Ancora odore di bruciato e fuliggine: numerose telefonate al 115
A San Pietro Vernotico e sul litorale sud della provincia si ripete una situazione simile a quella vissuta a Brindisi due settimane fa
A San Pietro Vernotico e sul litorale sud della provincia si ripete una situazione simile a quella vissuta a Brindisi due settimane fa
A fare la scoperta i carabinieri forestali del Nucleo Investigativo (Nipaaf) del Gruppo di Brindisi. L’ area si trova ai margini della rampa di confluenza della ex SS16
Anche nella serata di oggi, mercoledì 18 settembre, i centralini dei vigili del fuoco e della Polizia locale sono stati tempestati di telefonate che segnalano odore acre di bruciato
Da chiarire la causa di un forte odore acre che per tutta la serata di martedì, e fino a notte inoltrata, ha pervaso Brindisi. Ai vigili del fuoco non risultano incendi
Dopo dieci giorni di sofferenze, mentre era sottoposto ad un intervento di pulizia delle ustioni in una clinica veterinaria
TORCHIAROLO - Il cadavere semicarbonizzato trovato in un campo nei pressi dello svincolo per Torre S.Gennaro della statale 613 Lecce-Brindisi, appartiene ad un uomo. Lo hanno stabilito gli accertamenti in corso.
FRANCAVILLA FONTANA – Ancora mistero sulla morte dell'edicolante di 47 anni, Giovanni Itta, trovato carbonizzato poco dopo le 6 di oggi sulla strada provinciale che collega Francavilla Fontana a San Marzano, accanto alla sua Fiat Punto di colore rosso.
BRINDISI - Ha confessato oggi alla presenza del pm Luca Buccheri e degli investigatori della Squadra mobile di Brindisi, un mese dopo il fermo avvenuto il 23 gennaio: Dora Buongiorno, la bracciante 43enne di Carovigno che per quindici anni è stata la compagna ddel 51enne agricoltore brindisino Damiano De Fazio, ha ammesso di essere stata lei a dare fuoco all'uomo nella tarda serata del 26 dicembre scorso, mentre erano appartati in auto in contrada Epifanio, nelle campagne di Mesagne. Sino ad oggi, Dora Buongiorno si era avvalsa della facoltà di non rispondere. La donna è rinchiusa nel carcere di Borgo S.Nicola a Lecce.
BRINDISI - Non si riaprono i cancelli del carcere per Dora Buongiorno, la donna di 43 anni accusata di aver dato fuoco all’amante, Cosimo Damiano De Fazio, 51 anni, perché – sostiene la difesa – esasperata dalle angherie subite negli anni trascorsi insieme all’uomo, al suo fianco, pur nell’ombra, ma pur sempre nel ruolo di madre dell’ultimo figlio, un ragazzino di 14 anni. Stamani l’udienza dinanzi al Tribunale del Riesame di Lecce (presidente Silvio Piccinno) che nel primo pomeriggio ha depositato il dispositivo.
BRINDISI - Chiede di tornare a casa, libera o agli arresti domiciliari Dora Buongiorno, la bracciante agricola di 43 anni che è in carcere dal 23 gennaio scorso per aver ucciso, bruciandolo vivo, l’uomo con cui aveva una relazione da almeno 15 anni e da cui aveva avuto un figlio ora 14enne. Domattina si discuterà davanti al Tribunale del Riesame di Lecce l’istanza di scarcerazione presentata dall’avvocato della donna.
BRINDISI – Sono state trovate tracce di un farmaco, quasi certamente sedativo, nel sangue dell'imprenditore brindisino Damiano De Fazio arso vivo la sera del 26 dicembre scorso nelle campagne di Mesagne e deceduto nelle ore successive nel reparto Grandi ustionati dell'ospedale Perrino di Brindisi.
CAROVIGNO – La drammatica vicenda della morte di Damiano De Fazio, morto bruciato nelle prime ore del mattino del 27 dicembre, sta diventando una farsa mediatica. Dopo la conferenza stampa svoltasi mercoledì scorso, quando il questore Giuseppe Cucchiara ha dato notizia del fermo della donna di Carovigno, con la quale la vittima aveva un rapporto da una quindicina danni (e un figlio), affermando che gli investigatori ritenevano di non dover dare più alcuna notizia, si è scatenata una ridda di ipotesi su giornali e tv, non si capisce alimentata da chi.
MESAGNE – Si è avvalsa della facoltà di non rispondere ed è stata trasferita nel carcere femminile di Lecce, Dora Buongiorno, 42 anni, la donna fermata nella tarda serata di ieri dagli agenti della squadra mobile della Questura di Brindisi perché ritenuta responsabile dell'omicidio dell'amante, l'imprenditore agricolo Damiano De Fazio 51 anni di Mesagne.
BRINDISI - La persona attualmente sottoposta a fermo su decisione del sostituto procuratore che si occupa delle indagini, è Dora Buongiorno, 43 anni, di Carovigno. Sarebbe lei l'autrice del gesto che ha provocato la morte atroce di Damiano De Fazio, l'agricoltore 51enne sul quale poco prima della mezzanotte tra il 26 ed il 27 dicembre fu lanciato liquido infiammabile, appiccando poi il fuoco.
BRINDISI - La polizia ha risolto il caso dell'uccisione di Damiano De Fazio, l'agricoltore di 51 anni bruciato vivo nelle campagne di contrada Epifanio tra Mesagne e la borgata di Serranova (Carovigno), alle 23,45 dellel giorno di Santo Stefano, e morto dopo poche ore nel reparto grandi ustionati del Perrino. Alle 12 il questore Giuseppe Cucchiara terrà una conferenza stampa per illustrare il risultato delle indagini, che hanno stretto il cerchio attorno alla seconda compagna della vittima.
BRINDISI – Si sono svolte oggi pomeriggio nella chiesa di San Lorenzo, al quartiere S.Elia di Brindisi, le esequie dell’agricoltore Damiano De Fazio, morto per le ustioni procurategli nella tarda serata del 26 dicembre da sconosciuti, che gli hanno versato addosso una bottiglia di benzina appiccando poi il fuoco. Sul movente e sulle identità dei responsabili sono concentrate le indagini della Squadra mobile di Brindisi e del commissariato di Mesagne.
BRINDISI – Sarà eseguita domani mattina alle otto l'autopsia sul corpo dell'imprenditore agricolo brindisino Damiano De Fazio di 51 anni, deceduto all'alba di oggi per le ustioni riportate in seguito a un attentato incendiario nei suoi confronti. Il 51enne è spirato nel reparto Grandi Ustionati dell'ospedale Perrino di Brindisi dove era stato ricoverato intorno alla mezzanotte di mercoledì scorso, giorno di Santo Stefano.
BRINDISI - E' spirato questa mattina alle 4,45 nel centro Grandi ustioni dell'ospedale Perrino di Brindisi l'agricoltore 51enne Damiano De Fazio, al quale - stando alle risultanze delle indagini - un gruppo di criminali ha dato fuoco poco prima della mezzanotte tra mercoledì e ieri nelle campagne di contrada Epifanio, in territorio di Mesagne. La superficie corporea interessata dalle ustioni era troppo vasta, circa il 95 per cento. Il pm Luca Buccheri ha già disposto l'esame autoptico.
BRINDISI - "Erano tre e sono di Carovigno". Poi il coma. Damiano De Fazio, il 51enne trovato poco prima della mezzanotte di ieri avvolto dalle fiamme in contrada Epifani a Mesagne, prima di perdere conoscenza avrebbe pronunciato queste parole. Il 51enne, imprenditore agricolo con residenza in contrada Palmarini a Brindisi, non è riuscito a riferire altro. Poco prima era stato cosparso di benzina (la bottiglia mezza piena è stata trovata nelle vicinanze) e bruciato vivo, ha riportato ustioni su tutto il corpo e versa in gravissime condizioni. Non è cosciente.
BRINDISI – Gli investigatori sono ancora a lavoro: si sta scavando nella vita dell'imprenditore agricolo Damiano De Fazio, 51 anni, padre di cinque figli, trovato in fiamme ieri sera in contrada Epifani, sulla strada per Serranova a Mesagne. Il dirigente del commissariato di Mesagne, Sabrina Manzone e gli uomini della Squadra mobile di Brindisi sono a lavoro da questa mattina per cercare di venire a capo di questa vicenda.
MESAGNE – Diventa sempre più agghiacciante lo scenario della vicenda che ha coinvolto la notte scorsa un imprenditore agricolo residente in contrada Palmarini, Damiano De Fazio di 51 anni. Secondo la ricostruzione effettuata dalla polizia sino a questo momento, l’ipotesi più attendibile è quella che all’uomo sia stato dato fuoco intenzionalmente, dopo averlo cosparso di liquido infiammabile. E questo atto di ferocia sarebbe avvenuto pochissimi minuti prima che la vittima ridotta da una torcia umana, venisse individuata da una pattuglia della Vigilnova.
I carabinieri del Norm della compagnia di Francavilla Fontana, nel corso di servizi finalizzati alla prevenzione repressione dei reati in genere, hanno rinvenuto in contrada Pupini, occultato in un cespuglio, un fucile semiautomatico calibro 12 con canna mozzata e matricola abrasa, completamente bruciato. L'arma è stata sottoposta a sequestro. Si tratta certamente di un fucile utilizzato per una azione criminosa grave, stante il tentativo di distruggerlo. Sono state avviate indagini di polizia scientifica mentre si tentano collegamenti con fatti di sangue e rapine avvenuti nella zona.
VILLA CASTELLI - Nella serata di ieri, i carabinieri della stazione di Villa Castelli hanno tratto in arresto, in esecuzione di ordine di carcerazione emesso dal Tribunale di Taranto, Giuseppe Esposito, 40enne del luogo, che deve espiare la pena definitiva di anni 24 di reclusione per omicidio e distruzione di cadavere a mezzo incendio e detenzione e porto illegale di armi. Un altro anno di condanna è coperto dalla carcerazione preventiva dal giorno del primo arresto alla remissione in libertà dello stesso Esposito a causa di un vizio di procedura.