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Mercoledì, 24 Aprile 2024
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Il Brindisi taglia le spese: solo i ragazzi in campo, gli altri liberi di cercarsi altre squadre

BRINDISI – La squadra ha ripreso ad allenarsi al Fanuzzi. Ad attendere i ragazzini che domenica si sono visti sgusciare dalle mani all’ultimo minuto un meritato pareggio c’erano i tifosi. Erano lì per festeggiarli perché nonostante la sconfitta hanno apprezzato molto l’impegno della squadra e ad annunciare ai ragazzi che domenica, in segno di riconoscenza per l’impegno messo in campo, la Curva Sud tornerà a riempirsi.

BRINDISI – La squadra ha ripreso ad allenarsi al Fanuzzi. Ad attendere i ragazzini che domenica si sono visti sgusciare dalle mani all’ultimo minuto un meritato pareggio c’erano i tifosi. Erano lì per festeggiarli perché nonostante la sconfitta hanno apprezzato molto l’impegno della squadra e ad annunciare ai ragazzi che domenica, in segno di riconoscenza per l’impegno messo in campo, la Curva Sud tornerà a riempirsi.

Pace fatta, quindi, tra tifosi e giocatori dopo che l’allenatore Massimo Rastelli, ovviamente in sintonia con Antonio Pupino, vice presidente che, come le dimissione di Vittorio Galigani, prenderà in mano l’intera situazione, ha epurato quasi tutti i titolari over. L’unico rimasto è stato il capitano Roberto Taurino, il giocatore che si era fatto portavoce della squadra, e quindi pure degli over, ma che dagli stessi, in occasione della gara con l’Isola Liri, si era sentito tradito per la prestazione incolore della squadra.

Ovviamente tutti questi giocatori, si parla sempre degli over (i vari Moscelli, Battisti, Larosa, Alessandrì, Montella e così via), continuano ad allenarsi. E’ un obbligo per la società altrimenti si incappa in una vertenza con l’associazione sindacale che li raggruppa. Ma in prima squadra non torneranno più. E’ stato fatto sapere loro che non perderanno un solo centesimo di quello che hanno maturato e faranno bene a trovare altre squadre se vorranno continuare a giocare in questo campionato. Una decisione che i tifosi hanno accolto positivamente anche se avrebbero voluto non vederli più nemmeno in allenamento. Ma questo, per quanto detto prima, non è possibile.

Sul fronte societario, dopo le dimissioni annunciate domenica da Galigani con una lettera, si attende la riunione del consiglio di amministrazione della società, fissato per giovedì 27 gennaio, per la ratifica. Subito dopo Antonio Pupino assumerà la presidenza della società e quindi avrà la possibilità di gestire la situazione. Pupino già ieri si è incontrato con il sindaco Domenico Mennitti. Non aveva con sé i registri contabili, ma ha portato delle cifre e i due hanno parlato a lungo di come far uscire la società dal tunnel. Si sono aggiornati a dopo il 27. Probabilmente alla stessa giornata di giovedì, quando Pupino potrà andare dal sindaco con la documentazione contabile.

Venerdì, stando alle indiscrezioni, Pupino, dovrebbe incontrare i giornalisti per rendere di dominio pubblico tutte le decisioni prese in seno alla società e come andare avanti. La strada maestra, sempre stando alle indiscrezioni, è il ridimensionamento delle spese. Si continuerà, dunque, a giocare con i ragazzi che ci sono attualmente; ne arriverà qualcun altro di qualità in prestito da altre società e si cercherà di concludere questo campionato valorizzando i giovani e programmando il futuro, magari con l’ingresso in società di qualche imprenditore locale contattato dal Mennitti. Con l’obiettivo di conservare la Seconda divisione.

Per quanto riguarda la gara di domenica scorsa il giudice sportivo ha avuto la mano pesante nei confronti dei biancazzurri. Alberto Tundo è stato squalificato per due giornate per “avere tenuto comportamento offensivo nei confronti dell’arbitro”: il ragazzo aveva protestato per il rigore fischiato al 91’ poiché il pallone non lo aveva toccato con il braccio ma con il fianco e l’arbitro lo aveva espulso; Roberto Taurino è stato squalificato per una giornata per “recidiva di ammonizioni”.

E come se non bastasse è stata data una molta di mille euro alla società biancazzurra “per aver causato ritardo sull'orario d'inizio della gara nonostante i ripetuti solleciti dell'arbitro, e per indebita presenza di persone non identificate ma riconducibili alla società, nel recinto di gioco, durante la gara”. Mentre l’Avellino, per la stessa “indebita presenza di persone non identificate ma riconducibili alla società, nel recinto di gioco, durante la gara” ha ricevuto solo 500 euro di multa.

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