BRINDISI - Consiglio provinciale convocato per lunedì prossimo alle 9, e spicca tra gli argomenti all'ordine del giorno (anche se è inserito al penultimo posto) il trasferimento al Comune di 250mila euro da destinare alla bonifica dell'amianto nel sito di Sbitri, problema al centro di forti polemiche nelle scorse settimane.
BRINDISI – Venerdì la giunta provinciale firmerà la delibera per destinare 250 mila euro alla bonifica di Sbitri: l’amianto e le macerie delle abitazioni abusive, costruite negli anni Settanta e demolite nel 2008, necessitano però di un milione di euro per essere rimosse totalmente. La Regione dovrebbe farsi carico del finanziamento restante, mentre il Comune sarebbe relegato ad un ruolo marginale perché i terreni della costa sono di proprietà del Demanio. Eppure, già dal 2006, le competenze sarebbero passate all’ente locale.
BRINDISI - "Considerata l’imminenza della stagione estiva e l’affollamento della litoranea e delle spiagge, rientra nelle sue intenzioni, accelerare le procedure di intervento per la bonifica e di pulizia della zona, utilizzando anche la disponibilità finanziarie della provincia di Brindisi?". A chiederlo al primo cittadino di Brindisi sono i consiglieri Vincenzo Albano e Antonio Monetti del Pd e Pasquale Luperti e Francesco Cannarile di Alleanza per l'Italia.
BRINDISI – Aspettano di essere liberati dalle macerie di amianto i quindici ettari di litorale in contrada Sbitri. Negli ultimi giorni in Comune e procura di Brindisi è giunto un nuovo rapporto stilato dai carabinieri del Nucleo operativo ecologico di Lecce. Il sopralluogo si è svolto due settimane, su richiesta dell’Adoc di Brindisi, e ha messo in evidenza la situazione critica in cui si trova il materiale altamente cancerogeno all’interno di borse di contenimento che però si sono deteriorate.
BRINDISI - Fari puntati sull'amianto killer. In attesa che le inchieste in corso facciano luce anche sulla morte di un sommergibilista brindisino, piovano le prime sentenze.
Si è concluso in Sicilia, infatti, il processo che ha portato oggi alla condanna di tre ex dirigenti della Fincantieri ritenuti responsabili della morte di 37 operai dell'azienda, deceduti per tumori polmonari contratti dall'inalazione delle fibre di amianto.
BRINDISI – Cinque mila lavoratori coinvolti nella questione amianto a Brindisi e anni di attesa per veder riconosciute indennità previste dalla sanatoria del 2001. Quello che i lavoratori considerano un diritto acquisito viene però negato da Enichem e Montedison sulla base di una sentenza del Tar del Lazio e di un successivo emendamento al decreto cosiddetto mille proroghe del 2008. Con l’obiettivo di riaprire le trattative tra le aziende e i sindacati che rappresentano i lavoratori, si è svolto in prefettura un primo incontro per chiedere l’intervento del prefetto in favore dell’Associazione lavoratori esposti all’amianto.
BRINDISI - Domani 1 marzo alle 17 nella sede di corso Umberto 120 a Brindisi, il patronato Acli provinciale organizza un incontro
sul tema “Facciamo il punto sulla situazione amianto a Brindisi”.