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New Basket: si alza quota salvezza, si fa più dura per le Final Eight

Dopo la sconfitta di Varese, flop anche contro Reggio Emilia. La zona emiliana spiazza coach Vitucci. Nuova bocciatura per la squadra. Domenica prossima difficile traqsferta sul parquet di Venezia

BRINDISI - La sconfitta bruciante di Varese aveva fatto suonare il primo campanello d’allarme. Ma non si aveva alcuna voglia di credere che quel gruppo così saldo e forte avesse perso lo smalto delle prime giornate ed avesse cominciato a vacillare e perdere colpi. L’interpretazione dei “buonisti” era stata quasi unanime: si è trattato di un episodio! Ed ancora che la sosta avrebbe favorito il recupero delle energie fisiche e mentali. Reggio Emilia ed una sconfitta interna veramente pesante per le rinnovate ambizioni di classifica, hanno confermato che l’Happy Casa sta smarrendo la sua identità ed ora perde anche di “gruppo”, oltreché a confermare chiari limiti nelle prestazioni individuali.

Falliti tutti gli obiettivi

Questa volta vi erano tutti i presupposti per riscattare la sconfitta di Varese, mettere una seria ipoteca nella lotta per evitare la retrocessione, ed aggiungere due punti alla classifica per fare un salto in avanti nella speranza di raggiungere quota Final Eight: falliti in una sola sconfitta tutti gli obiettivi possibili. Eppure le premesse erano le più favorevoli possibili. Grissin Bon Reggio Emilia scendeva in campo rimaneggiata, priva di ben tre stranieri titolari della forza di Riccardo Lado, Erik Griffin e Spencer Butterfield e, quindi, quale migliore occasione per cogliere una vittoria che avrebbe cambiato in meglio gli obiettivi dell’Happy Casa Brindisi, abbandonando i pensieri della salvezza e rilanciandola verso un campionato straordinario.

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Ma Reggio Emilia ha fatto tesoro delle assenze e, così come era prevedibile, ha schierato costantemente in campo una difesa “a zona”, per nulla inattaccabile, perché con la disponibilità di sette titolari era evidente che la squadra emiliana non avrebbe rischiato di giocare “a uomo” per evitare di caricare di falli i propri giocatori e finire la partita con i ragazzi della panchina.

Canestro-record subito a 7 decimi dalla conclusione dell’azione.

 Ma sorpresa per sorpresa l’Happy Casa non è riuscita ad attaccare la zona emiliana, che pure coach Vitucci avrebbe dovuto attentamente preparare, tirando con un mortificante 7/30 da 3 punti, perdendo 14 palle, giocando costantemente con i pivot ai margini della zona, rinunciando alle penetrazioni di Clark, e “spadellando” in particolare con Banks (0/4) e Chappel (1/6).

D’altra parte neppure coach Vitucci, di fronte a tanta incapacità, ha operato un tentativo di adottare un marcamento “a zona” ed abbandonare la difesa” a uomo”, dove l’indisponibilità e la mancanza di sacrificio di Gaffney e Wojciechowski avrebbero potuto fare meno danni. Per comprendere la serata-no e l’atteggiamento della squadra di coach Vitucci basterebbe segnalare che la difesa brindisina è stata capace di una impresa straordinaria e, cioè, prendere un canestro su una rimessa in attacco di Reggio Emilia quando mancavano 7 decimi alla fine dell’azione! Un vero record. 

I due “latitanti” Gaffney e Wojciechowski

Questa volta l’attacco del presidente Nando Marino è stato diretto e senza mezzi termini nell’esprimere tutta la propria delusione per l’ennesima prestazione negativa di Tony Gaffney. Il pivot dell’Happy Casa è stato ancora una volta protagonista in negativo nella partita contro Reggio Emilia e la delusione per il suo rendimento inaccettabile è ancora più significativa se si pensa alle prestazioni che ci si aspettava da un giocatore della sua esperienza, con alle spalle campionati di livello europeo.

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Espressa in numeri la partita di Tony Gaffney contro Reggio Emilia si risolve con 2 soli punti realizzati in 17 minuti di presenza in campo, con 1/2 da 2 punti,0/1 da 3 punti,2 soli rimbalzi catturati, 3 palle perse e 4 assist, ma fa anche testo la latitanza sotto le plance e l’atteggiamento spesso anche passivo.

E non è da meno l’altro “latitante” Jakub Wojciehowski con uno score personale di 4 punti realizzati in 13 minuti, con 2/4 da 2 punti,3 rimbalzi ed 1 assist ma anche con una prestazione segnata da un dato altamente significativo: 0 falli fatti e 0 subiti. Praticamente non ha giocato per 13 minuti. Una squadra con due pivot dal rendimento costantemente negativo, che giocano lontano dal canestro, che non entrano mai in partita con la dovuta grinta e concentrazione, che non concedono aiuti difensivi, che con conoscono un “tagliafuori” ha poco futuro.

Il “mondo di Clark”

E poi si è ufficialmente aperto il caso-Clark. Il rookie che aveva incantato nella prima parte del campionato, candidandosi a essere eletto come l’autentica rivelazione del torneo, ora è praticamente un giocatore irriconoscibile. Anche contro Reggio Emilia Wes Clark (10 punti in 29 minuti con 2/4 da 2 punti ed 1 /4 da 3 punti, ma 4 palle perse di cui alcune “sanguinose” e 2 assist) è sembrato un giocatore a cui sono state tarpate le ali, quasi frenato ad esprimere tutte le proprie potenzialità, condizionato nel tiro e rinunciatario alle sue spettacolari entrate a canestro “spacca difese”.

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Si dice che Clark non si sia ancora del tutto ristabilito da una affaticamento muscolare, tuttavia è rimasto in campo ben 29 minuti, ha giocato più da squadra, ma si è avvertita la mancanza delle sue penetrazioni e delle sue invenzioni che sarebbero state oltremodo utili per perforare la difesa a zona schierata da coach Devis Cagnardi. Coach Vitucci deve inoltre chiarire in via definitiva le gerarchie del ruolo di play e stabilire a chi affidare la gestione della squadra fra Clark, Banks, Moraschini e Zanelli evitando confusione e l’ingorgo nella conduzione dei giochi di squadra e intanto scoraggiare chi si ritiene titolare del ruolo a tutti gli effetti.

L’impegno di Banks ed i punti di una volta

E nella confusione spesso si perde anche Adrian Banks che va al tiro con percentuali non da Banks. Il suo ritorno a Brindisi era stato salutato con grande entusiasmo nel ricordo delle sue straordinarie prestazioni in attacco, ma ora Banks è un altro giocatore che contro Reggio Emilia ha tirato con 0/4 da 3 punti ed ha finito la partita con uno score modesto per un giocatore del suo valore, che dà il suo apporto nella conduzione del gioco e nel tenere palla.

Ma l’Happy Casa credeva di aver ingaggiato il cecchino infallibile di qualche anno fa, e non un giocatore che va rispettato per l’impegno profuso che spesso gioca da play, ma che gira la palla in cerca del compagno libero anche quando si trova sulla sua mattonella preferita nei pressi del tiro dall’arco. E’ compito di coach Vitucci riportare Banks a ritornare in fiducia e credere nei suoi mezzi, per riprendersi le certezze al tiro che negli anni ne hanno fatto uno dei cecchini più apprezzati del campionato di serie A.

Ora la squadra è attesa alla proibitiva trasferta di Venezia, dove incontrerà una squadra avvelenata per la sconfitta interna subita domenica scorsa ad opera di Varese, per poi affrontare il doppio turno casalingo contro Bologna (22 dicembre) e Cremona (26 dicembre). Coach Vitucci ed il suo staff con la collaborazione dell’équipe medica hanno il difficile compito di riportare la squadra al rendimento di inizio campionato, per non vanificare tutti gli sforzi compiuti finora e non complicare le aspettative della società e della tifoseria.

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