BRINDISI – Sversamenti di colore rosso di consistenza “chimica-biologica” nelle acque di Fiume Grande, il canale che sfocia nel porto medio di Brindisi e che raccoglie le acque reflue del depuratore comunale ma anche gli scarichi di alcune importanti aziende.
BRINDISI - Sparare sempre addosso all'Arpa, e in maniera gratuita, finisce con il favorire solo "il re di Prussia". Lo scrive in una lettera al personale di tutti i dipartimenti provinciali il direttore Giorgio Assennato, prendendo spunto dagli ultimi fatti di Brindisi.
BRINDISI - Dallo scorso mese di febbraio, sulla base di un finanziamento europeo, la Regione Puglia ha avviato studi per verificare eventuale contaminazione da diossina dei cibi di provenienza animale (latte e vongole come ‘sentinelle’) che quotidianamente finiscono sulle tavole dei brindisini. Ciò perché, nell’ampio spettro di ricerche che hanno da essere eseguite (e finanziate) per verificare l’impatto ambientale degli insediamenti industriali passati, presenti e futuri, c’è anche questo ‘dettaglio’ da tenere in considerazione.
CEGLIE MESSAPICA – “Scorie radioattive sul territorio di Ceglie Messapica? Mai saputo nulla e mai riscontrato elementi in tal senso”, spiega Giorgio Assennato, direttore dell’Agenzia regionale per la prevenzione e protezione dell’ambiente (Arpa). “I fatti - chiarisce Assennato - sono andati in maniera molto semplice: dopo aver ricevuto per e-mail un esposto sulla presenza di presunti giacimenti radioattivi o di materiale tossico depositato alcune decine di anni fa nel territorio comunale di Ceglie, abbiamo invitato il Comune a fornirci chiarimenti in merito, affinché potessimo partire da qualche elemento oggettivo per predisporre eventuali controlli. Ma dagli uffici comunali ad oggi non abbiamo ricevuto risposta, salvo apprendere dalla stampa dell’avviso pubblicato sul sito internet del Comune".
CEGLIE MESSAPICA – Avviso ai naviganti: chiunque fosse a conoscenza di presunti giacimenti radioattivi o di materiale tossico depositato alcune decine di anni fa nel territorio comunale è pregato di farne comunicazione e segnalazione entro il 20 gennaio prossimo, anche in forma anonima e su apposito modulo, presso l’Ufficio Ambiente del Comune di Ceglie Messapica. L’Arpa lancia l’appello, il Comune è costretto a raccoglierlo ma sull’intera vicenda monta la polemica: “Siamo alla farsa”, commenta Nicola Ciracì (Pdl), che ammonisce l’Agenzia regionale per la prevenzione e protezione dell'ambiente.
CEGLIE MESSAPICA – L’avviso pubblico firmato dal dirigente dell’area Urbanistica e Ambiente infittisce il mistero e l’inquietudine attorno alla possibilità che nel territorio di Ceglie Messapica si celi un segreto minaccioso. L’Agenzia regionale per la protezione ambientale, l’Arpa Puglia, vuole sapere se vi siano memorie o tracce dell’interramento di materiale radioattivo o tossico alcune decine di anni, fuori dai confini tracciati dalla legislazione più recente, e ne ha chiesto notizie al Comune.
TORCHIAROLO – Sarà a causa dei caminetti, sarà a causa di un mix tra inquinamento da fonti di combustione domestiche ed emissioni industriali, ma a Torchiarolo la qualità dell’aria si conferma pessima per almeno il 20 per cento dell’anno. Questo dicono i dati delle centraline di Arpa Puglia che effettuano il monitoraggio di alcuni inquinanti, e in questo caso le ormai famigerate polveri sottili PM10. A Torchiarolo il problema resta aperto ed irrisolto malgrado le campagne di misurazione straordinaria effettuate negli ultimi due anni, e i ripetuti test che parlano sempre, indicando la causa delle emissioni, della combustione di legna nei caminetti e nelle stufe del piccolo centro urbano a meno di 10 chilometri a sud-est della centrale di Cerano.
BARI – La Puglia è la seconda regione italiana per la produzione di energia, ma solo il 10 per cento di questa proviene da fonti rinnovabili, mentre in altre aree del Paese soprattutto la produzione idroelettrica rende tale percentuale molto più rilevante. Da qui, oltre che da emissioni industriali di altra origine, deriva una situazione che vede la Puglia in testa in Italia per emissioni industriali locali e per quella del principale gas serra, l’anidride carbonica nota anche con la denominazione chimica di CO2. A sottolineare che il miglioramento della qualità dell’aria resta la principale sfida ecologica per la Puglia, la Relazione sullo stato dell’ambiente 2010 redatta dall’Arpa: “Emerge che la Regione Puglia pur avendo avviato un importante processo di miglioramento della qualità dell’aria, in particolare per quel che concerne le riduzioni delle emissioni industriali, in collaborazione con le principali aziende locali, risulta ancora la regione con le maggiori emissioni in atmosfera di carattere industriale per varie sostanze inquinanti (PCDD+PCDF, PM10, CO ed NOx) a livello nazionale“, si legge nell’ultimo paragrafo del rapporto.
BRINDISI - Stop della Regione per alcune delle attività produttive dello stabilimento Sanofi di Brindisi. A renderlo noto, con disappunto, sono gli stessi vertici aziendali, che si sono visti notificare dalla Regione Puglia un'ordinanza di sospensione temporanea (15 giorni) di alcuni dei rami produttivi dell’impianto brindisino. La Regione avrebbe adottato il provvedimento di “fermo” sulla base della relazione tecnica redatta dai tecnici dell’ Arpa Puglia, a seguito di un’attività ispettiva volta ad accertare l'adeguatezza della politica di prevenzione degli incidenti rilevanti e dei relativi sistemi di gestione della sicurezza, ai sensi della cosiddetta normativa “Seveso”.
ORIA – Controversia sulle quote rosa. Il Tar, recependo l’istanza in appello, dice sì alla sospensiva. Nella mattinata di ieri, i Giudici della Sezione di Lecce del Tribunale amministrativo regionale - chiamati a discutere sulla richiesta di "ordinanza cautelare" (sospensiva) oggetto del ricorso presentato da alcune donne di Oria e da Serenella Molendini, Consigliera Regionale alle Pari Opportunità, contro la decisione del sindaco di Oria di non nominare nessuna donna in Giunta - hanno infatti accolto la richiesta di sospensiva.
BRINDISI – Cosa hanno respirato per lunghe ore i brindisini il 28 agosto scorso, quando il petrolchimico di Brindisi, centrale Enipower inclusa, è andato in tilt a causa di un buco di tensione sulle reti Terna? Non lo sapremo mai. La relazione pubblicata da Arpa Puglia, Dap di Brindisi, sull’accaduto contiene valutazioni “rassicuranti” negli esiti, ma profondamente condizionate dall’inadeguatezza dei sistemi di misurazione disponibili, che non rilevano la vasta gamma di inquinanti collegati alle produzioni chimiche industriali. E in questo caso i dubbi restano.
BRINDISI – Il dipartimento Arpa di Brindisi, malgrado le fiammate siano durate dalla notte sino al tardo pomeriggio, non avrebbe effettuato alcuna misurazione delle ricadute inquinanti con apparecchiature mobili. Lo di desume da un comunicato del presidiente della Provincia, Massimo Ferrarese, che dopo un contatto con la stessa Arpa, fa sapere che entro domani avrà a disposizione le misurazioni effettuate con le centraline fisse, solo una delle quali, quella installata nei pressi della sede dell’Asi – se nel frattempo non sono stati aggiunti altri sensori – è in grado di misurare gli Ipa (idrocarburi policiclici aromatici).
OSTUNI – Una quindicina di operai della Telcom colti da malore e curati dai sanitari del Servizio 118. Tutti avrebbero accusato arrossamenti cutanei ed un forte bruciore agli occhi. Sintomi accusati durante l’orario di servizio, mentre erano impegnati all’interno e all’esterno dello stabilimento, sito nella Zona industriale a valle della Città bianca. I sanitari hanno accertato che si trattava di malori per fortuna di lieve entità, dovuti con ogni probabilità al contatto con polveri sottili provenienti da altri stabilimenti della zona e che il forte vento di scirocco avrebbe spinto e sprigionato nell’aria sino agli impianti Telcom.
CEGLIE MESSAPICA - “Verifiche a tutto campo per scongiurare ogni rischio a margine dell’incendio del deposito pneumatici della Taf, sito nella Zona Artigianale di Ceglie Messpacia”. E’ quanto chiedono, in una interrogazione indirizzata al sindaco, Luigi Caroli, i consiglieri comunali di opposizione Rocco Argentiero, Tommaso Argentiero, Donato Gianfreda e NicolaTrinchera. Nella nota i tre rappresentanti consiliari, tornano dunque a paventare il rischio ambientale, a seguito dell’incendio verificatosi nella notte del 3 Marzo scorso presso lo stabilimento dell’imprenditore Angelo Turrisi.
BRINDISI – Le parti hanno mostrato unanime soddisfazione, perchè l'accordo è oggettivamente importante. Ma nel giorno della firma del protocollo che sancisce il passaggio delle centraline Enel all'Arpa Puglia per il rilevamento della qualità dell'aria, è stato impossibile non fare cenno alle convenzioni, con il dialogo fermo a un anno fa.
BRINDISI - Mercoledì 3 novembre, alle ore 11.30, presso la sede della Provincia di Brindisi, avrà luogo la consegna ufficiale, da parte dell’Enel, della rete di monitoraggio ambientale. Saranno presenti, tra gli altri, il presidente della Provincia di Brindisi Massimo Ferrarese, il sindaco di Brindisi Domenico Mennitti, il direttore generale dell’Arpa Puglia Giorgio Assennato e il responsabile della Produzione Enel di Brindisi Antonino Ascione.
BRINDISI – Le abbondanti mareggiate dei mesi di luglio e agosto hanno risparmiato alle zone a rischio del litorale brindisino, soprattutto sulla costa fasanese, una riproduzione significativa dell’Ostreopsis ovata, l’alga tossica proveniente da bacini tropicali che da alcuni anni ha colonizzato anche il Mediterraneo. I dati del monitoraggio condotto anche per il 2010 da Arpa Puglia escludono infatti le concentrazioni che solo un paio di anni fa indussero il sindaco di Fasano ad emettere a fine agosto un’ordinanza che vietava la pesca ed il consumo di ricci di mare in tutto il territorio comunale, date le rilevanti concentrazioni scoperte a Forcatella, in seguito a indagini legate ad una moria di cefalopodi (polpi e seppie).
BRINDISI – Emissioni della centrale di Cerano tutte nei limiti di legge, dice l’Arpa Puglia in una sua relazione riguardante misurazioni sui fumi del gruppo 3 della “Federico II” effettuati il 26 gennaio e il 10 febbraio, (quindi prima che l’impianto andasse in manutenzione straordinaria). Inoltre, tra il 17 e il 23 giugno sempre l’Arpa ha effettuato la misurazione delle concentrazioni di radioattività sia nell’aria che nei terreni soggetti a ricaduta del particolato emesso dalla stessa centrale Enel. La campagna di è svolta nell’ambito della convenzione triennale sottoscritta il 6 febbraio 2008 tra Arpa Puglia e Provincia di Brindisi (amministrazione Errico) per l’attuazione del Piano territoriale di tutela ambientale (Ptta).
BRINDISI – Di fatto, si tratta di una svolta. Secondo lo schema della convenzione che sarà presto firmata con Comune e Provincia , Enel ed Edipower cederanno le loro centraline di rilevamento della qualità dell'aria all'Arpa, e a provvedere ai costi di gestione saranno proprio le società termoelettriche.
BRINDISI – Le caratterizzazioni del Sito d’interesse nazionale di Brindisi sono quasi terminate, lo confermano dalla sede brindisina di Arpa: tutti i dati che riguardano i terreni e la falda acquifera saranno presto sottoposti al Ministero dell’Ambiente. Intanto il presidente della Provincia, Massimo Ferrarese, che ha anche delega all’ambiente ha annunciato che la bonifica sarà possibile investendo molto meno rispetto ai 135 milioni di euro ipotizzati dal Governo.
TORCHIAROLO - Polveri sottili già a quota 34 sforamenti il 18 marzo, ad un passo dal raggiungimento del limite di legge annuale di 35 superamenti del limite, e ancora non sono trascorsi tre mesi dall'inizio del 2010. L'Arpa Puglia lo aveva detto: senza interventi normativi appropriati la situazione di Torchiarolo, e di altre realtà con livelli preoccupanti di polveri sottili PM10 non si potrà risolvere. Perchè la fonte principale di questo paradossale livello di inquinamento (Torchiarolo ha appena 5mila abitanti) è la combustione della legna nei caminetti.
BRINDISI - E’ la mancata individuazione delle cosiddette aree di pregio naturale uno degli elementi criticati dall’Arpa Puglia, che nei giorni scorsi si è espressa in maniera negativa - attraverso una lettera indirizzata alla Regione Puglia – sul frequente ricorso alle centrali fotovoltaiche sui terreni agricoli. Un uso definito dallo stesso direttore regionale Giorgio Assennato “esagerato” e a notevole rischio di impatto ambientale.
BRINDISI – Per esprimere il proprio parere negativo, l'Arpa Puglia si è affidata ad una lettera inviata direttamente alla Regione. Secondo l'Agenzia regionale per la protezione ambientale, il ricorso ad impianti fotovoltaici su terreni agricoli rischia di provocare forti squilibri in termini di impatto ambientale sul territorio.
BRINDISI - Enel fa sapere che è imminente il passaggio all'Arpa della rete delle centraline aziendali per il controllo della qualità dell'aria, e precisamente di quelle di Tuturano, Torchiarolo, S.Pietro Vernotico, Surbo e Lendinuso.
BRINDISI – Sulle ultime due accensioni delle torce di emergenza del Petrolchimico consortile di Brindisi, la rappresentanza sindacale unitaria interna si è schierata ieri a difesa di Polimeri Europa tacciando di allarmismo chi da tempo sta mantenendo l’attenzione sul problema. E dimenticando forse che su questi avvenimenti, a partire da quelli del 2008, la procura di Brindisi ha una indagine in corso e dispone già di una relazione di un consulente tecnico di grande esperienza.