BRINDISI – Giorni decisivi per la corsa alla presidenza dell’Autorità Portuale di Brindisi. Il sindaco Domenico Mennitti, secondo fonti ufficiose, sta continuando a puntare con decisione sull’ex presidente dell’Autorità portuale di Bari, Tommaso Affinita, cercando di convincere il ministro dei Trasporti, Altero Matteoli, il quale non sembra molto convinto. Affinita riceverebbe infatti il no del governatore della Puglia Nichi Vendola, mentre invece è stato raggiunto già l’accordo per la riconferma a Bari di Francesco Mariani, e per la nomina a Taranto del contrammiraglio Salvatore Giuffrè. Brindisi, come Trieste, nella ripartizione politica delle sei Authority in scadenza, tocca perciò al centrodestra, ma questo non vuol dire che non si possa e debba cercare un accordo bipartisan, e nella lista delle candidature brindisine ci sono vari nomi sui quali una convergenza del centrosinistra sarebbe possibile.
BRINDISI - Il portale, nuovo di zecca, adesso c’è. Ma la promessa affidata alle pagine di BrindisiReport.it dal segretario dell’Autorità portuale Nicola Del Nobile a ottobre scorso, è mantenuta solo a metà. Cercare il link “Operazione trasparenza” sul sito inaugurato il 18 dicembre scorso a palazzo Nervegna, alla presenza del sindaco Domenico Mennitti, del segretario dell’Authority, Giuseppe Giurgola, con la benedizione del vescovo Rocco Talucci, è impresa inutile, semplicemente non c’è.
BRINDISI – Cominciano il 27 dicembre le operazioni preliminari per la costruzione della banchina di collegamento tra quelle di Punto Franco e Montecatini, sulla sponda Est del Seno di Levante, in un punto dove l’attuale banchinamento compie una rientranza che riduce la larghezza della parte transitabile dell’opera. Con la banchina di collegamento si raggiungerà invece l’ampiezza di quelle ex Punto Franco e Montecatini, a vantaggio della praticabilità del circuito doganale interno. Inoltre l’area sarà utilizzabile in maniera ottimale per eventuali ormeggi di navi. Il progetto è del Genio civile Opere Marittime di Bari, per un importo di 5.903.950,00 euro.
BRINDISI - In una conferenza stampa svoltasi oggi venerdì 17 dicembre, il “The Propeller Club – Port of Brindisi” attraverso il proprio presidente Nicola Zizzi, a nome di tutti i soci, in vista del rinnovo della carica di presidente della locale Autorità Portuale ha rivolto un appello alle istituzioni preposte alla formulazione delle terne di nomi per il ministro dei Trasporti affinchè le indicazioni ricadano su soggetti espressione del territorio.
BRINDISI – Giuseppe Giurgola continua a gestire le attività dell’Autorità portuale brindisina come se tra qualche mese una sua riconferma fosse un fatto scontato, ma questo è solo il frutto dei ritardi e del distacco della politica brindisina dai problemi del porto. La conferma di ciò arriva da Bari e Taranto dove le terne per la nuova presidenza di quelle Authority sono già state inviate al ministro Altero Matteoli, e al governatore Nichi Vendola. Tutti i giochi per Brindisi si stanno invece svolgendo all’esterno dei tre enti che devono inviare le terne, e cioè Comune, Provincia e Camera di Commercio, che ancora non si sono decisi. Ed è fuori dai protocolli che è nata e pare proprio che si sia già consumata la spinta del centrodestra a favore di Tommaso Affinita.
BRINDISI – Malgrado lo stop della Sovrintendenza, e malgrado i segnali non certo favorevoli giunti anche dal Consiglio superiore dei Lavori pubblici, il presidente uscente dell’Autorità Portuale brindisina, Giuseppe Giurgola, insisterà per la realizzazione di un terminal crociere sul versante interno della Diga di Punta Riso. Di questo ha parlato nel corso della seduta del Comitato portuale dell’8 novembre scorso, e di questo parlerà anche nella seduta fissata per oggi in prima convocazione e per domani in seconda.
BRINDISI - Se non ci saranno ricorsi, se la documentazione giustificativa coprirà le dichiarazioni in sede di gara, sarà l'associazione temporanea di imprese tra la Igeco Costruzioni di Tommaso Ricchiuto e la società Coveco con sede a Porto Marghera a realizzare la nuova stazione marittima di Costa Morena. E' questo l'esito provvisorio della procedura indetta dall'Autorità Portuale di Brindisi, e conclusasi ieri sera con un lotto di partecipanti ridotto a cinque. Con una sorpresa su tutte: l'Ati Igeco-Coveco ha distanziato la concorrenza soprattutto con il ribasso sui tempi di consegna. Il bando di giorni ne prevedeva massimo 560 dall'assegnazione dei lavori, la vincitrice provvisoria si è impegnata a fare tutto in 168 giorni con una riduzione, dunque, del 70 per cento.
BRINDISI – Si gioca sottotraccia la partita per il nuovo presidente dell’autorità Portuale brindisina. Anche se dopo aver depositato la propria ricandidatura presso la Provincia e la Camera di Commercio, e al momento è l’unico anche ad aver fatto lo stesso presso il Comune capoluogo, è quasi certo che il 78enne presidente uscente Giuseppe Giurgola (mandato in scadenza ad aprile 2011) non sarà l’uomo del centrodestra per questa partita. Il deputato ed ex sottosegretario alla Giustizia, Luigi Vitali, e il senatore Michele Saccomanno, ex assessore regionale, avrebbero già deciso di puntare su Tommaso Affinita, amministratore delegato dall’ottobre 2008 di Ram Spa, Rete Autostrade Mediterranee, la società controllata interamente dai ministeri dell’Economia e delle Infrastrutture e Trasporti, costituita in ottemperanza al progetto comunitario della Autostrade del Mare.
BRINDISI – Anche il Comune di Brindisi apre la campagna per raccogliere le candidature alla terna da inviare al governatore Vendola, e al ministro dei Trasporti, Altero Matteoli, per la presidenza dell’Autorità portuale brindisina. Ne ha dato notizia oggi il sindaco Domenico Mennitti con un comunicato in cui si enumerano i requisiti di cui gli aspiranti devono essere in possesso. Il termine per depositare le domande presso il Comune scade il 20 dicembre alle ore 12. Già chiusa invece la lista della Provincia, mentre si avvia a conclusione la raccolta delle domande da parte della Camera di Commercio.
BRINDISI – Il Comitato portuale di Brindisi oggi pomeriggio ha approvato a maggioranza risicata il nuovo Piano triennale delle opere, con sette voti a favore, due contrari e quattro astenuti. Hanno votato a favore solo i rappresentanti dell’Authority e degli enti pubblici, mentre hanno votato contro due operatori marittimi, Teo Titi e Giovanni Bonatesta, il che la dice lunga sulla sintonia tra chi amministra i porto e chi ci lavora.
BRINDISI - Dalla Provincia di Brindisi la comunicazione arriva austera, coi toni asettici della ufficialità. Ai sensi dell’articolo ics, comma ipsilon della legge zeta, l’ente si premura di avvertire “gruppi consiliari, organismi di partecipazione, ordini professionali” e chiunque abbia interesse e diritto di proporre e proporsi, che sono aperte le procedure per la nomina del nuovo presidente dell’Autorità portuale. Toni che non tradiscono le fibrillazioni - ai limiti della guerra civile - in corso per la successione allo scranno che sarà occupato fino alla prossima primavera dal presidente Giuseppe Giurgola che, con l’aria che tira, non pare possa aspirare a riconferme di sorta.
BRINDISI – Solo questioni di opportunità, oppure aperti casi di incompatibilità? Ci vorrebbe un esperto in diritto amministrativo, ma è la domanda che in molti si pongono in questi giorni a Brindisi alla luce di due vicende ben distinte ma che, tuttavia, coinvolgono decisioni dell’Autorità Portuale. La prima è quella legata ad uno dei contenuti della denuncia fatta dall’Ordine degli Architetti all’Autorità per la Vigilanza sugli appalti pubblici, a proposito del progetto e della gara della nuova stazione marittima. Il secondo riguarda l’avvocato Giovanni Faggiano, il suo incarico in Comitato Portuale e gli affidamenti di servizi portuali alla società di cui è stato uno dei top manager sino a poche settimane fa, la Enerambiente (nata da una ristrutturazione della Slia Spa).
BRINDISI – Alla Marina Militare non serve più il nuovo deposito carburanti a Capo Bianco, quindi l’Autorità portuale dovrà indirizzare diversamente il 16 milioni di euro ricevuti a suo tempo da Cipe per portare i fondali della zona a 12 metri e realizzare un apposito banchinamento. Indirettamente, una buona notizia anche per Brindisi Lng che non dovrà avere come vicino, nel caso il rigassificatore si faccia, un potenziale fattore di rischio come grandi serbato di nafta o kerosene. La decisione su come reinvestire i soldi c’è già, ed è stata presa col Comune di Brindisi e il Comando dell’Alto Ionio di Taranto: realizzare nuove strutture per la Forza da Sbarco alle Pedagne e a Torre Cavallo.
BRINDISI – “Gli altri sono finiti in carcere e io invece non sono finito in ospedale: perché non ero matto”. E' tagliente, di quelle che fanno male, la risposta di Pasquale “Lino” Giurgola, 57 anni, brindisino, imprenditore portuale e stradale, all’avvocato Giulia Buongiorno, difensore di Franco Fassio, ex presidente ed amministratore delegato della British Gas Italia, accusato sia di avere pagato mazzette per 360 milioni di lire all’ex sindaco Giovanni Antonino, sia di violazioni ambientali ed edilizie per la realizzazione del rigassificatore in zona Capo Bianco, nel porto esterno di Brindisi.
BRINDISI – Serviranno quasi 400 mila euro per garantire il servizio di navetta che porterà i turisti in arrivo a Costa Morena fino al centro della città: un servizio che l’Autorità portuale garantirà gratuitamente ma che non soddisfa neppure gli agenti marittimi. Ogni hanno la navetta ha fatto la spola quotidianamente ma in pochissimi ne hanno usufruito; non solo per un problema di scarsa pubblicizzazione del servizio ma anche per una programmazione delle corse poco logica.
BRINDISI – Italia Nostra si muove in difesa della conservazione della ex Stazione Marittima nel Seno di Levante, attualmente oggetto di una profonda ristrutturazione a fasi da parte dell’Autorità portuale, con investimento di 10 milioni di euro. Il presidente della sezione di Brindisi dell’associazione, Domenico Saponaro, ha scritto alle soprintendenze competenti e, per conoscenza al sindaco Domenico Mennitti e allo stesso presidente dell’Authority. La richiesta è quella “dell’immediata sospensione dell’avvio di qualsiasi opera che riguardi il bene in questione nelle more della verifica dell’esistenza di ogni autorizzazione all’esecuzione degli interventi progettati”, seguita da ogni azione “tesa alla tutela dell’importante complesso architettonico”.