidente dimissionato senza possibilità di esercitare il diritto di prelazione sulle quote, e da un gruppo che prima aveva annunciato pubblicamente e davanti agli obiettivi di lasciare la SSD Città di Brindisi, salvo ripensarci e andare alla prova di forza ieri sera.

Una cosa senza logica apparente considerando due cose, a parte lo stesso dietrofront: la prima è che Giuseppe Roma, l’unico titolare della maggior parte delle quote (De Finis e Galluzzo hanno spesso 20mila euro ma come sponsor, e solo 1800 sempre a testa come adesione) si era dichiarato disponibile ad uscire dall’operazione nel caso si palesasse la possibilità di recuperare il suo, ma nel contempo riteneva ciò irrealizzabile perché dietro Roberto Quarta non vi era alcuna cordata realmente disposta a rilevare il Brindisi; la seconda è che Giuseppe Roma, come egli stesso ha ammesso stamani, ieri il contatto con la cordata guidata dall’imprenditore dei calcestruzzi salentino Oronzo Trio c’è stato, ma si è andati ugualmente ad allargare la ferita con l’assemblea serale dal notaio, anche se gli incaricati delle trattative tra le due parti (per Quarta, il legale Pasquale Saponaro, per Giuseppe Roma il suo avvocato più Fabio Speranza) nella mattina e nel primo pomeriggio avevano convenuto che sarebbe stato meglio non procedere con l’assemblea per non pregiudicare un accordo.

Ora tutto diventa più difficile, e Roberto Quarta non esclude come ultima chance il ricorso al giudice per l’annullamento dell’assemblea di ieri sera ed il ripristino della situazione originaria, “a mano che Roma non accetti – dice Quarta a BrindisiReport.it – di andare all’incontro con Trio e verificare in maniera più dettagliata l’offerta che la nuova cordata è pronta a formulare. Purtroppo la forzatura di ieri sera non aiuta, e il gruppo guidato da Trio vuole capire bene la situazione. Ma uno spiraglio aperto resta. A me non importa che sia Giuseppe Roma ad andare come presidente alla trattativa con il gruppo di Trio: so solo che questa cordata intende rilevare il 100 per cento della società, ha programmi seri e che avrebbe preferito un percorso più semplice e lineare”. E da Trio si attendeva un comunicato a proposito dell’abbozzo di trattativa avvenuto ieri.

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