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Coppa sofferta, ma è brindisina

BARI - L’ottava coppa Italia di Legadue è brindisina: l’Enel Basket se la aggiudica al termine di una finale giocata in maniera determinata, col sangue agli occhi fin dall’inizio. Tanto che in alcuni momenti non sembrava di vedere una squadra rimaneggiata dall’assenza di due pedine importanti, come Alex Renfroe e Klaudio Ndoja. L’Enel parte alla chetichella ma dopo qualche minuto ingrana la marcia, con Hunter e Callahan strepitosi. I brindisini prendono il largo, mandando a referto ben sei giocatori già nella prima frazione di gioco, che si chiude sul 23-14.

BARI - L’ottava coppa Italia di Legadue è brindisina: l’Enel Basket se la aggiudica al termine di una finale giocata in maniera determinata, col sangue agli occhi fin dall’inizio. Tanto che in alcuni momenti non sembrava di vedere una squadra rimaneggiata dall’assenza di due pedine importanti, come Alex Renfroe e Klaudio Ndoja. L’Enel parte alla chetichella ma dopo qualche minuto ingrana la marcia, con Hunter e Callahan strepitosi. I brindisini prendono il largo, mandando a referto ben sei giocatori già nella prima frazione di gioco, che si chiude sul 23-14.

Coach Bucchi però mostra il suo disappunto per gli errori dei suoi e pretende di più. Si rientra in campo ed i ragazzi accontentano il coach, portando il risultato sul 32-16 in men che non si dica. Poi però Jesi fa vedere di essere tra la squadre più in forma del momento, con uno splendido Maggioli che quando decide di giocare, sotto le plance non ha rivali. E così gli uomini di Cioppi riaprono la partita e vanno all’intervallo lungo sul 39-31.

L’Enel difende bene, non lascia margini di manovra e non concede tiri da tre punti a Hoover e McConnel. Il terzo quarto si apre con l’exploit di Marco Giuri, che mette a segno due bombe e porta i brindisini al massimo vantaggio (+14). Gli uomini in campo si alternano, ma i biancazzurri mantengono gli avversari a debita distanza, chiudendo il terzo quarto sul 60-49.

Jesi si innervosisce, coach Cioppi prende un tecnico e dà la possibilità a Brindisi di toccare quota +16, la strada sembra tutta in discesa, ma Borovnjac e Hunter commettono il loro quarto fallo e danno qualche grattacapo imprevisto a Bucchi. Jesi si riporta a -8, ma prima Giuri e poi Maestrello, da 3, rimandano indietro gli avversari. Gli ultimi tre minuti sono al cardiopalma: Borovnjac, appena rientrato, esce per cinque falli; Callahan sbaglia la schiacciata e Hoover risponde con una schiacciata, portando Jesi a -7.

Hunter cerca di prendere in mano la squadra e mette dentro la bomba del +10, poi Callahan si fa perdonare l’errore precedente stoppando Hoover. Hunter però perde palla a metà campo e poi commette anche lui il quinto fallo. A 63 secondi dalla sirena è 73-66 per l’Enel. McConnel mette dentro la bomba del -4. A 36 secondi dal termine Callahan mette dentro un tiro libero, Jesi sbaglia prima da tre e poi da due, e Giuri ha l’occasione per mettere al sicuro la coppa: il play segna solo un tiro libero (+6).

A Jesi restano 15 secondi per compiere un miracolo, ma la serata è biancazzurra. Finisce 77 a 74 per Brindisi: un emozionatissimo Bucchi ed i suoi ragazzi possono alzare la coppa. Domenica si va a Reggio Emilia con uno stimolo, ed un trofeo, in più.

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