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Martedì, 23 Aprile 2024
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Vigilia di campionato amara per il Brindisi: resta lo spettro del fallimento

BRINDISI – Più fosco di com’è attualmente non potrebbe essere il futuro del Football Brindisi. Le speranze che erano state riposte in Antonio Pupino si sono rilevate vane. Soldi in cassa non ce ne sono. Nuovi soci nemmeno. Gli stipendi non vengono pagati, arriveranno altri punti di penalizzazione. Ma non è questo il peggio. Il fondo arriverà in aprile, quando bisognerà ricapitalizzare e poi quando bisognerà iscrivere la squadra al campionato. Ci vorranno un bel mucchio di euro per evitare il fallimento e quindi la radiazione.

BRINDISI – Più fosco di com’è attualmente non potrebbe essere il futuro del Football Brindisi. Le speranze che erano state riposte in Antonio Pupino si sono rilevate vane. Soldi in cassa non ce ne sono. Nuovi soci nemmeno. Gli stipendi non vengono pagati, arriveranno altri punti di penalizzazione. Ma non è questo il peggio. Il fondo arriverà in aprile, quando bisognerà ricapitalizzare e poi quando bisognerà iscrivere la squadra al campionato. Ci vorranno un bel mucchio di euro per evitare il fallimento e quindi la radiazione.

L’incontro di ieri tra il presidente Antonio Pupino e il sindaco Domenico Mennitti avrebbe dovuto aprire un varco nella coltre nera che sbarra la strada alla società biancazzurra. Invece non è servito a nulla. Si sono ridati appuntamento a lunedì o martedì prossimi. “Deve acquisire anche il due per cento che ancora detiene Galigani”, ha tuonato Mennitti. E Pupino si è impegnato a farlo. Ma Galigani è andato anche oltre. “Il due per cento? Glielo regalo”, avrebbe confidato, sparigliando ancora una volta il gioco in mano all’avversario. “Non conta come il gioco conduce te, ma come tu conduci il gioco”. Il guaio, però, è che questa partita  rischia di lasciare a tasche vuote gli unici attori  che non hanno colpe alcune: i tifosi e la città. Entrambi alla fine resteranno ancora una volta orfani del calcio che conta.

La squadra, intanto, domani torna in campo. Come già nelle precedenti gare l’allenatore Massimo Rastelli ha attinto a piene mani nella formazione Berretti dopo avere escluso dalla prima squadra quasi tutti i titolari over. Che da giorni hanno chiesto di lasciare Brindisi e di potersi allenare altrove. Permesso che, a quanto pare, la società ha concesso senza troppi rimpianti perché, anche nell’ottica di ridimensionare le uscite, già da tempo avrebbe voluto liberarsene, accasandoli altrove. Non è stato possibile, sono rimasti quasi tutti e ovviamente sono sul libro paga. Ma per lo meno, essendosi ridotto il numero dei giocatori, Rastelli può lavorare meglio con quelli che ha a disposizione.

Il prossimo avversario sarà il Campobasso. Squadra mediocre, come tutte quelle che compongono il girone C della Seconda divisione. E’ terzultima in classifica e gioca per onor di firma non correndo il rischio della retrocessione: in Interregionale scende una sola squadra, non ci sono play out e solo uno spareggio tra le ultime due se sono racchiuse in meno di cinque punti. E non è il caso dato che il Catanzaro è a -2. Cioè praticamente retrocesso.

Ma per il Brindisi dei ragazzini, guidati da Roberto Taurino, anche questo Campobasso non è un ostacolo facile da superare. E’ chiaro che ci proveranno con l’impegno e l’ardore messo in campo nelle precedenti gare. Una vittoria darebbe loro lustro e anche atto del loro impegno.

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