L'Enel se la gioca con l'Armani, poi conta la panchina: 99-86
L'Emporio Armani Milano si trova di fronte un avversario combattivo e ben sistemato in difesa, che combatte e regge per 30 minuti il confronto, grazie anche all'iniziale precisione del tiro dall'arco. Poi pesano molto la panchina di qualità inferiore dell'Enel Brindisi, e il drastico calo di precisione
MILANO – L’Emporio Armani Milano si trova di fronte un avversario combattivo e ben sistemato in difesa, che combatte e regge per 30 minuti il confronto, grazie anche all’iniziale precisione del tiro dall’arco. Poi pesano molto la panchina di qualità inferiore dell’Enel Brindisi, e il drastico calo di precisione, e nella quarta frazione l’Armani riesce finalmente a sganciarsi dalla squadra di Sacchetti. Che però non rinuncia a difendersi e contrattacca come può.
A pochi secondi dalla sirena il francese M’baye (14 punti per lui) commette il quinto fallo e lascia il campo di gioco. Finisce 99 a 86, e i milanesi trovano la vittoria che cominciava a mancare. Poco da recriminare per l’Enel Brindisi, che sino alla fine del terzo tempo ha messo in mostra una tempra che malgrado il risultato finale inietta fiducia sia nella società che nei tifosi.
Prima di M’baye erano già usciti per cinque falli Goss (12 punti) e Moore (10 punti). Top scorer del match, assieme a Simon, Robert Carter (19), seguito da Durand Scott (17), che ha preso un colpo al ginocchio nelle fasi conclusive del match. L’Enel a Milano non era certo la favorita e non sono queste le partite da vincere a tutti i costi.
Contava confermare l’atteggiamento positivo della squadra, che Sacchetti ha saputo plasmare a dovere. Giunta a 73-72 l’Enel ha dato una bella scossa all’Armani. Ma da quel momento sul parquet la bilancia ha cominciato a pendere progressivamente dalla parte di Milano. Ci saranno altre occasioni.
Foto Lega Basket A
