BRINDISI - Lo scorso 7 agosto avrebbero dato fuoco all'abitazione di un operaio edile con il quale hanno un contenzioso di natura civile ad Acquarica del Capo, in provincia di Lecce, ma a seguito dell'incendio l'abitazione esplose e la deflagrazione investì i presunti autori dell'attentato, due ostunesi nei confronti dei quali oggi è stato formalizzato l'arresto.
S. VITO DEI NORMANNI – Hanno suonato al campanello, il sacerdote, malgrado si trattasse di una visita inattesa e soprattutto di buon mattino, ha aperto. Ma chi è entrato subito nell’abitazione di don Antonio Chionna, a S.Vito dei Normanni in via Tenente Filomeno, erano due banditi che lo hanno rapinato dopo pochi minuti di minacce. Il sacerdote era stato già vittima di un grosso furto, nella stessa abitazione, poche settimane addietro.
SAN PIETRO VERNOTICO – L’esplosione è stata tanto potente da svegliare l’intero paese. Un boato assordante, vetri in frantumi, detriti sparsi in un raggio di un centinaio di metri. Tanta polvere. Chi aveva svolto il lavoro, non si sa se su commissione o personalmente, aveva fatto centro. Della casa disabitata perché in via di costruzione (è quasi ultimata) del 42enne Gianni Demitri, pescatore di San Pietro Vernotico, e del negozio di parrucchiere della moglie Daniela Luceri, 36 anni, pure lei del posto, sono rimaste mura annerite e una struttura che i vigili del fuoco hanno dichiarato inagibile. Ma non aveva tenuto conto delle telecamere di cui lo stabile è dotato. La cassetta è già nelle mani del colonnello Gennaro Ventriglia, comandante del Reparto operativo provinciale dei carabinieri. Demitri, che nei mesi scorsi aveva ritrovato danneggiata la sua barca, aveva preso delle precauzioni. Che ora potrebbero consentire agli investigatori di risalire a chi ha collocato l’ordigno.