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Venerdì, 26 Aprile 2024
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L'Oppido paga la rabbia del Brindisi

BRINDISI - In questo ultimo periodo la società di calcio “Città di Brindisi” è simile ad un alveare, con api che sciamano, andando da un campo all’altro, alla ricerca del fiore giusto. Così i tifosi brindisini sono in attesa del giusto assetto, perché il Brindisi possa navigare in acque tranquille come quelle del suo porto e non in oceani tempestosi che non si addicano alla storia di questa città. Da tale premessa, nasce facile una considerazione: ma quanto è volubile il tifo brindisino! Solo ieri si indiceva uno sciopero dell’incitamento alla squadra, perchè un pullman con la scritta Città di Lecce aveva provveduto al trasferimento dei calciatori nello stadio che li aspettava; oggi si spera ardentemente affinché un imprenditore leccese, Oronzo (già il nome è tutto un programma) Trio, possa prendere in mano le redini della squadra di calcio targata Brindisi.

BRINDISI - In questo ultimo periodo la società di calcio “Città di Brindisi” è simile ad un alveare, con api che sciamano, andando da un campo all’altro, alla ricerca del fiore giusto. Così i tifosi brindisini, in parte appagati dal 5 a 0 odierno, sono in attesa del giusto assetto, perché il Brindisi possa navigare in acque tranquille come quelle del suo porto e non in oceani tempestosi che non si addicano alla storia di questa città. Da tale premessa, nasce facile una considerazione: ma quanto è volubile il tifo brindisino! Solo ieri si indiceva uno sciopero dell’incitamento alla squadra, perchè un pullman con la scritta Città di Lecce aveva provveduto al trasferimento dei calciatori nello stadio che li aspettava; oggi si spera ardentemente affinché un imprenditore leccese, Oronzo (già il nome è tutto un programma) Trio, possa prendere in mano le redini della squadra di calcio targata Brindisi.

All’inizio della stagione, con buona pace di tutti, sembrava che finalmente, dopo un deludente, scorso, campionato si fosse trovata la quadratura del cerchio. Invece no, contestazioni accese, incomprensioni, che dovevano essere risolte amministrativamente (si dice che i panni sporchi si lavano in casa) si sono allargate fino ad avere voci esterne che ne hanno più volte modificato gli assetti. Ma a chi giova tutto ciò? Non alla città, non agli sportivi, non ai calciofili, non agli ultras; difatti, senza sparare sulla Croce Rossa, c’è da annotare il blocco dei conto-correnti societari, la mancanza di una carismatica guida tecnica, la confusione e le perplessità mentali con cui i giocatori devono fare i conti, la sfiducia e l’ansia degli appassionati. Ma che volete, così vanno le cose in questa città dove sembra che chi più grida abbia per davvero ragione.

Per passare al calcio giocato di questa dodicesima giornata, il Città di Brindisi affronta l’Oppido  Lucano, ed è la prima volta di un tale incontro. I lucani non navigano in buone acque, ma le notizie acquisite sul Città di Brindisi  potrebbero ringalluzzire gli uomini di mister Mannillo, alla ricerca di un risultato di prestigio. Tuttavia sarà sempre il rettangolo verde di gioco  dire l’ultima parola. E’ il signor Fabbro della sezione di Roma a fischiare, al “Fanuzzi”, l’inizio delle ostilità, la partita parte a un buon ritmo e, finalmente, gli spettatori pensano ora al calcio giocato e, si spera, almeno nei frangenti dei 90 minuti, allo scorrere delle azioni di gioco e non alle note vicende polemiche. Sulla panchina dei locali siede il giovane e volenteroso Enzo Gagliano che da buon brindisino si è assunto sulle sue spalle un bel carico di responsabilità.

Al 1’ Mignogna, su imbeccata dalla fascia sinistra di Galetti, manda di un filino al lato. Si gioca su un manto erboso che appare perfetto, tra gli undici del Brindisi fa il suo ritorno capitan Taurino, salutato dai circa seicento spettatori presenti sugli spalti. Il Città di Brindisi corre un pericolo al 4’(l’unico di tutti i 90 minuti, per la verità), quando Rosti sventa in angolo un gran tiro di Leone. Al 9’ Galetti, che sembra aver ritrovato lo smalto dei tempi migliori, viene atterrato in piena area, per l’arbitro non ci sono dubbi e decreta il rigore, sul dischetto degli undici metri si presenta Mignogna: palla a sinistra e portiere a destra, per l’uno a zero a favore dei bianco-azzurri. Dopo appena cinque minuti, al 14’, Galetti su assist di Mignogna, dopo una bella palla recuperata da Caravaglio, fora per la seconda volta la rete ospite, per il due a zero a favore dei locali.

Al 25’ Galetti conquista palla sulla tre quarti, si accentra e passa all’ottimo Greco, assist preciso di quest’ultimo a favore di Mignogna che, di prima, al volo, di sinistro, fa volare il Città di Brindisi sul tre a zero. Dopo dieci minuti, siamo al 35’ e su delizioso passaggio di Galetti, Guadalupi segna un gol davvero di classe: in corsa, un pallonetto di interno destro che fa secco il portiere ospite Ritorno: quattro a zero. Dopo un extra time di due minuti, il primo tempo ha fatto denotare una chiara differenza di tasso tecnico: elevato quello dell’odierno Brindisi, poco più che scarso quello dell’Oppido. Nei secondi 45 minuti, si ricomincia a ritmi piuttosto moderati, anche se il Brindisi sembra sempre padrone del centrocampo e del campo.

Il risultato è abbondantemente acquisito e, tra un batti e ribatti, si giunge al 19’, quando al posto di Guadalupi entra Kettlun, tuttavia il motivo del gioco non cambia ed è sempre il Brindisi a dettare i ritmi della gara. Al 20’ è Scarcella a prelevare Galetti ed è proprio quest’ultimo a dare a D’Amblè un bel passaggio in area che il numero 11, una gran partita la sua, manda di un filo al lato. Al 21’ è Mignogna a far posto a Prisco, per i terzo ed ultimo cambio deciso da Gagliano; al 35’, su passaggio dell’onnipresente D’Amblè, Umberto Prisco, appena entrato, marca la cinquina, per una goleada di cinque a zero a favore del Brindisi sullo sconcertato Oppido Lucano.

Alla fine della competizione c’è da segnalare la frattura tra Curva Sud e tribuna, opposte a vituperare o difendere proprie posizioni che non fanno bene né ai calciatori, né alla città. Una cosa è certa il Città di Brindisi è di tutti e non solo di pochi. Tuttavia, è possibile che in settimana ci possano essere evoluzioni societarie che possano pacificare l’ambiente, staremo a vedere. Il prossimo turno vedrà il Brindisi impegnato in una trasferta difficile, a Torre del Greco, con la Turris; a prescindere da ogni sentimento personale, ci sentiamo d’incoraggiare i calciatori che scendono in campo, pur  vivendo una situazione assurda, gridando a gran voce: forza ragazzi.

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Risultati Girone H (12/a giornata): Brindisi-A.C.Oppido L. 5-0 Campania-Turris 0-0 Gaeta-Virtus Casarano 0-1 Internapoli C.-Francavilla 0-0 Irsinese-Sarnese 0-2 Ischia-Casertana 3-1 Martina F.-Real Nocera S. 1-0 Nardò-Fortis Trani 1-0 V.Unitis-Grottaglie 0-1

Classifica: Francavilla e Nardò 25 punti; Sarnese 23; Ischia 22; Campania e Martina Franca 21; Casertana 20; Brindisi, Virtus Casarano e Turris 19; Internapoli Camaldoli e Trani 15; Grottaglie 12; Irsinese 10; Gaeta e Real Nocera 8; Angelo Cristofaro Oppido Lucano 7; Viribus Unitis 4.

Prossimo turno (domenica 27 novembre): Grottaglie-Martina Franca Casertana-Campania Fortis Trani-Viribus Unitis Francavilla-Nardò Irsinese-Ischia Real Nocera S.-A.C.Oppido Lucano Sarnese-Gaeta Turris-Brindisi Virtus Casarano-Internapoli Camaldoli

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