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Venerdì, 29 Marzo 2024
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Brindisi e la vela: dalla Barcolana alle nuove sfide sportive

Il Farr 80 Idrusa Calvi Network del Montefusco Sailing Project, barca che corre con i colori del Circolo della Vela Brindisi, è alla banchina davanti alla Scalinata Virgiliana. E’ tornata alla base con il sesto posto assoluto all’edizione numero 48 della Barcolana

BRINDISI – Il Farr 80 Idrusa Calvi Network del Montefusco Sailing Project, barca che corre con i colori del Circolo della Vela Brindisi, è alla banchina davanti alla Scalinata Virgiliana. E’ tornata alla base con il sesto posto assoluto all’edizione numero 48 della Barcolana, come nel 2015. In regata c’erano quest’anno 1758 barche, e 25mila uomini e donne di equipaggio. Ha vinto Alfa Romeo su Maxi Jena Tempus Fugit, due yacht che si inseguono su tutti i campi del Mediterraneo, con una bora di 15-20 nodi e raffiche sino a 25.

Ogni regata ha una storia a sé, e stamattina Paolo Montefusco ha raccontato ai giornalisti dei media brindisini quella della barca salentina che quando non vince è sempre lì, nel lotto dei più forti, svoltasi sotto gli occhi di quasi 300mila spettatori, numeri che avvicinano Trieste agli eventi velici anglosassoni. Tutto questo è possibile sotto la spinta di una grande passione e grazie agli sponsor, le due parti del motore della grande vela.

Brindisi ha un piede in questo mondo affascinante grazie a Idrusa a al suo Circolo della Vela, che ha deciso di puntare sempre più sull’agonismo, e di estendere la propria partecipazione ai circuiti nazionali, passo dopo passo. Nel prossimo fine settimana a Napoli c’è la finale delle selezioni nazionali della Lega Italiana Vela, nata nel 2015 sempre sotto l’egida della Fiv, per creare un circuito in cui ogni anno si affrontano tutti i circoli associati, per giungere alla definizione della pattuglia di equipaggi che parteciperà alla finale europea (che presto si allargherà anche agli Usa e al Brasile).

Barcolana 2016 e finale selettive Lega Italiana Vela

Il Circolo della Vela Brindisi, hanno spiegato il presidente Teo Titi e il direttore sportivo Marcello Pais, a Napoli ci sarà, dopo aver acciuffato la qualificazione in una delle tre selettive preliminari a Cala Galera, sull’Argentario, e dovrà vedersela con altri 17 equipaggi tra i più forti d’Italia, che arrivano dalle enclave storiche della vera italiana: Alto Adriatico, Garda, Liguria, Toscana.

Ovviamente la spedizione brindisina andrà a Napoli per chiudere onorevolmente questa sua prima esperienza nelle selettive Liv, con un progetto: costruire nel corso dei prossimi mesi un equipaggio allenato per le regate del 2017 (e non solo), pescando tra i giovani agonisti della classe Laser e su altri atleti iscritti al circolo.

Le regate del prossimo week-end infatti non vedranno in acqua l’equipaggio che si è guadagnato il posto in finale, composto da Marcello Pais, Armando Miele, Paolo Montefusco capitano e Domenico Piccininni al timone, diviso da impegni non rinviabili, bensì un’altra formazione composta da Armando Miele, Sandro Annicchiarico, Mauro De Felice e Gabriele Orlandini. I primi due frequentatori del giro dei match race, il terzo istruttore federale dei corsi di Laser e Optimist del circolo, il quarto agonista nella classe Laser Radial.

Toccherà a loro fare da ponte tra il primo anno di esperienza nel circuito Liv del Circolo della Vela Brindisi e i futuri equipaggi che saranno frutto di una specifica programmazione. Il senso di tutto ciò? Affermare l’immagine sportiva  di Brindisi sui campi di regata più importanti, e avvicinare alla vela altri appassionati, come merita una città di mare.

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