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L'Enel smentisce il "clan dei depressi"

BRINDISI - Sono tornati. La premiata ditta “James & Dyson” si era appena concessa una chiusura di riposo domenicale facoltativa la scorsa settimana a Reggio Emilia, per tornare poi prepotentemente in grande spolvero, concedere una esibizione da manuale del basket contro Varese e trascinare la squadra brindisina definitivamente in zona play off.

BRINDISI - Sono tornati. La premiata ditta “James & Dyson” si era appena concessa una chiusura di riposo domenicale facoltativa la scorsa settimana a Reggio Emilia, per tornare poi prepotentemente in grande spolvero, concedere una esibizione da manuale del basket contro Varese e trascinare la squadra brindisina definitivamente in zona play off.

“James & Dyson” è ormai il marchio di fabbrica della ditta di coach Bucchi con il quale si identifica l’Enel Brindisi, una “super squadra” che concede spettacolo, strappa applausi e batte sonoramente e con facilità anche il titolato Varese (96-70), confermandosi come una delle più belle realtà del campionato italiano di serie A.

Il “mostruoso” James ha chiuso l’esibizione personale contro Varese con uno straordinario 39 di valutazione e lo si trova nelle prime posizioni delle classifiche di Lega relative all’ultima partita di domenica scorsa per punti realizzati (27), con7/7 nei tiri liberi, stoppate (4), per rimbalzi catturati(11), per assist (4). Ma non sono certamente solo i numeri a testimoniare la prestazione di James quanto la sua straordinaria partecipazione al gioco di squadra, la sua capacità di coinvolgere il gruppo trasmettendo carattere, grinta e determinazione che contagiano i compagni di squadra.

L’altro “socio” è Jerome Dyson. Non avrà il fisico e la forza di Delroy James, ne la continuità di rendimento, ma in quanto a “numeri” ad altissimo contenuto spettacolare ha pochi uguali in serie A. Diverte ed incanta con le sue straordinarie accelerazioni, le fantasiose realizzazioni ed il suo schema personale “uno contro tutti” che spesso fa arrabbiare coach Bucchi perché è l’esatto contrario dei suoi canoni di basket.

Ma quando allo spettacolo aggiunge preziosi punti-qualità e gioca con la dovuta concentrazione allora anche coach Bucchi è costretto ad applaudire e addirittura sorridere in panchina. Contro Varese, Dyson ha giocato spesso da solo, quasi a volere stabilire la sua priorità nella leadership della squadra, alla presenza dell’ultimo arrivato Darryl Jackson. Il nuovo play a “tempo determinato” con paga mensile, salvo rinnovo, è stato impiegato da coach Bucchi per 6 minuti lasciando una favorevole impressione.

Jackson è un giocatore essenziale, perfetto “soldatino” che esegue ordini e detta il gioco con raziocinio, senza forzature, e che al momento opportuno è in grado di piazzare “triple” pesanti (2/2 al suo debutto!). Al primo impatto sembra essere in grado di coprire i momenti di lucida follia di Dyson e perciò, in attesa di conferme, appare il cambio ideale.

Contro Varese c’è da registrare la buona prestazione di Zerini e Todic ma anche di Campbell e Lewis, mentre Snaer ha costretto spesso coach Bucchi a ripetuti richiami per alcune distrazioni difensive nella prima parte della partita. Ora si aspetta il completo recupero di David Chiotti, protagonista in negativo sotto le plance, dove ha mancato tre facili canestri nel breve volgere di un minuto di gioco. La squadra ed i fantastici tifosi lo hanno incoraggiato e lungamente applaudito e Chiotti ha ripagato tutti con un buon finale di partita.

Di fronte a questa squadra ed al secondo posto in classifica, ora c’è chi brinda alla acquisita della matematica certezza della permanenza in serie A. Ma si può? Il “clan dei depressi” colpisce ancora come lo scorso campionato e mira allo scudetto dei frustrati, senza considerare che con 10 punti di vantaggio sull’ottava posizione e nove partite ancora da disputare, si dovrebbe concretamente parlare solo di play off e di miglior piazzamento da conseguire alla fine della stagione regolare.

E basta con questi piedi sempre attaccati per terra. Non se ne può proprio più! Chi ha paura di volare resti a casa perché a questa squadra non può essere precluso alcun traguardo. Nuovo obiettivo, infatti, deve essere la posizione dell’Enel Brindisi nei primi quattro posti della classifica finale, per assicurarsi il diritto di disputare l’eventuale spareggio casalingo del primo turno dei quarti di finale che si disputeranno al meglio delle cinque partite (semifinali e finale si giocheranno, invece, al meglio delle sette partite).

 

 

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