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La Futura ora vede la A. E la sua "giramondo" crede nell'impresa

BRINDISI - Brindisi città della palla a spicchi non solo al maschile. C’è una realtà femminile, la Futura Basket, che da anni lavora con serietà ed ottenendo buoni risultati a livello giovanile e senior. Ilaria Bolognese ne è un esempio: brindisina doc, nata nel 1982, è cresciuta con quella banda di “ragazzine terribili” (Siccardi, Milo) capaci nel 1999 di vincere lo “Scudetto Cadette” sbalordendo tutti gli addetti ai lavori.

BRINDISI - Brindisi città della palla a spicchi non solo al maschile. C’è una realtà femminile, la Futura Basket, che da anni lavora con serietà ed ottenendo buoni risultati a livello giovanile e senior. Ilaria Bolognese ne è un esempio: brindisina doc, nata nel 1982, è cresciuta con quella banda di “ragazzine terribili” (Siccardi, Milo) capaci nel 1999 di vincere lo “Scudetto Cadette” sbalordendo tutti gli addetti ai lavori.

A quanti anni hai cominciato a giocare a pallacanestro?

Da bambina ho provato a fare molti sport , dalla pallavolo al nuoto. Poi all’età di 10 anni, stando sempre con mio cugino Nico che giocava, ho deciso di provare. Il mio primo approccio è stato con il minibasket dell’allora MercatoneUno con i maschietti. Ma alla fina dell’anno i miei istruttori (Luigi Minghetti e Luca Laghezza ), mi hanno indirizzato al settore giovanile della Futura, solo femminile, che praticamente stava facendo i primi passi.

Che esperienza è stata ?

Gli anni fatti nella “mia” società , sono stati molto belli e carichi di soddisfazioni. Sin da allora c’era Annarita Pagliara che allenava ed una grossa mano gliela dava Rosaria Balsamo. Tutte e due hanno contribuito molto alla mia crescita di giocatrice e, devo dire, come persona. Insieme abbiamo avuto la bella soddisfazione di fare due finali nazionali ottenendo, nella seconda, la vittoria dello scudetto cadette. Oltretutto sempre con lo stesso gruppo abbiamo partecipato al campionato senior di Serie C arrivando già il primo anno alla promozione in B.

Finita la scuola invece, decidi di provare l’esperienza da giocatrice, lontano da casa.

La prima società che mi ha richiesta è stato il Cras Taranto con cui ho fatto l’ultimo anno delle giovanili ed il campionato di B. Ma dall’anno successivo i chilometri fra me e Brindisi sono aumentati: sono approdata a Battipaglia che disputava il campionato di A2, quattro anni in Sicilia fra Marsala ed Augusta, per poi risalire l’Italia passando per Sulmona ed arrivando quasi all’estremo nord di Valmadrera.

Poi l’anno scorso la decisione di tornare a Brindisi.

Per quanto fare la “vita da giocatrice” sia una bella cosa, ad un certo punto ho iniziato ad avere la nostalgia di casa. Non volevo comunque smettere di giocare e l’opportunità di ritornare al “mio passato” mi piaceva molto. Il pensiero di portare l’esperienza acquisita in altre realtà, alla squadra della mia città, è stato un grande stimolo e le soddisfazioni non sono mancate visto che siamo arrivate, da neopromosse , a disputare la semifinale playoff.

Poi però , in estate, vicissitudini societarie ti portano a scegliere Reggio Calabria.

E’ stato un po’ un fulmine a ciel sereno. Ma la società , purtroppo, ha avuto qualche mese di difficoltà (poi rientrate ) ed io, che comunque per ora faccio solo la giocatrice, mi sono ritrovata costretta a fare altre scelte.

Poi il ritorno insperato. Come mai questa decisione?

Ad un certo punto , il famoso “richiamo di casa” dell’anno prima, è ritornato a galla. Per serietà nei confronti della società di Reggio Calabria, ho cercato di resistere pensando di riuscire a finire il campionato. Ma così non è stato perché la nostalgia per la mia famiglia affiorava ogni giorno di più. Quindi sono tornata a Brindisi avendo anche l’opportunità di poter continuare quel “lavoro” cominciato l’anno scorso con la Futura.

Ed infatti da sabato cominciano i tanti anelati playoff.

Durante la prima fase del campionato abbiamo attraversato dei momenti di difficoltà , dovuti probabilmente al fatto che la squadra è stata allestita in ritardo rispetto alle altre e che ci siano state partenze e nuovi arrivi. Tutte queste cose hanno portato problemi nati dall’inserimento delle giocatrici. Ora molto sembra superato e credo che sulla carta, attualmente , siamo fra le squadre più complete ed equilibrate nei ruoli.

A questo punto, dove credi possa arrivare la Futura ?

Sinceramente, visti gli accoppiamenti degli incroci, io credo che potremmo avere tutte le possibilità di arrivare alla fase finale. Sono anche cosciente del fatto che nonostante le forze in campo, psicologicamente i playoff sono una storia a sé , ma ho molta fiducia nelle mie compagne e nel lavoro fatto fino a questo momento.

Quali sono le squadre che pensi possano avere maggiori chance per fare il salto di categoria?

Nella nostra griglia Campobasso, arrivata prima del girone, rimane la squadra più temibile da affrontare. Dall’altra parte sicuramente Battipaglia che, come lo scorso anno, è stata costruita per salire in A2.

Il primo ostacolo sarà il Centro Diana Maddaloni.

Maddaloni è il primo scoglio da superare. Nonostante siano arrivate seste nell’altro girone, non sono assolutamente una squadra da sottovalutare. Oltre ad essere un gruppo che gioca insieme da molti anni , veloce ed aggressivo, sappiamo che in questo momento è molto in forma. Fisicamente però, sono più piccole di noi , quindi dovremo cercare di sfruttare al meglio la nostra esperienza e la maggiore prestanza.

Dopo l’Ilaria giocatrice passiamo un po’ a conoscere “ l’Ilaria persona “. Parla un po’ di te.

Sinceramente, credo di non essere un soggetto facile, almeno al primo impatto. Ma se, chi mi si avvicina, ha la capacità di guardare oltre l’apparenza, si può accorgere che non sono poi “così cattiva” , ma che mi disegnano così !

Un tuo difetto ed un tuo pregio.

Il difetto peggiore che ho è quello di essere un’istintiva e quindi di trovarmi spesso in difficoltà in situazioni in cui magari potrei avere ragione. Però sono una persona molto disponibile ad aiutare gli altri e credo che questo possa considerarlo un pregio.

Cosa ami fare quando non giochi?

Adoro andare al cinema. Vedo film di ogni genere , anche quelli che credo non possano piacermi e riesco a trovare qualcosa di positivo in tutti. Quello che ho visto ultimamente e mi è piaciuto di più è “ Unthinkable “. Consiglio a tutti di andarlo a vedere.

Che tipo di musica ascolti?

Prevalentemente musica straniera ma non commerciale. Il rock è il genere che mi piace di più e la canzone a cui mi sento più legata è “ The Passenger“.

Ora fai un appello ai tifosi per la partita di sabato.

Credo che per Brindisi , potrebbe essere una bella opportunità avere , insieme alla maschile che spero si salvi , una squadra in serie A femminile. Quindi invito tutti a venirci a sostenere ed incoraggiare.

In bocca al lupo ad Ilaria ed alla Futura che insieme si apprestano a questa ennesima esperienza. l’appuntamento è sabato 2 Aprile alle ore 18,30 presso il PalaZumbo ( Istituto Salvemini ).

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