BRINDISI - Dieci anni di condizionamenti della vita economica e politica, una sorta di vita sospesa per lo sviluppo della città, di profonda incertezza. Ma ora con la sentenza del tribunale di Brindisi, e ancor prima con il rifiuto di un nuovo Nof a Brindisi Lng da parte del Comitato tecnico regionale della Puglia, è il momento che il governo nazionale ne prenda atto e revochi tutte le autorizzazioni al progetto. Lo dice il fronte ambientalista brindisino a commento delle vicende di questi giorni. Ecco il testo completo del comunicato ambientalista.
BRINDISI - Sul caso del Nof negato a Brindisi Lng, di cui continuano a non occuparsi nè il centrodestra nè il centrosinistra (come del resto delle vicende portuali), e sull'ennesima esternazione di "sconcerto" della società britannica, che risale a stamani, rispondono questa sera le associazioni ambientaliste, segnalando "agli organi politici, amministrativi e giudiziari" il tenore e i contenuti di alcune affermazioni dei vertici dell'azienda che aveva ricevuto da British Gas la delega ad occuoparsi del progetto del rigassificatore di Capo Bianco.
BRINDISI - Un invito ai ministri Corrado Passera e Corrado Clini, rispettivamente titolari dei dicasteri dello Sviluppo economico e dell'Ambiente, a considerare la questione Brindisi - British Gas nella sua peculiarità, ed alla luce di ciò, procedere in autotutela rimuovendo tutte le autorizzazioni al gruppo britannico per il rigassificatore di Brindisi. Questa è la presa di posizione delle associazioni ambientaliste brindisine, che hanno scritto a Clini e Passera, alla luce dell'annuncio da parte di Bg Italia della necessità che la stessa azienda riconsideri sin dalla fondamenta l'opportunità di confermare l'investimento a Brindisi.
BRINDISI – Da tempo sono in corso i preparativi per la riapertura delle trivellazioni nell’area offshore del campo Aquila. Nei mesi scorsi furono effettuate le operazioni di trascinamento e rimorchio al largo di lunghe sezioni di conduttura, con navi speciali. E le operazioni vanno avanti, avverte il movimento ambientalista Brindisi Bene Comune.
BRINDISI – La prescrizione di vari capi di imputazione lascia l’amaro in bocca al fronte del no al progetto del rigassificatore di Capo Bianco, ma i fatti restano, e dovrebbero indurre il governo a revocare o ad annullare l’autorizzazione del gennaio 2003 del governo Berlusconi, sospesa poi dal governo Prodi nel settembre del 2007.
BRINDISI - Sulla questione del futuro della centrale a carbone Edipower di Brindisi Nord, dopo la richiesta avanzata dai sindacati confederali di un tavolo di raffreddamento della possibile agitazione legata alla mancanza di prospettive per l'impianto e i lavoratori, e le prese di posizione di Confindustria Brindisi, che propone di bruciarvi i rifiuti della Campania, quella nettamente contraria dell'Associazione Sviluppo e Lavoro, e quella del Cobas che propone il passaggio dei dipendenti alla centrale Enel di Cerano Brindisi Sud, oggi arriva quella delle associazioni ambientaliste brindisine, di cui diamo integrale pubblicazione.
BRINDISI - Riceviamo e pubblichiamo un comunicato del fronte ambientalista brindisino, che traccia un parallelo tra l'incidente al metanodotto di Tresana, in Lunigiana, ed i rischi che comportarebbe un incidente al rigassificatore di metano che Brindisi Lng intende costruire a Brindisi nell'area di Capo Bianco, nel porto esterno.
BRINDISI - Programmi elettorali e candidature sono al centro delle attività politiche di queste settimane a Brindisi. Tutto ciò avviene tuttavia in un contesto di problemi e aspettative che non vanno oscurati o dimenticati. Ha questo senso un comunicato del fronte ambientalista brindisino diramato oggi, che prende spunto dal dibattito in corso nel centrodestra (vedi la lettera dell'ex assessore Massimo Ciullo ai vertici del Pdl provinciale).
BRINDISI – Le associazioni ambientaliste brindisine chiedono all’Autorità Portuale il recesso dall’Accordo sostitutivo di concessione demaniale marittima stipulato con la British Gas Italia - Brindisi Lng e la revoca dell’approvazione del Piano Operativo Triennale 2012/2014 (approvato il 13 dicembre scorso) riguardante la realizzazione (scontata nella missiva del Piano) della costruzione del rigassificatore a Capobianco.
BRINDISI - Il fronte ambientalista brindisino ha inviato una lettera aperta al presidente della giunta regionale, Nichi Vendola, e al presidente del consiglio regionale, Onofrio Introna, in cui si chiede all'escutivo di dare corso concretamente alle richieste contenute dal recente ordine del giorno della stessa assemblea regionale sul problema dell'impiego del carbone nelle centrali termoelettriche. Ne diamo pubblicazione integrale.
BRINDISI - La procura sta facendo il suo dovere, la politica ora faccia il proprio. E' la sintesi del documento diramato dalle associazioni ambientaliste brindisine dopo la notizia, pubblicata da BrindisiReport.it, della conclusione delle indagini sulla dispersione della polveri dal carbonile di Cerano. Attività investigativa condotta dalla Digos della questura, sostenuta da una corposa perizia del consulente tecnico del pm, e basata sulla denuncia di otto agricoltori della zona, affidatisi agli avvocati Giovanni Brigante e Vincenzo Farina (e non collegata invece ad esposti vari di movimenti ed organizzazioni)
BRINDISI - Sul nuovo caso che vede al centro Polimeri Europa intervengono anche le associazioni ambientaliste, dalle quali giunge un ulteriore invito all'intervento nei confronti dei poteri istituzionali, affinché - dicono le sigle del fronte brindisino per la tutela dell'ambiente - le responsabilità dell'azienda non ricadano sui lavoratori. Gli ambientalisti colgono l'occasione per effettuare una ricostruzione della vicenda da quello che viene con siderato il punto di origine anche delle verifiche effettuate dal Ctr.
BRINDISI - Lettera del fronte ambientalista brindisino al minuistro dell'Ambiente, al presideinte della Regione Puglia, al presidente della Provincia di Brindisi e a tutte le amministrazioni comunali del territorio sulla questione delle trivellazioni in mare al largo delle coste salentine e pugliesi. Ai Comuni e alla Provincia (la Regione ha già annunciato che lo farà), gli ambientalisti chiedono di inviare subito i pareri contrari nell'ambito delle procedure di Via, al ministro Prestigiacomo di rispettare le sentenze della giustizia amministrativa.
BRINDISI - "Il Documento Programmatico Preliminare, passaggio rilevante del processo di formazione del Piano Urbanistico Generale, è un atto di notevole interesse per il futuro del territorio di Brindisi. Un lavoro che, come ha detto nella presentazione della relativa pubblicazione il Sindaco Mennitti, è occasione di approfondimento per comprendere la vera natura della posta in gioco ed individuare in modo condiviso gli strumenti urbanistici, socio-politici e istituzionali per uscire definitivamente dalla crisi”.
BARI – Anche se la battaglia sarà dura, e forse non potrà parteciparvi ma solo per cause di forza maggiore un attore importante come Domenico Mennitti, il sindaco di Brindisi (ma non è ancora detto, anche se i fautori dell’operazione ci contano), il fronte del no al rigassificatore della British Gas potrà sempre contare sulla Regione Puglia: lo ha confermato ieri in un incontro a Bari con esponenti delle associazioni ambientaliste brindisine, il governatore Nichi Vendola.
BRINDISI - "Non siamo una fazione", dicono le associazioni ambientaliste alla Cna, "e siamo sulla stessa linea di Comune, Provincia e Regione Puglia". Prosegue il dibattito sul rigassificatore British Gas, riaccesosi nel cuore dell'estate con la visita a Brindisi dell'ambasciatore inglese Christopher Prentice.
Riceviamo da Lorenzo Maggi, già sindaco di Brindisi ed esponente del mondo cattolico conservatore, un intervento a favore delle posizioni dei movimenti anti-rigassificatore, in cui si annuncia peraltro l'imminente costituzione di un pool di avvocati pronti a difendere gratuitamente gli appartenenti a dette organizzazioni in eventuali giudizi intentati da Brindisi Lng o British Gas.
BARI - “C’è dell’incredibile. La Brindisi Lng vuole impedire che gli ambientalisti definiscano pericoloso il rigassificatore e auspichino adeguati controlli di legalità giungendo a minacciare infondate e provocatorie azioni legali. Si muove quindi sulla questione come un elefante in una cristalliera". Lo ha detto questa sera il governatore Nichi Vendola.
BRINDISI – Brindisi Lng gode in Italia e a Brindisi i diritti e i doveri di ogni altra azienda, e sino a quando il confronto è sui progetti può essere anche duro ma è nell’ordine delle cose. Esce fuori da questo tracciato invece l’annuncio del ricorso alle vie legali agitato dall’azienda nei confronti di chi chiunque possa danneggiarne l’immagine. Lo hanno detto oggi il segretario provinciale del Pd, la Cgil, e – cosa importante – il presidente della Provincia.
BRINDISI – La società del gruppo British Gas incaricata di realizzare l’operazione del rigassificatore a Brindisi definisce intimidatori i toni utilizzati dal movimento ambientalista, ma annuncia a sua volta che ha dato mandato ai propri legali di perseguire in ogni sede chiunque sia autore di “ogni affermazione che possa risultare diffamatoria e lesiva dell'immagine della società”.
BRINDISI - Il 79 per cento dei lettori della rete che hanno partecipato al nostro sondaggio sullo sviluppo di Brindisi hanno indicato nel porto e nel turismo il futuro della città, solo il 15 per cento il rigassificatore della British Gas. E' solo una indicazione dal valore statistico relativo, ma da non sottovalutare.
BRINDISI - Gli enti locali, Comune e Provincia, e la Regione Puglia facciano pervenire nei termine le loro osservazioni e rilievi al progetto del rigassificatore di Capo Bianco modificato da Brindisi Lng secondo le prescrizioni della Commissione Via del Ministero dell'Ambiente. Lo chiede il fronte ambientalista locale.
BRINDISI – Gli ambientalisti tornano in piazza. E stavolta per dire no alla combustione dei rifiuti in provincia di Brindisi. Il Movimento No al Carbone, Medicina Democratica, Rinascita Civica Brindisina, TerraRossa, Cobas, Senonoraquando, Associazione Mamadù e A.N.P.I manifesteranno sabato prossimo (ore 18, in Piazza Vittoria): “Sarà un pomeriggio di mobilitazione contro la combustione dei rifiuti nel nostro territorio, già fortemente compromesso dalla combustione del carbone”. Il pericolo, spiegano, è di creare un'altra centrale a cdr (combustibile da rifiuti), con emissioni di diossine furani, sostanze tra le più cancerogene, in un territorio che ospita già numerosi impianti con forte impatto sull’ambiente e la salute.
"Il risalto che sta avendo, man mano che i giorni passano, il documento di scoping del piano urbanistico generale del Comune di Brindisi è una lucida presa di coscienza dei gravi problemi di cui è vittima il nostro territorio. Le nostre associazioni per prime hanno condiviso, nelle linee essenziali, l’analisi gli indirizzi di questo documento che, mostrando con chiarezza e senso di responsabilità, evidenzia uno scenario non rassicurante delle condizioni del nostro territorio e si pone come strumento fondamentale per individuare e rimuovere i guasti che affliggono la nostra comunità.