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Domanda di ripescaggio ancora ferma in sede. Il tempo scade alle 24

BRINDISI – L’attesa dei tifosi del Brindisi continua mentre il tempo trascorre inesorabile e si avvicina la mezzanotte, termine ultimo per presentare alla Covisoc la domanda di ripescaggio per la C1. I tifosi si aspettavano la notizia dell’inoltro della domanda già nella serata di ieri. Hanno aspettato sino a poco meno l’1 che qualcuno della società giungesse dal vicino porticciolo dove i Barretta inauguravano la loro gestione del ristorante, per comunicare l’inoltro della domanda. E invece niente.

BRINDISI – L’attesa dei tifosi del Brindisi continua mentre il tempo trascorre inesorabile e si avvicina la mezzanotte, termine ultimo per presentare alla Covisoc la domanda di ripescaggio per la C1. I tifosi si aspettavano la notizia dell’inoltro della domanda già nella serata di ieri. Hanno aspettato sino a poco meno l’1 che qualcuno della società giungesse dal vicino porticciolo dove i Barretta inauguravano la loro gestione del ristorante, per comunicare l’inoltro della domanda. E invece niente.

Il rientro in sede del segretario Franco Bellante, chiamato in mattinata dai presidenti per fargli preparare con la massima urgenza la documentazione, aveva acceso i cuori. Doveva partire per Roma nella giornata di ieri. Poi la partenza è slittata a questa mattina ed ora, nel momento in cui scriviamo, è ancora in sede ad aspettare l’ok da parte dei presidenti. Che a loro volta starebbero aspettando le fideiussioni da parte di chi dovrebbe subentrar loro nella gestione della società.

Per la presentazione della domanda c’è tempo sino alla mezzanotte odierna. Le 19 e le 20 sono gli orari di ufficio della Lega e della Covisoc. Ma la circolare della Lega non cita un orario ben preciso come termine per il deposito della documentazione. Nella circolare è scritto che le domande debbono essere presentate entro le ore 24 del 23 luglio 2010. E quindi c’ ancora qualche ora a disposizione perché un emissario del Brindisi arrivi alla Covisoc entro le ore 24.

Ovviamente, questo in teoria. Non sappiamo allo stato cosa sia accadendo in casa biancazzurra; su cosa si sia improvvisamente arenata la domanda di ripescaggio in Prima divisione. Sino alla mezzanotte ci sono otto ore a disposizione e per arrivare a Roma, rispettando il limite di velocità autostradale, sei ore sono più che sufficienti. Ma, inutile nasconderlo, appare sempre più lontana la C1. Si è perso troppo tempo. Nessuna delle parti che ha avuto un ruolo in questa vicenda, è esente da responsabilità se la C1 sfuggirà.

Ci sono stati mesi a disposizione, ma la nuova cordata (la cui trattativa è immediatamente fallita) individuata dal sindaco è apparsa sulla scena solo il 19 luglio. La stessa trattativa intavolata direttamente dai Barretta è arrivata alla stretta finale quando mancavano 24 ore alla chiusura del termine per il deposito della domanda in Covisoc.

In tanti sono rassegnati e sperano, al momento, che l’importante è salvare la prossima stagione di Seconda divisione. Perché tra la prospettiva di essere cancellati e giocare in C2 (invece che in C1) è chiaro che quest’ultima è da preferire. Una C2 che probabilmente sarà ancora targata Barretta dato che l’unica cordata che sinora si è vista è quella facente capo a Pasquale Giurgola, uscita di scena tra scambi di accuse, dopo il rifiuto degli attuali presidenti. Né si può pensare che il sindaco rimetta mano alla questione dopo questo esito.

Comunque, prima di dire addio definitivamente alla possibilità di deposito della domanda di ripescaggio, bisognerà attendere questa sera. Per ora un barlume ancora c’è.

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