Ex boss Scu denunciato per violazione sorveglianza speciale
I carabinieri di Mesagne lo hanno notato per due giorni in compagnia di altri pregiudicati
I carabinieri di Mesagne lo hanno notato per due giorni in compagnia di altri pregiudicati
Aveva messo a disposizione un'abitazione della sua famiglia a Cellino San Marco per la latitanza di Sergio Notaro capo dell'omonimo clan operante a Squinzano sfuggito alla cattura dell'11 novembre scorso nell'ambito dell'operazione "Vortice dejà vu" e poi trovato il 30 novembre successivo in una villetta di via Madonna dell'Alto al confine tra Cellino e Squinzano
SAN DONACI – Potrebbe essere definita una vera e propria anonima dello spaccio quella scoperta ieri dai carabinieri della stazione di San Donaci che dal giorno dell'omicidio del 32enne Antonio Presta (avvenuto il 5 settembre scorso) stanno eseguendo controlli e perquisizioni a tappeto a carico di volti noti e non: a casa della 39enne Giuseppina Bevilacqua, incensurata, madre di tre figli, nonché parente acquisita del giovane assassinato, sono stati trovati sei chili di marijuana.
SAN PIETRO VERNOTICO – Brutta mattinata per i dipendenti dell'ufficio economato del Comune di San Pietro Vernotico: quando, intorno alle otto di questa mattina sono arrivati nel loro ufficio hanno trovato un uomo con un coltello in mano e un involucro ricoperto di nastro adesivo da cui pendevano fili elettrici che li ha minacciati pretendendo che aprissero la cassaforte.
BRINDISI - Vale circa 2 milioni il tesoro segreto di Cosimo Rochira, 35 anni di Francavilla Fontana, emergente della mala locale, noto alle forze dell'ordine per una fitta serie di reati tra cui quello dell'omicidio di Angelo Putignano avvenuto nel 2007 a San Giorgio Ionico, per cui è stato condannato il 7 ottobre 2010 in secondo grado a 14 anni di carcere. La sera dopo la sentenza scampò a un commando di killer mentre allestiva uno dei negozi della catena “Biocasa” a San Michele Salentino, raid in cui rimase vittima invece il 42enne Vincenzo Della Corte.
SAN PIETRO VERNOTICO – Fuoco e paura intorno alle 19 di oggi in via Fiume a San Pietro Vernotico: la Renault Scenic di un agricoltore del posto Eugenio Tafuro, cugino del sorvegliato speciale Cosimo Fina detto “il biondo”, di San Pietro, è stata distrutta da un incendio. Sulla natura del rogo indagano i carabinieri della locale stazione giunti sul posto insieme ai vigili urbani e ai volontari della protezione civile.
Vicino di casa del boss della Scu di Mesagne, Massimo Pasimeni, ucciso perchè in passato aveva avuto una relazione con la compagna attuale del capo, e perchè ne era stato il protettore. Fu per questo che il 16 giugno 2009 il 62enne Giancarlo Salati, una passione per le minorenni, fu raggiunto dai killer nella sua abitazione, in pieno giorno, e massacrato a bastonate. Morì 24 ore dopo. Il caso è rimasto avvolto dall'omertà per due anni e mezzo, poi con l'aiuto di un pentito la Squadra mobile di Brindisi, il commissariato di Mesagne e la Dda di Lecce hanno stretto il cerchio, arrestando mandante (già detenuto) e commando. Pasimeni aveva anche cercato di convincere l'attuale pentito a liquidare i tre uomini della spedizione punitiva, perchè temeva che parlassero.
BRINDISI - Quattro brindisini nell'operazione di stamani della polizia di Lecce contro il gruppo di trafficanti di droga guidato sino al 15 gennaio 2009 a Paolo Carallo, giorno in cui davanti al bar Desiré di Carmiano il boss fu ucciso da due killer in scooter, appena dopo un incontro con alcuni malavitosi della stessa banda. In ordine di apparizione nel video, Mauro Iaia di 30 anni, Antonio Facecchia di 24 anni e Nicola Magli di 30 anni. Ai domiciliari, perchè madre di una bimba in tenera età, Miriam Guadalupi di 30 anni.
Quattro brindisini nell'operazione della polizia di Lecce contro il gruppo di trafficanti di droga guidato sino al 15 gennaio 2009 a Paolo Carallo, giorno in cui davanti al bar Desiré di Carmiano il boss fu ucciso da due killer in scooter, appena dopo un incontro con alcuni malavitosi della stessa banda. In ordine di apparizione nel video, Mauro Iaia di 30 anni, Antonio Facecchia di 24 anni e Nicola Magli di 30 anni. Ai domiciliari, perchè madre di una bimba in tenera età, Miriam Guadalupi di 30 anni. nel blitz sono coinvolte 29 persone. Iaia, Facecchia, Magli e la Guadalupi sono stati catturati dalla Squadra Mobile brindisina in collaborazione con i colleghi della Mobile di Lecce, che ha condotto l'indagine. Quando Carallo fu ucciso, il luogo era sotto osservazione da parte della polizia.