rotate-mobile
Sport

Happy Casa stremata alla fine: crolla pesantemente a Brescia

Buona la prova della New Basket nei tempi regolamentari, nonostante un organico ridotto all’osso. Bocciato solo Wojciechowsky

BRINDISI - La partita non ha avuto più storia e si è chiusa a 2 secondi dalla fine dei tempi regolamentari. La rimessa da fondo campo accordata a Brescia, molto discussa e decisa dagli arbitri all’istant replay, sul risultato di 77-75 in favore dell’Happy Casa Brindisi, ha trovato impreparata ed incredibilmente distratta la difesa brindisina, presa da assurda amnesia collettiva proprio su quell’azione che avrebbe potuto compromettere la vittoria. In uscita dal time out, chiesto prontamente da coach Diana per organizzare la rimessa, David Moss ha servito un assist prezioso a Luca Vitali proprio sotto il tabellone e, senza alcuna difesa dei brindisini, ha realizzato il facile canestro del 77-77.

Un gioco da bambini, insomma, che di fatto ha chiuso i giochi della partita considerato che la squadra di coach Vitucci aveva speso tutte le energie per arrivare al traguardo dei tempi regolamentari con un vantaggio, sia pure esiguo, che avrebbe potuto e dovuto conservare se solo avesse avuto la necessaria concentrazione ancora per 2 secondi.

Storia di un crollo annunciato: 20 a 3!

A quel punto, infatti, Happy Casa Brindisi avrebbe dovuto disputare il supplementare con i suoi 7 giocatori disponibili (dal calcolo è volutamente escluso Wojciechowsky!) rimasti in campo con un minutaggio logorante, come Riccardo Moraschini e   John Brown impiegati quasi a tempo pieno (finiranno la partita con 42 minuti di presenza complessiva!), e con un carico di falli che lasciavano prevedere un supplementare a ranghi ridotti (usciranno sfiniti per 5 falli Erik Rush e Jeremy Chappell). Non a caso i 5 minuti del tempo supplementare si sono chiusi con un punteggio pesante e clamoroso di 20-3 con un solo punto realizzato da Clark (1/2) ai liberi ed un canestro di Moraschini, e sono diventati un monologo bresciano interpretato da David Moss, Luca Vitali e Jordan Hamilton, indiscussi attori protagonisti di un finale annunciato.

Zanelli-2

Due tempi da lodare e la sorpresa Zanelli

La squadra merita un elogio incondizionato per quel che è riuscita a realizzare nel corso dei tempi regolamentari, in particolare nel primo e nel terzo tempo, chiusi rispettivamente in vantaggio su 22-29 e 19-27, grazie all’apporto complessivo dato da ogni giocatore schierato da coach Vitucci, ad eccezione dello stravagante Wojciechowsky. Coach Vitucci aveva poche scelte a sua disposizione non potendo utilizzare Adrian Banks e Devondrik Walker, e con Wes Clark al suo ritorno in squadra dopo circa quattro mesi di assenza, dal quale ovviamente non c’era da spettarsi un impiego a tempo pieno. Così coach Vitucci ha dato fiducia ad Alessandro Zanelli che lo ha ripagato con una prestazione eccellente. Il play si è presentato in partita infilando due triple concettive ed in 24 minuti di presenza in campo ha realizzato 10 punti con 2/4 da 2 punti, 6 rimbalzi e 2 assist, ed ha guidato la squadra con abilità e sicurezza, ben sostenuto da Riccardo Moraschini. Probabilmente coach Vitucci avrebbe potuto accordare a Zanelli un minutaggio maggiore, tenuto conto di quello che era stato l’andamento della partita e dei falli a carico di alcuni giocatori.

Lo stravagante Wojciechowski 

In una partita in cui tutti i giocatori a disposizione di coach Vitucci hanno profuso il massimo impegno, restando in campo a tempo pieno, Jakub Wojciechowski è risultato ancora una volta assente ingiustificato per gli 8 minuti in cui è rimasto in campo, “distinguendosi” per 2 palle perse e imbruttendo il suo score personale con lo “zero” in ogni casella. 

Non è bastato al pivot vedere l’esempio dei propri compagni di squadra, a sacrificarsi per 42 minuti (Moraschini e Brown), per 34 minuti(Gaffney), per 35 (Chappell), per 29(Rush), per 24 (Zanelli), per 11 (Clark) per scuotersi dal torpore e dalla poca voglia di lottare, pur a conoscenza della emergenza in cui è venuto a trovarsi coach Vitucci in una partita che avrebbe potuto consentire alla squadra un considerevole passo avanti verso i play off. 

Wojciechowski Happy Casa-2

Dopo aver dato qualche segnale incoraggiante qualche mese fa, quando è stato ad un passo dal “taglio”, ora Wojciechowsky è ritornato ad estraniarsi dal gioco, assumendo un atteggiamento divenuto irriverente, se non proprio dannoso, verso la squadra ed è giusto che la società e lo staff tecnico intervengano per chiarire quali siano le sue reali intenzioni. La squadra, che si appresta a disputare partite di importanza determinate per raggiungere l’obiettivo play off, ha bisogno di tutti i giocatori disponibili, in particolare proprio di Wojciechowski a cui non mancano mezzi fisici e tecnici per dare un contributo determinante.

David Moss il “pitbull” su Moraschini

Quando coach Andrea Diana si è reso conto che per fermare la fonte del gioco di Happy Casa bisognava bloccare in qualche maniera Riccardo Moraschini, ha deciso di affidarlo a David Moss, un giocatore straordinario che aggrega esperienza, tecnica e forza fisica. Ed il giocatore bresciano si è impegnato in una marcatura d’altri tempi, quella in cui l’allenatore liberava il giocatore da ogni altro impegno per seguire come un’ombra l’avversario per annullarlo, secondo lo schema “mani in faccia”. In particolare questo gioco riesce quando ad assecondarlo si trovano arbitri che tollerano marcature tipo “pitbull”. 

Moraschini, Happy Casa-2

“Terna magica” vincente per Germani Brescia

Ed è quello che hanno fatto Carmelo Paternicò, Christian Borgo e Alessandro Nicolini consentendo a Moss di ridurre il rendimento di Moraschini, limitandone l’azione e costringendolo spesso al tiro forzato. Visto che Brindisi ha avuto a portata di mano la vittoria fino a 2 secondi dal termine della partita, tuttavia, resta  difficile stabile quanto la direzione arbitrale abbia influito negativamente sul risultato finale, ma un senso potrà pure avere la differenza di 18 tiri liberi realizzati da Germani Basket su 21 concessi dalla “terna” magica, contro la miseria di 4 realizzati su 9 concessi a Happy Casa Brindisi, di cui 3/7 nei primi 40 minuti di gioco, e non si può certo dire che la difesa di Gaffney e compagni sia stata così “cattiva” e scorretta rispetto a quella dei padroni di casa. 

Quelli concessi dalla lunetta, infatti, sono stati punti determinanti che in una partita vissuta punto a punto, fatta di sorpassi e controsorpassi, hanno inciso certamente sul risultato finale di Happy Casa Brindisi con gli effetti che hanno fatto seguito con l’uscita di Rush e Chappell per raggiunto limite di 5 falli, nei momenti cruciali del tempo supplementare.

La corsa verso i play off continua

La sconfitta di Brescia, tuttavia, non ha compromesso la corsa verso l’obiettivo play off che, invece, continua offrendo a Happy Casa Brindisi due occasioni favorevoli per consolidare la posizione di classifica, nella certezza di un recupero completo di capitan Banks e delle migliorate condizioni di forma di Clark. 

Domenica prossima 24 marzo, infatti, è in programma la partita contro Varese, squadra appaiata con Happy Casa Brindisi a quota 26 punti al 5° e 6° posto in classifica e sarà una partita –spareggio (si gioca al PalaPentassuglia con inizio alle ore 18.30) che Happy Casa Brindisi dovrà vincere ad ogni costo, considerato che nella successiva partita del 31 marzo prossimo la quadra di coach Vitucci ha in programma la trasferta di Reggio Emilia, partita non facile, ma certamente una delle poche che sono alla portata di Banks e compagni.

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Happy Casa stremata alla fine: crolla pesantemente a Brescia

BrindisiReport è in caricamento