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Venerdì, 19 Aprile 2024
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Fumogeni e striscioni? Daspo e denunce

BRINDISI – Pioggia di Daspo su uno dei gruppi di ultras della Curva Sud, per i fumogeni e uno striscione offensivo esposto durante l’incontro dell’11 settembre tra Città di Brindisi e Sarnese. Ma è solo una tappa della pista che la Squadra tifoserie della Digos sta seguendo in questi mesi, un lavoro investigativo basato su attività esterne anche al contesto stretto delle partite, e su un complicato lavoro di identificazione che richiede l’esame di centinaia e centinaia di fotogrammi. Ci sono due strategie dietro ciò: una l’ha indicata il questore Alfonso Terribile questa mattina, ed ha come obiettivo quello di riportare allo stadio o nei palazzetti le famiglie, in un ambiente risanato e normalizzato, operazione che però non si può compiere se i tifosi veri non collaborano nell’isolamento dei violenti.

BRINDISI – Pioggia di Daspo su uno dei gruppi di ultras della Curva Sud, per i fumogeni e uno striscione offensivo esposto durante l’incontro dell’11 settembre tra Città di Brindisi e Sarnese. Ma è solo una tappa della pista che la Squadra tifoserie della Digos sta seguendo in questi mesi, un lavoro investigativo basato su attività esterne anche al contesto stretto delle partite, e su un complicato lavoro di identificazione che richiede l’esame di centinaia e centinaia di fotogrammi. Ci sono due strategie dietro ciò: una l’ha indicata il questore Alfonso Terribile questa mattina, ed ha come obiettivo quello di riportare allo stadio o nei palazzetti le famiglie, in un ambiente risanato e normalizzato, operazione che però non si può compiere se i tifosi veri non collaborano nell’isolamento dei violenti.

L’altra è una condizione affinchè si possa attuare anche la prima, ed è quella dell’individuazione degli autori degli episodi di tensione e di violazione del codice di comportamento durante le partite, e della ricostruzione della trama che unisce settimana dopo settimana tutti gli accadimenti all’interno e all’esterno dello stadio. Per questo sono ancora in corso le indagini sulle partite Trani - Città di Brindisi e Città di Brindisi - Nardò, ma soprattutto sul tentativo di aggressione di tre cronisti sportivi campani prima dell’incontro dell’11 dicembre tra la squadra biancoazzurra e la Casertana, sfociato in un incidente stradale con quattro feriti, “con i fatti in fase di elaborazione finale, perciò con una soluzione vicina”, ha detto sempre stamani il vicequestore che dirige la Digos, Vincenzo Zingaro.

Malgrado le perquisizioni agli ingressi, anche in Brindisi-Sarnese le frange più estremiste degli ultras che stazionano in Curva Sud riuscirono a far filtrare fumogeni e almeno uno striscione dal contenuto offensivo, circostanze che non solo hanno portato quattro di loro ad un Daspo di due anni, ed il quinto ad una interdizione di tre anni da tutti gli impianti sportivi, ma anche alla denuncia alla Procura della Repubblica per i reati previsti dalla legge 401/89, articolo 6 (possesso di artifizi pirotecnici in occasione di manifestazioni sportive), e dal decreto legge 41/2007, articolo 2 bis (divieto di striscioni e cartelli incitanti alla violenza o recanti ingiurie e minacce). Il pm che segue la vicenda è Luca Buccheri.

Lo striscione incriminato prendeva di mira il nuovo presidente del consorzio dell’Area di sviluppo industriale, Marcello Rollo, polemica assolutamente estranea al contesto della partita (“Altro che consorzio Asi, contadino va cugghi cirasi”, vai a raccogliere ciliege), che conferma come le stesse frange ultras seguano disegni non proprio imperscrutabili, in verità, legati ad altre situazioni che vedono coinvolti gli stessi ambienti, il famoso unico filo che la Digos sta seguendo, al di là dei fatti dello sport locale. I fotogrammi mostrano molto bene come lo striscione venga estratto da una borsa, poi passato di mano in mano e dispiegato, con la quasi completa certezza che quasi tutti quelli che lo hanno retto ne ignorassero inizialmente il contenuto.

E sono sempre i fotogrammi a rivelare – dopo un lavoro di esame che è durato giorni, spiega uno degli investigatori della Squadra tifoserie – chi impugnava i fumogeni, li accendeva e li lanciava, mimetizzato tra decine di altri tifosi. Ma come superano le perquisizioni fumogeni e striscioni? Non è detto che passino i controlli lo stesso giorno della partita. Non si può escludere che entrino nei giorni precedenti, e poi vengano nascosti, per essere recuperati al momento opportuno.  Per concludere, in  attesa degli esiti delle altre indagini in corso, va detto che i cinque denunciati e colpiti da Daspo sono quasi tutti leader nei rispettivi gruppi della Curva Sud (non i capi). Si dovranno seguire le partite da casa per un  bel pezzo.

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