Pestaggio dell’amante della moglie di un detenuto: indagato ai domiciliari
Vito Cavaliere, 19 anni, lascia il carcere di Brindisi. Era stato arrestato il 13 agosto. Il gip: “Giovane, incensurato e confesso”
Vito Cavaliere, 19 anni, lascia il carcere di Brindisi. Era stato arrestato il 13 agosto. Il gip: “Giovane, incensurato e confesso”
Si tratta di Daniele Cavaliere, cugino dei fratelli Vito e Giuseppe Cavaliere, già arrestati insieme alla madre lo scorso 14 agosto per il pestaggio dell'amante della moglie di un detenuto, loro congiunto
Annunziata Antonicelli e i figli Vito e Giuseppe Cavaliere ammettono l'aggressione, ma senza l’utilizzo di un bastone
Arrestati una donna e i suoi di figli, congiunti del detenuto la cui moglie aveva allacciato una storia sentimentale con un altro uomo. L'aggressione, con pugni, calci e bastonate, è avvenuta nel parcheggio del precampo
Eseguita un'ordinanza di custodia cautelare a carico di un 31enne che aveva fatto sprofondare in un incubo le due vittime
Matteo Lacorte, 45 anni, di Ostuni, accusato assieme alla donna, di aver sparato a un fruttivendolo. Imputato anche del tentato omicidio di uno zio e di un ospite della comunità terapeutica
CAROVIGNO - Dora Buongiorno, 42enne rinchiusa nel carcere di Lecce per l’omicidio dell’amante, Cosimo Damiano De Fazio, imprenditore 51enne padre di suo figlio che morì arso vivo il 28 dicembre scorso, ha chiesto il rito abbreviato. Udienza il 19 settembre prossimo.
BRINDISI - C’è l’evidenza della prova, del resto Dora Buongiorno, 42enne di Carovigno che bruciò vivo il suo compagno non ufficiale di una vita, ha confessato tutto dopo i primi silenzi. E’ sulla base di questo presupposto che il gip di Brindisi ha disposto il giudizio immediato davanti alla Corte d'Assise per il 18 luglio.
BRINDISI - Ha confessato oggi alla presenza del pm Luca Buccheri e degli investigatori della Squadra mobile di Brindisi, un mese dopo il fermo avvenuto il 23 gennaio: Dora Buongiorno, la bracciante 43enne di Carovigno che per quindici anni è stata la compagna ddel 51enne agricoltore brindisino Damiano De Fazio, ha ammesso di essere stata lei a dare fuoco all'uomo nella tarda serata del 26 dicembre scorso, mentre erano appartati in auto in contrada Epifanio, nelle campagne di Mesagne. Sino ad oggi, Dora Buongiorno si era avvalsa della facoltà di non rispondere. La donna è rinchiusa nel carcere di Borgo S.Nicola a Lecce.
BRINDISI - Non si riaprono i cancelli del carcere per Dora Buongiorno, la donna di 43 anni accusata di aver dato fuoco all’amante, Cosimo Damiano De Fazio, 51 anni, perché – sostiene la difesa – esasperata dalle angherie subite negli anni trascorsi insieme all’uomo, al suo fianco, pur nell’ombra, ma pur sempre nel ruolo di madre dell’ultimo figlio, un ragazzino di 14 anni. Stamani l’udienza dinanzi al Tribunale del Riesame di Lecce (presidente Silvio Piccinno) che nel primo pomeriggio ha depositato il dispositivo.
BRINDISI - Chiede di tornare a casa, libera o agli arresti domiciliari Dora Buongiorno, la bracciante agricola di 43 anni che è in carcere dal 23 gennaio scorso per aver ucciso, bruciandolo vivo, l’uomo con cui aveva una relazione da almeno 15 anni e da cui aveva avuto un figlio ora 14enne. Domattina si discuterà davanti al Tribunale del Riesame di Lecce l’istanza di scarcerazione presentata dall’avvocato della donna.
CAROVIGNO – La drammatica vicenda della morte di Damiano De Fazio, morto bruciato nelle prime ore del mattino del 27 dicembre, sta diventando una farsa mediatica. Dopo la conferenza stampa svoltasi mercoledì scorso, quando il questore Giuseppe Cucchiara ha dato notizia del fermo della donna di Carovigno, con la quale la vittima aveva un rapporto da una quindicina danni (e un figlio), affermando che gli investigatori ritenevano di non dover dare più alcuna notizia, si è scatenata una ridda di ipotesi su giornali e tv, non si capisce alimentata da chi.
SAN VITO DEI NORMANNI - Marito e amante, imputati nello stesso processo, sono stati entrambi assolti l’uno dal reato di molestie e l’altro invece dall’accusa ben più infamante di violenza sessuale. I fatti, piuttosto intricati, sono stati affrontati in un dibattimento che si è celebrato a porte chiuse e che si è concluso stamani a Brindisi.
LEVERANO - Una tresca da situation comedy, ma con risvolti penali, quella scoperta dai carabinieri della stazione di Leverano nel Salento, dopo una denuncia di una violenza sessuale mai verificatasi. Scava e scava, il maresciallo scopre che sotto c'è il progetto di una donna del luogo che per vendicarsi dell'ex amante decide di mandarlo in galera, e per far ciò utilizza un nuovo spasimante, la figlia e la donna delle pulizie di quest'ultimo.