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Venerdì, 29 Marzo 2024
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Sempre più incerta la situazione finanziaria del Brindisi, Seconda divisione a rischio

BRINDISI – Giorni decisivi per il Football Brindisi 1912 alle prese con una crisi societaria da far paura. E non c’è più Vittorio Galigani a guidarlo. E’ uscito di scena il 27 gennaio. Gli è subentrato Antonio Pupino, priorità assoluta affinché il sindaco di Brindisi Domenico Mennitti potesse avviare quel tentativo di salvataggio del quale aveva parlato nelle scorse settimane, affidando il suo pensiero ad una nota dell’ufficio stampa. Ma al momento nulla si è mosso. Pupino, come era nelle previsioni, non ha potuto attestare entro il 15 febbraio di avere pagato i tesserati del Brindisi, e quindi scatteranno altri deferimenti. Che sono il male minore. Il problema serio è che il Brindisi è ormai inevitabilmente avviato alla perdita della Seconda divisione. E non per retrocessione sul campo, ma per fallimento.

BRINDISI – Giorni decisivi per il Football Brindisi 1912 alle prese con una crisi societaria da far paura. E non c’è più Vittorio Galigani a guidarlo. E’ uscito di scena il 27 gennaio. Gli è subentrato Antonio Pupino, priorità assoluta affinché il sindaco di Brindisi Domenico Mennitti potesse avviare quel tentativo di salvataggio del quale aveva parlato nelle scorse settimane, affidando il suo pensiero ad una nota dell’ufficio stampa.  Ma al momento nulla si è mosso. Pupino, come era nelle previsioni, non ha potuto attestare entro il 15 febbraio di avere pagato i tesserati del Brindisi, e quindi scatteranno altri deferimenti. Che sono il male minore. Il problema serio è che il Brindisi è ormai inevitabilmente avviato alla perdita della Seconda divisione. E non per retrocessione sul campo, ma per fallimento.

Per far muovere il sindaco Mennitti non sono bastate le dimissioni di Galigani. Il primo cittadino pretende che l’ex presidente ceda anche il 2% di quote intestate alla moglie Elisabetta Sperti. Che Galigani vuol passare a Pupino in cambio di duemila euro. Non si capisce perché Pupino non si affretti a perfezionare questo passaggio di quota. Mancanza di liquidità? C’è da pensare che è così. E se il maggior azionista del Brindisi (Maria Pia Lacatena, moglie di Pupino) non è in grado di mettere assieme duemila euro, quale speranza ci può essere a far fronte a debiti che dovrebbero ammontare a diverse migliaia di euro?

Non solo non sono stati pagati gli stipendi dei giocatori, alcuni fermi a settembre, altri non hanno ricevuto niente, ma non sono stati pagati nemmeno i fornitori. E continuando di questo passo la squadra non avrà più nemmeno il detersivo per lavare le magliette. Ed allora ci si chiede perché il presidente Pupino non prende l’unica decisione saggia e possibile al momento? Vada via anche lui, faccia fallire la società ora che è in tempo, prima che si concluda il campionato.

Così, anche se il prossimo campionato si partirà con punti di penalizzazione, si potrà restare in Seconda divisione. Altrimenti la perdita del titolo è scontata. Se a maggio la situazione sarà questa di adesso (ma continuando così peggiorerà ulteriormente) la radiazione è certa. E accadrà ciò che avvenne tra la fine degli anni Ottanta e inizio del decennio successivo, con la gestione di Mimmo Fanuzzi, e nel 2003 con la gestione di Mario Salucci.

Gli imprenditori locali, le cordate. Ogni tanto qualcuno si risveglia. Per uscire dal torpore politico si fa avanti rilasciando interviste, ma quando si tratta di mettere mano al portafogli puntualmente si eclissa. E’ dalla scorsa estate che si parla di queste cordate disposte a rilevare il Football Brindisi. Ma chissà perché, come il detto popolare “furia francese e ritirata spagnola”, dopo i botti di artificio prodotti dai roboanti annunci, non c’è uno che concretamente cerchi di affrontare la situazione. Per carità non è un obbligo, nessuno può essere costretto ad addossarsi la gestione di una società sportiva. Ma non si creino illusioni inutili.

Intanto la squadra oggi prosegue la preparazione per la gara che domenica si gioca in Calabria contro la Vigor Lamezia. Non ci sarà Mattia Conte, squalificato per una giornata. Il ragazzo, comunque, non si sta allenando perché colpito da influenza. Gli altri stanno tutti bene. L’allenatore Massimo Rastelli ritiene che i suoi ragazzi terribili domenica potranno dire la loro anche contro la Vigor. Gara non facile. Ma il Brindisi, che non ha nulla da perdere, dopo la vittoria di Campobasso, potrebbe fare il bis.

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