Diciassette anni fa l'assalto a due portavalori della Velialpol: furono uccisi tre vigilantes sulla strada tra Copertino e San Donato. Il pentito brindisino condannato a 18 anni è ai domiciliari in una località nota solo al Servizio centrale di protezione
Allarme prescrizione: ebbene sì, anche uno dei più importanti processi alla Scu, quello nato dalle autoaccuse con chiamata in correità di "Bullone" al secolo, Vito Di Emidio, è (parzialmente) a rischio.
BRINDISI – Poco meno di 160 anni di carcere e sanzioni pecuniarie per 460 mila euro. Queste complessivamente le richieste di condanna avanzate dal procuratore generale Giorgio Oliva, durante la requisitoria che ha tenuto banco oggi nel processo d’appello scaturito dall’operazione Paradise, eseguita dalla polizia sette anni fa. Sono 14 in tutto gli imputati inchiodati dalle dichiarazioni del collaboratore di giustizia Vito Di Emidio. All’alba dell’11 giugno 2003 finirono nella rete 59 indagati (20 dei quali furono assolti, gli altri scelsero il giudizio abbreviato).
BRINDISI – Giuliano Maglie, 27 anni, brindisino, scomparso nel nulla nel giugno del 1999, torna a materializzarsi pesantemente nel momento meno opportuno per il collaboratore di giustizia Vito Di Emidio, soprannominato Bullone. Sembra una vendetta di questo giovane ammazzato, per ammissione dello stesso Di Emidio su suo ordine, i cui resti ricompaiono quando il pentito sta cercando, con una amnesia molto sospetta, di salvare dall’ergastolo il cognato Giuseppe Tedesco che nel 2002 accusò di essere l’esecutore materiale dell’omicidio e dell’occultamento del cadavere.
BRINDISI – Alle 14,15 Vito Di Emidio lascia l’aula della Corte di assisse. Ha concluso la sua due giorni di pentito-accusatore ma non tanto. “Presidente – ha detto pochi minuti prima il pubblico ministero Alberto Santacatterina - ho finito il mio esame. Devo ancora una volta sottolineare che Di Emidio di tutto si ricorda con precisione, anche delle cose minime, mentre non riesce a ricordare i suoi complici di due episodi così gravi come il duplice omicidio di Giacomo Casale e Leonzio Rosselli e quello di Giuliano Maglie”.