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Enel, tormento ed estasi. Oggi arriva Chiotti

Una partita da incubo, e solo il “tormento e la passione” hanno potuto inchiodare sugli spalti dell’Adriatic Arena di Pesaro centinaia di tifosi brindisini, altrimenti, sarebbe stato giustificato l’abbandono incondizionato dalle gradinate.

Una partita da incubo, e solo il “tormento e la passione” hanno potuto inchiodare sugli spalti dell’Adriatic Arena di Pesaro centinaia di tifosi brindisini, altrimenti, sarebbe stato giustificato l’abbandono incondizionato dalle gradinate. Per tre quarti di partita l’Enel Brindisi è parsa allo sbando, messa impietosamente sotto dalla formazione pesarese, ultima in classifica, incapace di reagire di fronte alla formazione di coach Dell’Agnello che sembrava restauratae in grado di tenere in soggezione la squadra di coach Bucchi, giocando con l’atteggiamento da prima della classe.

I parziali dei primi quarti spiegano completamente l’incubo vissuto nel primo quarto. Solo 9 punti realizzati dai brindisini contro i 23 messi a segno da Pesaro e 33-23 nel secondo quarto per chiudere il primo tempo su 46-32. Ma la difesa più apprezzata del campionato, il vero orgoglio di coach Bucchi, può mai prendere 46 punti in un solo tempo da una formazione come Pesaro, ultima in classifica e che era stata sistematicamente sconfitta in casa fino a domenica scorsa? Certamente no.

La prestazione inguardabile della squadra non poteva di certo essere giustificata dall’assenza di un vero pivot nel quintetto brindisino, considerato che finora l’Enel Brindisi in quel ruolo aveva concesso pochi minuti ad Aminu prima di “tagliarlo”, e nonostante dall’altra parte coach Sandro Dell’Agnello potesse contare sullo strapotere di Anosike (17 rimbalzi complessivi e 23 punti realizzati). Solo una considerazione poteva tenere in piedi le speranze di centinaia di tifosi giunti a Pesaro da Brindisi e da ogni parte del centro-nord. Pesaro non poteva continuare a tenere un rendimento così elevato fino al termine della partita e Brindisi non poteva essere quella vista in campo nei primi tre quarti, anche se non sembrava dare segni concreti di reazione.

Ma, anzi, dopo l’espulsione di Dyson (che giornata negativa!) che poteva segnare la fine, la squadra è uscita dal coma profondo ed ha avuto inizio una insperabile rimonta. Todic, che era stato l’unico a lottare contro tutti nella prima parte della gara, ha ritrovato al suo fianco Lewis e Campbell ed hanno ricordato ai compagni di squadra di essere la capolista del campionato, la vera squadra rivelazione che ha fatto parlare le cronache sportive nazionali per i prestigiosi risultati conseguiti.

L’Enel Brindisi ha ricostruito la partita con coraggio ed umiltà, rimontando punto su punto con l’apporto di tutti i giocatori, fino a trovarsi la vittoria in pugno a sei secondi dalla fine dei tempi regolamentari e sprecarla, quando, con + 3 punti di vantaggio, la difesa non è riuscita a fare fallo sugli avversari ed ha consentito a Turner Elstone ( in precedenza aveva tirato con 1/5!), di realizzare un tiro da tre punti e portare Pesaro all’over time(80-80).

E’ calato il gelo sui tifosi brindisini già sotto stress per tutta la partita, in preda ad esaurimento fisico e mentale, provati da una partita che sembrava essere stata giocata anche dagli spalti, mentre esplodeva l’ira incontenibile di coach Bucchi che pure si era sbracciato per chiedere ai suoi giocatori di commettere fallo per evitare il tiro della parità. Il tutto accadeva sotto gli occhi sconvolti ed increduli della tribunetta che ospitava al gran completo il patron Ferrarese, il presidente Nando Marino, Nico Carparelli e Sergio Ciullo. Poi l’Enel Brindisi ha giocato l’over time con più sicurezza ed autorità, ha ritrovato James e Bulleri, mentre Pesaro, che aveva spesso proprio tutte le energie possibili, ha ceduto lasciando il passo alla vera protagonista del campionato.

Così nel supplementare l’Enel Brindisi ha chiuso definitivamente i conti quasi senza affanno piazzando un provvidenziale 6 a 11 ed un definitivo ed insperato punteggio finale di 86-91 che consente all’Enel Brindisi di restare in vetta alla classifica del campionato. In questa partita è mancato ancora una volta Michael Snear, apparso impacciato ed insicuro ed in 23 minuti di presenza in campo ha chiuso con 0/3 da 2 punti e 0/3 da 3 punti, una delusione per chi da questo giocatore si attende molto di più e che a questo punto del campionato avrebbe dovuto già manifestare più continuità di rendimento e qualità di gioco.

In giornata arriva in città il pivot David Chiotti, cestista statunitense naturalizzato italiano, che sostituirà Alade Aminu e contribuirà a dare un grosso contributo sotto i tabelloni a Todic e compagni. L’ingaggio di Chiotti permetterà all’Enel Brindisi di prendere subito un giovane comunitario per completare il roster nel rispetto dei motivi regolamentari relativi alla formula scelta dalla società e dallo staff tecnico , e lasciarsi aperta una grossa alternativa nel caso in cui la squadra dovesse raggiungere il traguardo dei play off per completare l’organico con un giocatore più importante e rendere più competitiva la formazione di coach Bucchi. La società brindisina ha ancora in corso trattative con due sponsor importanti che potrebbero consentire un ulteriori salto di qualità della squadra in vista di possibili traguardi più interessanti.

 

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