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Marino precisa, BrindisiReport replica

BRINDISI - Il presidente Nando Marino fa alcune precisazioni in merito all'articolo da noi pubblicato in mattinata, ma la sostanza delle cose da noi scritte non cambia di una virgola. Ecco il suo comunicato e la risposta di Fabio Mollica.

Il presidente della New Basket Brindisi interviene in merito ad un articolo pubblicato da Fabio Mollica in mattinata. Lo pubblichiamo integralmente, con la risposta di Mollica.

«Ancora una volta si è costretti a intervenire per fornire risposta ad alcuni articoli di stampa che sono del tutto imprecisi se non proprio errati nei termini. Ci si riferisce a “Lunghi, guardia, debiti: tre buchi per l’Enel” pubblicato questa mattina su un sito di cronaca locale; il presunto terzo buco, cioè “debiti”, deriva da considerazioni dell’articolista causate o dalla non conoscenza della differenza tra debiti e perdite o dal ridondante richiamo a presunti debiti per chissà quali fini. Come si è avuto modo di chiarire, la società New Basket Brindisi non ha debiti, bensì perdite così come accade in moltissime aziende dei più disparati settori in questi economicamente difficili anni.

Le perdite, appare utile chiarirlo per fornire una corretta informazione, saranno ripianate dai soci, così come già accaduto in passato senza che ne derivasse tanto spasmodico interesse giornalistico. Da quali soci? Soltanto quelli citati nell’articolo? Sarà noto solo e soltanto quando il consiglio di amministrazione si riunirà dinanzi ad un notaio per l’aumento del capitale sociale, non prima. Salvo che qualcuno non abbia doti di chiaroveggenza. Alcuni soci probabilmente non ne faranno più parte ma probabilmente altri subentreranno. Tra chi resterà e chi andrà via rimarrà, comunque, un rapporto di leale amicizia e profondo rispetto reciproco. Ritornando a bomba, si rimane stupiti e perplessi nel dover leggere oramai con una certa frequenza di previsioni catastrofiche su una società che sta portando lustro a Brindisi e alla Puglia come pochissime altre attività. Ciò si continua a fare, come sottolineato, senza acquisire elementi certi, corretti e fondati. La New Basket Brindisi è una società solida, composta di professionisti del settore e affermati imprenditori, protesa a confermarsi quale solida realtà della pallacanestro italiana, sia pur a costo di enormi sacrifici che, a onor del vero, mai o quasi mai, sono posti all’interesse generale nei vari articoli di cronaca. Probabilmente ha ragione chi ritiene inutile impegnarsi e prodigarsi in una città dove il qualunquismo, il disfattismo, addirittura l’invidia tengono banco. E' pur vero che esistono tante persone che hanno voglia di riscattare questa terra, portarla all'attenzione generale per quanto di buono può offrire, esaltarla e propagandarla con orgoglio.

Ecco, proprio per questa gente che la New Basket Brindisi andrà avanti, senza contrarre alcun debito e avendo la capacità di ripianare le eventuali perdite. I risultati parlano, si è soliti dire; non solo quelli sul campo, comunque straordinari e neanche scalfiti dalle due ultime sconfitte per pochissimi punti. Parlano i successi degli ultimi anni, tali da portare Brindisi in alto, molto in alto,

lì dove nessuno sperava o immaginava di arrivare. Tifosi o giornalisti che siano!».

Fernando Marino

«Caro Presidente, ammetto di non avere competenze da commercialista, ma ritengo che l’aver scambiato il termine perdite con debiti non cambia la sostanza delle cose: l’articolo che lei critica diceva esattamente quello che lei stesso conferma, e cioè che a breve i soci della New Basket dovranno ripianare il buco di 1 milione 350 mila risultante nel bilancio appena approvato.

A me risulta che i soci-reduci sicuri saranno i quattro-cinque citati nell’articolo. Se saranno di più o se ne entreranno di nuovi, sarò (saremo) ben felici di scriverlo, perché vorrà dire che il futuro del basket brindisino è garantito.

Ma lo stato dei fatti è quello da noi riportato, e ci sembra che la cosa fosse ormai di dominio pubblico da qualche settimana. Non c’è nessuna volontà di fare catastrofismo o di creare allarmi sociali. Il problema è che in questa città ci sono sempre più persone che pensano che i giornalisti debbano scrivere solo sotto dettatura, oppure previo consenso. E se lo pensano evidentemente è perché c’è qualcun altro che glielo lascia intendere. Quando ciò non accade, invece, si rischia di essere accusati di disfattismo, qualunquismo e quant’altro.

Sarebbe ora di smetterla con questo ritornello, prima che contagi anche persone di cui ho grande stima e rispetto, come lei.

Sono e rimarrò un tifoso dell’Enel Basket Brindisi, mi auguro che resti in vita il più a lungo possibile, per il bene della città e per la nostra gioia di ex giocatori e giornalisti-ultrà. Non ho messo in dubbio risultati che sono indiscutibili: suoi, di Ferrarese e di tutta la compagine societaria. Solo un pazzo potrebbe farlo. Ma resto un giornalista, e se ho delle notizie le devo dare, anche se a qualcuno posso non piacere.

Spero che questo chiarimento possa bastare ad assolvermi dall’accusa di qualunquismo e disfattismo».

Fabio Mollica

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