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Reti inviolate nel "Fanuzzi" deserto

BRINDISI - Anche oggi al “Fanuzzi”, mister Maiuri schiera un “Brindisi” di emergenza che stavolta non riesce ad andare oltre lo 0 a 0 finale. Il tecnico biancoazzurro, cede il suo posto, in panchina, al vice allenatore Enzo Gagliano, un giovane e preparato brindisino doc che, quando chiamato, non ha fatto mai rimpiangere nessuno. E’ cosa nota che Enzo Maiuri venne colpito dagli strali del signor Marco Ambrogio di Cosenza che, secondo i giudizi degli addetti ai lavori e della stampa nazionale, nell’incontro tra Brindisi e Turris, non incappò in una giornata felice, tutt’altro.

BRINDISI - Anche oggi al “Fanuzzi”, mister Maiuri schiera un “Brindisi” di emergenza che stavolta non riesce ad andare oltre lo 0 a 0 finale. Il tecnico biancoazzurro, cede il suo posto, in panchina, al vice allenatore Enzo Gagliano, un giovane e preparato brindisino doc che, quando chiamato, non ha fatto mai rimpiangere nessuno. E’ cosa nota che Enzo Maiuri venne colpito dagli strali del signor Marco Ambrogio di Cosenza che, secondo i giudizi degli addetti ai lavori e della stampa nazionale, nell’incontro tra Brindisi e Turris, non incappò in una giornata felice, tutt’altro.

Oggi, nel derby contro il Casarano, non saranno della partita: Zaminga, Ciano, Miale e Chianese, assenze importanti per il “Città di Brindisi” che, comunque sono sostituiti in campo da validissime alternative che, indubbiamente, farebbero la felicità di qualche altra squadra del nostro impegnativo girone. Dal suo canto, l’allenatore rossoblu, Caracciolo, non schiera tra i convocati Calabro e Rosciglione, vecchie bandiere del “Brindisi” che fu.

A dirigere le operazioni di gioco è stato chiamato un “fischietto” della sezione di Ancona, si tratta del signor Montanari. Per la seconda volta, in questo campionato, i biancoazzurri locali giocano a porte chiuse, quindi in uno stadio deserto, pur in una giornata luminosa e dalla gradevole temperatura che avrebbe potuto richiamare allo stadio del “Casale” un buon numero di spettatori, anche questa squalifica sanzionata dal solito Marco Ambrogio, un arbitro dal piglio autoritario e non dialogante, che in questo particolare e delicato momento del campionato ha danneggiato il Brindisi.

Non che i supporter locali siano sempre e comunque giustificabili, hanno indubbiamente le loro colpe, però, nella circostanza dell’incontro con i corallini di Torre del Greco, sarebbe stato auspicabile che l’atteggiamento dell’arbitro fosse stato orientato più verso il buonsenso. Ma, rimpianti a parte, oggi è un’altra partita e i leccesi del Casarano, ormai salvi e liberi da pressanti pensieri, vogliono far punti, divertire e dare soddisfazioni ai loro tifosi, anche quando sulla loro strada s’incontra il “Città di Brindisi”, in serie positiva da nove giornate.

Al termine dei due tempi regolamentari, il signor Montanari di Ancona, ha segnato sul suo taccuino il seguente risultato: Brindisi 0– Castrano 0. Le fasi salienti del gioco si sviluppano come in appresso: già al 1’, incursione di Galetti che viene falciato al limite dell’area, inevitabile il calcio di punizione, batte Guadalupi e il pallone sfiora il palo alla sinistra del portiere ospite.

Si gioca a centrocampo e il Brindisi cerca la soluzione con tiri da lontano, ma infruttuosi; dal suo canto, il Casarano, dopo una sola sortita a rete, non sfonda, nonostante lo smanicarsi e il gridare di mister Caracciolo. Dopo venti minuti di gioco, non si può dire che si assista ad una bella partita.    Al 23’, Rosti smanaccia su un pericoloso angolo battuto dai rosso-blu salentini. Subito dopo, per una provocazione di Vergori, si sfiora la rissa che si risolve in spintoni, senza conseguenze disciplinari.

Il “Città di Brindisi” appare sottotono; al 30’ il primo collaboratore dell’arbitro segnala un inesistente fuorigioco a carico di Galetti, lanciato a rete, negando così un’azione che attendeva solamente di essere conclusa in gol da parte del nostrano bomber argentino. Al 41’, Mignogna mette in crisi la retroguardia del Casarano e un difensore mette giù il “10” brindisino, con un sospetto fallo di rigore, ma si continua e, dopo un minuto di recupero, il primo tempo, per certi versi deludente dal versante casalingo, termina col risultato ad occhiali: Brindisi 0 – Casarano 0.

Dopo il riposo, si riprende con la seconda frazione di gioco e il Casarano pare voglia privilegiare la tattica della provocazione, è auspicabile che i giocatori del Brindisi non ci caschino. Al 6’, il Casarano manda una palla alta sulla trasversale, concludendo in tal modo una pericolosa azione.   All’8’, buona occasione per il Brindisi, con Galetti che non spinge la sfera che balla a 5 centimetri dalla linea del gol.

Intanto, al 13’, Prisco rileva Galetti, una forza fresca che può fare la differenza, tuttavia i bianco-azzurri non riescono a trovare spazi e al 21’, il Casarano reclama un calcio di rigore, contestualmente Centanni rileva Buono, colpito da crampi. Il ritmo della partita è ora veloce e produce pericolosi capovolgimenti di fronte, ma con nulla di fatto e sugli attacchi del Brindisi la granitica difesa degli ospiti se la cava molto bene.

Al 35’, entra Greco al posto di Corvino, tuttavia le azioni del Brindisi appaiono confusionarie. Al 40’, grande parata d’istinto di D’Angelo su insidioso colpo di testa di Masullo, ancora D’Angelo nega il gol a Mignogna, l’estremo leccese schioda il pallone dall’angolino di destra, immediatamente c’è un tiro di Centanni che ancora il portiere rosso-blu devia sul palo, sul finire dei quattro minuti di recupero, un eccellente Guadalupi conclude, purtroppo per i colori adriatici, male.

Quindi c’è il triplice fischio del signor Enrico Montanari di Ancona che, con nessuna ambizione di protagonismo, ha arbitrato bene. Con il Francavilla in Sinni che vince, la zona play off per il Brindisi si restringe e domenica si gioca a Caserta, con una motivata Casertana sconfitta sul campo di Martina Franca; la lotta per i play off, allora, è ancora apertissima.

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