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Venerdì, 29 Marzo 2024
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Per riacchiappare i play off, con la Cisco serve l'impresa

BRINDISI - Per il Brindisi la zona play off si allontana. Anche se la sconfitta contro la Juve Stabia nulla ha compromesso perché tre punti (è il distacco dalla quinta posizione occupata dal Gela) non sono un divario irrecuperabile. Tenuto anche conto del calendario favorevole alla squadra della famiglia Barretta: delle sette restanti gare, quattro le giocherà al Fanuzzi e tre in trasferta.

BRINDISI - Per il Brindisi la zona play off si allontana. Anche se la sconfitta contro la Juve Stabia  nulla ha compromesso perché tre punti (è il distacco dalla quinta posizione occupata dal Gela) non sono un divario irrecuperabile. Tenuto anche conto del calendario favorevole alla squadra della famiglia Barretta: delle sette restanti gare, quattro le giocherà al Fanuzzi e tre in trasferta.

Certo, questo discorso è valido se non commetteranno altri passi falsi. Con la Juve Stabia, di sicuro la squadra meglio allestita di questo girone C della Seconda divisione Lega Pro, la sconfitta ci poteva pure stare. Differente il carattere tra le due squadre: i campani dopo essere andati sotto di un gol non si sono disuniti, hanno giocato come se nulla fosse cambiato ed alla fine sono riusciti a violare il Fanuzzi vincendo per 2-1; molto più fragili i padroni di casa che non hanno saputo approfittare del vantaggio e si sono fatti infilare due volte su tiri piazzati.

Per gli stabiesi, tuttavia, non è stata un’impresa facile,  solo ad una grande squadra poteva riuscire. Il Brindisi, nonostante alcune pecche, è una delle migliori squadre del Girone C (in casa non perdeva da ben quaranta partite). Come si diceva, nonostante questo stop, nulla è compromesso. La griglia dei play off (dalla seconda alla quinta posizione) è sempre a portata di mano. A patto che domenica 28 marzo (il 21 il campionato effettuerà una giornata di riposo) i biancazzurri riescano a battere la Cisco Roma. Altro osso molto duro da spolpare.

La Cisco, che puntualmente ogni anno spende una barca di quattrini per vincere il campionato, è la terza squadra di Roma. Gioca nel vecchio stadio Flaminio, praticamente per pochi intimi, perché nonostante le gare vengano anticipate al sabato per impedire che si intreccino con le gare casalinghe di Roma e Lazio, di pubblico non se ne vede. Ma la Cisco (ex Lodigiani) anche quest’anno ha investito tanto sulla squadra. Attualmente occupa la terza posizione con 54 punti e vanta la migliore difesa in assoluto del girone: in casa ha incassato solo due gol e fuori dodici.

Questo, giusto per rendere l’idea delle difficoltà cui dovrà far fronte il Brindisi tra due settimane. Ma non ha scelta: deve vincere per approfittare di eventuali passi falsi delle squadre che la precedono in classifica e tenere a bada chi la segue (il Cassino, squadra alla quale il Brindisi dovrà andare a far visita la prima domenica di aprile).

In questa decima giornata di ritorno, non ci sono stati altri scossoni. il Catanzaro, battendo l’Isola Liri (3-0) è rimasto in vetta alla classifica, a pari punti con la Juve Stabia, che però è seconda poiché la differenza reti (-1) penalizza i campani. La Cisco, battendo per 3-0 l’Aversa ha mantenuto inalterato lo svantaggio di tre lunghezze sulle prime due, mentre ha allungato a nove punti sul Siracusa che è quarto in classifica.

Siciliani che non hanno saputo approfittare della gara interna col Monopoli (finita 0-0). Vincendo avrebbe allungato ulteriormente sulle inseguitrici, vale a dire Gela, Barletta, Brindisi, mentre avrebbe mantenuto inalterato il distacco sul Cassino. Il Gela, perdeva 2-0 a Melfi; ha recuperato lo svantaggio conquistando un importante pareggio in chiave play off (confermando la quinta posizione con 43 punti).

Il Barletta è andato a pareggiare a Noicattaro (1-1), portandosi in sesta posizione: traguardo insperato alcune settimane fa per questa squadra composta prettamente da giovanissimi. E’ evidente che il lavoro dell’allenatore Sciannimanico è molto positivo. Del Brindisi si è già detto, mentre il Cassino, vincendo (2-1) con l’Igea Virus, si è portato a 41 punti inserendosi nel discorso play off.

Melfi e Monopoli, fermi a 36 punti sono tagliati fuori dal discorso play off , anzi debbono ancora racimolare qualche punto per potersi considerare definitivamente fuori dalla zona retrocessione.

Che è molto affollata. Tolta l’Igea Virus, che difficilmente con i suoi 11 punti potrà inserirsi nel discorso play out, Aversa, Isola Liri, Manfredonia, Scafatese, Noicattaro, Vico Equense e Vibonese, raccolte in sette punti, sono in piena bagarre.

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