Arsenale: nella base di Brindisi previste 40 nuove assunzioni
Approvato in commissione Bilancio un emendamento proposto dai deputati Andrea Orlando (Pd) e Giovanni Luca Aresta (M5s)
Approvato in commissione Bilancio un emendamento proposto dai deputati Andrea Orlando (Pd) e Giovanni Luca Aresta (M5s)
Lascia il carcere Damiano Parisi, 60 anni, di Francavilla Fontana: l’arsenale scoperto in una casa rurale il 17 settembre 2017
Svolta nelle indagini sul misterioso ferimento avvenuto il 10 gennaio a San Vito dei Normanni. I carabinieri scoprono arsenale clandestino in casa di un amico del ferito. Denunciate tre persone, arrestato il proprietario delle armi
La vertenza nazionale del personale civile del settore Difesa, a Brindisi comprende il futuro dell'ex arsenale della Marina Militare, dai livelli occupazionali al rilancio delle specializzazioni
Giovanni Manzari lascia il carcere dopo venti giorni esatti. L’agricoltore 54enne di Lecce è stato fino a oggi detenuto in una cella della casa circondariale di Brindisi. Ora è un uomo libero, pur ovviamente rimanendo indagato per trasporto di sostanze stupefacenti. Ad arrestarlo, la sera del 25 novembre scorso, erano stati i carabinieri della compagnia di Brindisi
Caricatori per kalashnikov, polvere da lancio, detonatori e persino gelatina da tritolo è stata trovata dai carabinieri di Lecce all’interno di una masseria nelle campagne di Surbo (Lecce) di proprietà del 54enne Giovanni Manzari, sorpreso lo scorso 25 novembre con 3 chilogrammi di hascisc mentre insieme al bulgaro Denis Ahmetovic percorreva la strada statale 613 per Brindisi
Un vero e proprio arsenale è stato trovato dai carabinieri nell'abitazione del 56enne Nicola Del Vecchio, di Torchiarolo.
Si moltiplicano le vertenze occupazionali legate ai cambi d'appalto. A pagare le conseguenze del massimo ribasso come criterio a base d'asta, stavolta, sono stati gli addetti alle pulizie dell'arsenale di Taranto e Brindisi. Vertice in prefettura, intanto, sul destino dei lavoratori del settore pulizie di Jindal Films
Tre mesi sotto la cappa delle rapine ai distributori, nelle villette, nei negozi. Poi una prima svolta il 4 marzo con la cattura da parte di polizia e carabinieri di due minorenni che avevano assaltato un'area di servizio, ed infine il 18 marzo la scoperta dell'arsenale e dell'armiere della banda. Un grosso volume di fuoco era a disposizione dei malviventi, che ora la Squadra mobile della questura di Brindisi punta ad identificare rapidamente.
BRINDISI – A Brindisi le rapine le fanno, ma si prendono anche i rapinatori e si trovano le armi. Un equilibrio che negli ultimi tre mesi sembrava spostato verso la soglia dell’insicurezza per un impennata delle azioni criminose, non più solo contro negozi e distributori di carburante, ma anche nelle case con gente tenuta in ostaggio e terrorizzata. Ma la svolta era scritta in un episodio del 4 marzo, quando dopo una tenace caccia all’uomo la polizia e i carabinieri riuscirono a prendere i due minorenni che avevano assaltato il distributore Agip di via Appia, in periferia. E da quel momento gli indizi sono diventati ben più di una manciata: dai due ragazzi dal fucile facile, partono i fili per alcuni assalti a supermercati, negozi, e non solo distributori. Non è tutto. Dal 4 marzo parte anche la pista che domenica mattina ha portato la sezione antirapina della Squadra mobile all’arsenale delle rapine, in un garage della zona di viale S. Giovanni Bosco.
BRINDISI – Nacque 100 anni fa la fabbrica militare di Brindisi, l’Arsenale della Marina. Cominciò ad operare come sezione staccata di quello di Taranto, il più grande del Mediterraneo, e oggi ritorna a quello stato amministrativo, con i sindacati e i lavori fortemente preoccupati per una possibile decisione di chiusura da parte della Difesa. Del resto, il Castello Svevo è in vendita e questo vuol dire che non vi è certezza nella prospettiva che la stessa Marina Militare mantenga una sua base a Brindisi.
BRINDISI – L’assise lo ha deciso all’unanimità ma non senza distinguo. Tutta la provincia di Brindisi è stata dichiarata territorio denuclearizzato, in cui non potranno essere istallati impianti che utilizzino energia atomica. Eppure l’opposizione non pienamente soddisfatta dalle premesse specificate nella delibera, ha precisato che la decisione di vietare questo tipo d’impianto è relativa al territorio brindisino.
BRINDISI – Con un ordine del giorno, il consiglio comunale di Brindisi si è impegnato a trovare risposte adeguate ai problemi dell’Arsenale. La proposta del sindaco Domenico Mennitti, che sarà illustrata a Roma dove si sta discutendo il riordino dei beni della Difesa, è quella di offrire una sede alternativa al Castello Svevo i cui costi di manutenzione sono diventati insostenibili per la Marina Militare.
BRINDISI – E’ prevista per martedì pomeriggio la seduta monotematica del consiglio comunale di Brindisi che affronterà il problema dell’Arsenale. Su richiesta di quindici consiglieri di opposizione infatti, il presidente del consiglio Giampiero Pennetta ha convocato una seduta straordinaria per discutere del futuro di 202 dipendenti (anche se in totale sarebbero almeno 413) che, dopo la decisione della Marina Militare di vendere il Castello di Terra sede dell’Arsenale, sono quasi rassegnati.
BRINDISI - Nel futuro dell'Arsenale di Brindisi anche l'erogazione di servizi ad aziende esterne, e non solo alla Marina Militare? Il senatore Giuseppe Caforio dell'Idv, ha ottenuto anche questa ipotesi in risposta all'interrogazione rivolta qualche tempo fa al ministero della Difesa, oltre a rassicurazioni che giudica generiche e confuse circa la salvaguardia dei livelli occupazionali.