FASANO - “Porticciolo turistico? Non grazie. Oppure andrebbe localizzato fuori dal centro abitato, laddove non vi sarebbero ripercussioni tali da compromettere la vivibilità del luogo per residenti e villeggianti”. Non si placa, dunque, la polemica tra i coordinatori del Comitato per la tutela del Borgo di Savelletri e l’Amministrazione comunale di Fasano. Attraverso una nota, Raniera Giampietri Leoni e Francesco Calabretto, per conto del Comitato, replicano a muso duro alle precisazioni rese nei giorni scorsi dal sindaco, Lello Di Bari, ribadendo le riserve già espresse in merito ai lavori di sistemazione e messa in sicurezza del Porto di Savelletri.
BRINDISI – “Per salvare le nostre comunità dalle aggressioni ambientali è necessario sostituire le fonti di energia fossile con fonti rinnovabili nel quadro delle scelte della Amministrazioni locali rivolte a costruire un modello di economia rispettoso dei diritti umani fondamentali e delle vocazioni del territorio”. Ad esprimersi in questi termini sono le associazioni ambientaliste, che oggi hanno diffuso una nota congiunta, soprattutto per fare il punto sulla situazione alla luce dei tanti progetti sul fotovoltaico.
BRINDISI - Dopo la deposizione in aula al processo British Gas dell'ex presidente dell'Enel, Franco Tatò, e di altri dirigenti della società elettrica, le associazioni ambientaliste brindisine hanno scritto al premier Silvio Berlusconi e al ministro dell'Ambiente, Stefania Prestigiacomo, chiedendo la rimozione in autotutela dell'autorizzazione del 2003 al progetto inglese per un rigassificatore nel porto di Brindisi. Proponiamo il testo della lettera.
BRINDISI – Confermato che è stato il black out a mandare in panne la motonave Veronica, ora la capitaneria di porto sta cercando di stabilirne le cause. “La nave per il momento è ancorata alla banchina del porto interno – spiega il capitano di vascello Claudio Ciliberti, comandante della Capitaneria di Brindisi – e stiamo cercando di verificare per quale motivo si è prodotto questo black out. Inoltre i nostri tecnici stanno verificando i danni subiti dalla prora. Noi speriamo di poter completare al più presto l’iter anche perché la banchina dov’è attraccata va al più presto liberata per le eventuali emergenze”.
BRINDISI - Le associazioni ambientaliste brindisine sono intervenute oggi sul problema del rinnovo delle convenzioni con le società energetiche che gestiscono le tre centrali termoelettriche nel capoluogo (Enel, Edipower, entrambe a carbone, ed Enipower a turbogas). Le organizzazioni ambientaliste chiedono che le convenzioni vengano firmate solo se ciò comporterà un concreto vantaggio sul piano della tutela della salute dei cittadini.
A proposito della firma del decreto ministeriale che ufficializza il parere del Comitato nazionale VIa, favorevole con prescrizioni al progetto del rigassificatore di Capo Bianco, riceviamo e pubblichiamo il seguente comunicato delle associazioni che si battono contro la realizzazione dell'impianto, le quali affermano come lo stesso Comitato Via abbia disatteso le indicazioni giunte dalla Commissione Europea a proposito di rischio industriale e sicurezza delle popolazioni.
BRINDISI - Il fronte delle associazioni per il no al progetto del rigassificatore di Brindisi, che sin dall'inizio segue anche le vicende giudiziarie legate al primo iter autorizzativo, ha espresso in un comunicato disappunto per la decisione del tribunale, che ha rinviato alla sentenza anche le decisioni circa le istanze di prescizione avanzate dalle difese di alcuni imputati. Per l'uscita dal processo delle posizioni ormai soggette a prescrizione si erano pronunciati anche i pm Giuseppe De Nozza e Silvia Nastasia, ritenendo che in tal modo il dibattimento si sarebbe snellito in maniera significativa da decine di deposizioni.
BRINDISI - Riceviamo e pubblichiamo il documento conclusivo, che porta la firma del consigliere nazionale di Legambiente Doretto Marinazzo, dopo il convegno che si svolto martedì sera nel Museo archeologico provinciale Ribezzo e curato dalle associazioni ambientaliste di Brindisi. E' stata un'occasione per invitare le istituzioni presenti, a riflettere sulla questione ambientale e per sollecitare la loro partecipazione alla manifestazione prevista per il 19 giugno.
BRINDISI – Non lo fanno i partiti, allora sono gli ambientalisti brindisini a tentare l’apertura di una riflessione sul nodo centrale dello sviluppo economico a Brindisi, che è quello della ricerca di una via che garantisca crescita, lavoro ma insieme rispetto della salute e miglioramento degli equilibri ambientali. Non ci sarà molto tempo, nel pomeriggio del 25 maggio, per andare a fondo nelle questioni e il rischio è quello che ognuno enunci solo le proprie posizioni.
BRINDISI - Un pomeriggio in bicicletta, al mare ma con la mascherina per proteggersi dall'amianto. Hanno trascorso così il pomeriggio i brindisini che hanno raccolto l'invito del Comitato per rinascita civica. Associazioni ambientaliste e sindacati, ma anche semplici cittadini hanno partecipato alla passeggiata partita dalla Conca.
BRINDISI – Le associazioni ambientaliste brindisine lanciano una iniziativa in quattro punti su tutte le questioni aperte nel capoluogo: riduzione del carbone, rigassificatore, occupazione e gasdotto Tap. Un incontro a tutto campo con gli organi di stampa, quello di stamani, da parte degli esponenti del movimento. Focus ovviamente su quella che al momento viene considerata l’emergenza incombente, vale a dire il progetto della Brindisi Lng/British Gas.
BRINDISI - Si riacutizza il conflitto tra movimenti anti-carbone e settori sindacali che vorrebbero un confronto più dialettico sul rapporto tra centrali termoelettriche e ambiente. Ieri pomeriggio dal sindacato del settore elettrico della Cisl, la Flaei, è partito un duro attacco ai No Carbone che da qualche giorno hanno autofinanziato una campagna che sfrutta anche i manifesti giganti "6 per 3", piazzandoli negli spazi di affissione regolamentari che si trovano in posti strategici come aeroporto e via Ponte Ferroviario.
BRINDISI – Le dichiarazione del professor Federico Pirro, docente di Straria dell’industria all’Università di bari, che nei giorni scorsi aveva considerato “ammorbidita” la posizione di Nichi Vendola rispetto al rigassificatore hanno scatenato dapprima l’interesse, poi l’ironia, degli ambientalisti.