S.VITO DEI NORMANNI - Un incontro bipartisan per discutere di lotta alla criminalità organizzata, promosso dall’Associazione Nuova Italia e dalla Fondazione Nuova Italia a San Vito dei Normanni lunedì 14 novembre. Alle ore 17,30 presso la Chiesa di San Giovanni si confronteranno sul tema “Vincere la mafia si può!” Alfredo Mantovano (Pdl), sottosegretario all’Interno e coordinatore nazionale dei Circoli Nuova Italia, e Michele Emiliano (Pd), magistrato e sindaco di Bari.
BRINDISI - Specchio delle mie brame, chi è il più fedele del reame? Torna a sollevare dubbi sull'attaccamento al Pdl del sottosegretario Alfredo Mantovano da Lecce, il deputato Luigi Vitali da Francavilla Fontana. Lo spunto questa volta non sono gli impegni assunti con le amministrazioni locali riguardo la tendopoli di Manduria, bensì la partecipazione in qualità di ospite al congresso dell'Udc della provincia di Brindisi, kermesse con al centro Massimo Ferrarese che non è iscritto al partito di Casini ma è come se lo fosse visto che lo si può considerare l'uomo del Pierferdinando nazionale nelle istituzioni brindisine, per ora solo a capo della Provincia ma presto chissà di cosa, con uomini in posti strategici (Asi, Stp, Cittadella della Ricerca, Santa Teresa, eccetera), e un Euprepio Curto in meno tra i piedi.
BRINDISI - Il Popolo delle Libertà fa le prove di tenuta sulla pelle degli immigrati. A distanza di due giorni esatti dal vertice di Oria, i parlamentari pugliesi Luigi Vitali e Pietro Franzoso sbugiardano il sottosegretario all’Interno Alfredo Mantovano che – dicono – avrebbe convocato il vertice a nome di se stesso. A sostegno della propria tesi i due parlamentari pidiellini citano nientemeno che il ministro dell’Interno Roberto Maroni con il quale hanno avuto un incontro proprio questa mattina per discutere della questione sicurezza nel campo immigrati allestito alle porte di Manduria. L’attenzione di Vitali e Franzoso è stata focalizzata in particolare proprio sul vertice presieduto a Oria da Mantovano, nel corso del quale sarebbe stato siglato con le autorità locali un patto per la sicurezza per i soli comuni di Oria e Manduria.
L’ex sottosegretario Alfredo Mantovano continua a rifiutare di rientrare al governo, e indica invece le tre condizioni affinchè una tale ipotesi si possa concretizzare. La critiche di Mantovano, sul piano politico e organizzativo, alla gestione dell’emergenza-sbarchi è durissima, e le sue parole trovano conferma in c iò che racconta – ovviamente in forma riservata e anonima – il personale addetto alla sorveglianza del campo di Manduria, dove molte fughe sono dovute alla fame e alla paura. Sapevano benissimo, i tunisini, che genere di difficoltà avrebbero incontrato in Italia e la stragrande maggior parte di essi preme per tornare in Francia, “altrimenti meglio a casa nostra”. Mantovano, dal canto suo, smonta già in partenza ogni illusione sui possibili risultati della missione di Berlusconi e Maroni in Libia lunedì mattina.
L’emergenza-sbarchi nelle mani di Silvio Berlusconi diventa una tragica sceneggiata malgrado il fermo invito del Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano. Il governo perde pezzi e la faccia al Sud, un governo totalmente nella mani della Lega Nord e il ministro dell’Interno, Roberto Maroni, fa esattamente ciò che vuole Umberto Bossi, cioè gli immigrati “fora dai ball” ma solo da quelle degli amministratori della Padania. Berlusconi bara in Puglia e il sottosegretario all'Interno Alfredo Mantovano ha deciso di rassegnare le dimissioni. Ciò è avvenuto poco dopo aver ricevuto nelle proprie mani le dimissioni di Paolo Tommasino (Pdl), sindaco di Manduria. Tommasino era a Roma per incontrare il ministro dell'Interno, Roberto Maroni, per discutere dei problemi legati alla presenza sul territorio della tendopoli per immigrati. La decisione delle dimissioni è stata a sua volta presa da Mantovano dopo la notizia che la prima nave passeggeri che trasferirà gli immigrati da Lampedusa porterà a Taranto, e poi a Manduria, oltre 1.400 persone.
CELLINO SAN MARCO – “Si dichiara in maniera strumentale e disinformata che l’Associazione Antiracket non sia presente sul territorio e che non svolga alcun compito di sensibilizzazione sociale e di prevenzione. Contro queste assurde affermazioni l’Associazione Antiracket, presente attivamente sul territorio dal 1994, con opera di sensibilizzazione e di prevenzione, soprattutto con progetti di educazione alla legalità rivolta alla popolazione scolastica, reagisce con fermezza, sdegno e seria preoccupazione”.
BRINDISI – Non ci stanno ad essere accostati gratuitamente a dei malavitosi, né tantomeno hanno gradito di essere stati definiti dal sottosegretario agli Interni Alfredo Mantovano degli “abusivi che nei giorni scorsi hanno addirittura interrotto un Consiglio comunale”. I proprietari di Acque Chiare rispondono a Mantovano faticando comunque a comprendere il motivo per cui siano stati tirati in ballo dall’onorevole: “Probabilmente non conosce la nostra storia, ma saremmo lieti di invitarlo qui a Brindisi per un confronto aperto”. A parlare è Franca Sergio, una delle proprietarie delle villette sotto sequestro della magistratura a seguito dell’inchiesta sulla lottizzazione abusiva dell’area.
ROMA - Senza citare nè testate, nè nomi, il sottosegretario Alfredo Mantovano oggi ha riproposto le accuse di "consenso sociale" alla criminalità che egli avrebbe colto negli ultimi tempi nel Brindisino. Lo ha già fatto alcuni giorni fa a San Pietro Vernotico sventolando un quotidiano locale (uno solo) che si era occupato dei funerali di Gianluca Saponaro, pregiudicato ucciso il 19 giugno a Cellino S.Marco, lo ha rifatto oggi a Roma in occasione della presentazione di una ricerca del Cnel sul tema sicurezza.
SAN VITO DEI NORMANNI – La stazione carabinieri trasformata in sede di compagnia è quella di allora, dei primi anni ’90 quando San Vito dei Normanni quasi ogni notte contava gli scoppi delle bombe. Qui fu combattuta una battaglia di avanguardia, cui parteciparono la procura della Repubblica e le forze dell’ordine, l’amministrazione comunale e la Chiesa locale, e infine il primo comitato antiracket della Puglia, uno dei pochissimi a seguire l’esempio di quello nato a Capo d’Orlando. Adesso la nuova compagnia carabinieri della provincia di Brindisi ha il compito di rafforzare il sistema della prevenzione e rispondere non più ad una banda criminosa in ascesa, ma “alla maggiore percezione che i cittadini dimostrano di fronte ai fenomeni”.