BRINDISI – La Capitaneria di Porto di Brindisi soccorre un marittimo, infortunatosi a bordo di un peschereccio di 25 metri, e una volta risolta l’emergenza ripassa al pettine fitto l’imbarcazione da pesca scoprendo varie irregolarità, e sanzionando il comandante. Il controllo rientrava negli obblighi dell’autorità marittima, che pone il problema della sicurezza delle navigazione e della vita umana al centro della propria attività.
BRINDISI – Un attacco di appendicite causa lo scalo d’emergenza, nel porto di Brindisi, del superfast Europa Palace della Minoan Lines. Il traghetto – battente bandiera greca - era in navigazione dal porto di Igoumenitsa a quello di Venezia, quando, intorno alle 12.10, è partito l’allarme al Centro di assistenza radio marittima di Roma, che ha messo in allerta la Capitaneria di porto di Brindisi.
BRINDISI – Si è concluso ciclo di conferenze tenute da ufficiali della Capitaneria di porto, rivolte a studenti delle scuole superiori del capoluogo. Le conferenze volute dallo Stato Maggiore della Marina Militare, nel presentare l’organizzazione della forza armata, hanno dato la possibilità di informare i giovani sui molteplici percorsi formativi per diventare un professionista del mare nei vari corpi della Marina Militare.
BRINDISI – Bancarelle di prodotti ittici abusive nelle aree dei mercati settimanali o di quartiere, celle frigorifere delle pescherie ma anche dei banchi pesce dei grandi centri commerciali: tutto ciò può essere oggetto di una visita a sorpresa da parte della Capitaneria di Porto di Brindisi, impegnata in una serie di servizi a tutela del consumatore e indirettamente degli equilibri ambientali, perché la caccia ai venditore di novellame o di ricci pescati abusivamente è un deterrente per lo sfruttamento illegale delle risorse del mare. Circa due tonnellate di prodotto sono state sottoposte a sequestro dal personale della Capitaneria nel corso di questa operazione: esattamente 960 chili di surgelati scaduti e altri 1030 chili di dubbia provenienza. L’intera partita sottoposta a sequestro è stata rinvenuta in un grosso centro di distribuzione della provincia, al cui responsabile la Capitaneria di Porto ha contestato numerosi illeciti amministrativi.
BRINDISI – Una contabilità a volte lieta, a volte triste, quella del rinvenimento di testuggini e mammiferi marini spiaggiati. Nel corso dell’inverno 2010 - 2011 le cose sono andate meglio del 2009, ma è ancora evidente la responsabilità dell’uomo in questa strage silenziosa, di cui tra un bilancio il nucleo specializzato della Capitaneria di Brindisi e della Provincia che segue il problema. Lungo la costa brindisina da alcuni anni è infatti operativo il Nucleo di Pronto Intervento costituito dalla Capitaneria di porto, guidata dal comandante, il capitano di vascello Claudio Ciliberti, e dalla Provincia di Brindisi – Settore Gestione Faunistica, il cui referente è la dott.ssa Paola Pino d’Astore, nell’ambito delle competenze dell’assessore alla Gestione Faunistica, Cosimo Pomarico e del dirigente Cosimo Corante. Tale Nucleo interviene nella gestione delle tartarughe marine rinvenute spiaggiate o raccolte dal mare lungo il litorale brindisino, così come indicato nelle Linee Guida del Ministero dell’ Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare (Linee Guida per il recupero, soccorso, affidamento e gestione delle tartarughe marine ai fini della riabilitazione e per la manipolazione e rilascio a scopi scientifici).