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Anche Banks e Martin lasciano l'Italia e volano a casa

Dopo l'avviso del segretario di stato Usa, Mike Pompeo. Resta a Brindisi solo Darius Thompson

BRINDISI - Rispondendo all’appello ed alle intimazioni del segretario di stato Usa, Mike Pompeo, in giornata anche Adrian Banks e Kelvin Martin sono rientrati immediatamente negli States, seguendo Silver Stone, John Brown e Dominique Sutton che li avevano preceduti.

Ad eccezione di Darius Thompson, rimasto a Brindisi, pertanto, tutti i componenti americani del roster di Happy Casa sono rientrati in America e non si intravede alcuna possibilità di un loro immediato rientro e che la squadra possa ricomporsi per una sempre più improbabile ripresa degli allenamenti e del campionato.

Kelvin Martin contro Olimpia Milano 3-2

Ieri infatti Mike Pompeo ha intimato a tutti gli americani ancora presenti all’estero di fare immediatamente rientro in patria, avvertendo del rischio che a breve non ci sarebbero stati più voli per tornare a casa e anticipando che il governo federale non avrebbe potuto organizzare voli charter per tutti gli americani residenti all’estero.

Tutto ciò avviene sotto gli occhi delle società italiane di serie A mentre ancora questo pomeriggio i sodalizi di Lega Basket, collegati in video conferenza, discutono varie ipotesi per riprendere gli allenamenti e portare a conclusione questo campionato, ma  non si comprende con quali roster (considerato che la gran parte degli americani è volata negli Usa) ed in quali date, incuranti di una realtà che indiscutibilmente induce a ritenere chiusa, senza alcun appello, questa stagione agonistica.

Le decisioni della Lega Basket A

I club di Serie A (nella foto il presidente Umberto Gandini) si sono riuniti oggi in video conferenza per i consueto aggiornamento della situazione di emergenza che ha portato allo stop del campionato di Serie A in seguito alla emanazione da parte del Governo delle misure per il contenimento del Covid-19. I club della Lba hanno confermato  la linea già espressa nelle scorse settimane, ed hanno preso atto delle indicazioni che sono in arrivo da parte delle autorità, in attesa del decreto governativo.

Riguardo alle modalità di un eventuale ritorno in campo,  la Virtus Bologna ha presentato una proposta di diversa calendarizzazione per la ripresa del campionato, con la sua conclusione anche successivamente al 30 giugno 2020, consistente in una fase a playoff tra le prime 16 squadre nella attuale classifica e da disputarsi tra agosto e settembre 2020. Le società hanno valutato i pro e  i contro della proposta ed hanno deciso di mantenere la indicazione di terminare la stagione entro il 30 giugno 2020. Questo sempre affermando la volontà di applicare in toto  i provvedimenti governativi correnti e futuri, a tutela della salute dei cittadini, a cui i club continueranno ad adeguare la tempistica di una possibile ripresa.

I club  hanno poi dato mandato al presidente di proseguire le conversazioni con le associazioni di categoria, in particolare Giba (giocatori) e Usap (allenatori), per definire eventuali modifiche agli accordi in essere alla luce della sospensione forzata della attività agonistica.

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