Erano anni che non si metteva mano al Piano energetico ambientale della Regione Puglia, altrimenti noto come Pear, redatto nella sua prima stesura ai tempi della prima giunta del governatore Nichi Vendola
Riceviamo e pubblichiamo integralmente le seguenti osservazioni al report epidemiologico sul territorio del capoluogo e dei comuni limitrofi presentato dall'Ares della Regione Puglia, inviateci da Brindisi Bene Comune
Era ampiamente prevista, e segnalata non solo dai sindacati ma anche dalle parti politiche più attente ed impegnate, anche su questo giornale: è vicina alla fine del suo percorso produttivo la grande centrale a carbone di Cerano
Riprenderà il 28 aprile, sempre presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri, l’iter di riesame dell’Autorizzazione integrata ambientale per la centrale termoelettrica a carbone di Cerano, chiesto e ottenuto dalla Regione Puglia
Per il Tribunale la diffusione di polvere di carbone contestata ha riguardato Cerano, “non la collettività”. Stesso caso della Xylella. Irrilevante il divieto di coltivazione del 2007. L’Amministrazione cittadina aveva chiesto 30 milioni di euro, l’altra 500. Escluse anche le associazioni ambientaliste
Le motivazioni del Tribunale: "Dispersione ben oltre la stretta tollerabilità. Disagio anche psicologico degli agricoltori. Inerzia della società, attività persistente nella sua gravità". Fonti di prova anche le mail dei dirigenti Ascione e Sanfilippo condannati a nove mesi: pena sospesa e non menzione per aver ultimato la copertura del carbonile nel 2015
In molti ieri non credevano ai propri occhi: ma quelle collinette a Costa Morena Est, sulla banchina e con uno scirocco fortissimo, erano mucchi di carbone? Pare proprio di sì, e la nave era una grande carboniera
Michele Emiliano insiste anche nel resoconto di fine anno sullo spostamento a Brindisi del punto di approdo del gasdotto Tap, che il governo ha stabilito invece sulla costa adriatica salentina, nei pressi di San Foca, e lo ha fatto nel contesto di un discorso contro l'impiego del carbone
L’istanza di una concessionaria di auto della zona industriale di Brindisi: la prima lettera nel dicembre 2004. Azione civile nei confronti di Enel ed Edipower, dopo quella penale
Palazzo Nervegna è quindi a disposizione dell'Enel ma non dei cittadini che vogliono opporsi all'inquinamento e ai danni prodotti dal carbone". Brindisi bene comune insorge contro la decisione del Comune di non concedere la sala conferenze di palazzo Nervegna per un convegno su Carbone e Rinnovabili promosso da Retenergie e No al Carbone
Ancora una volta protagonisti i due plastici che rappresentano in miniatura il carbonile e una sezione del nastrotrasportatore e ancora una volta al banco dei testimoni i dipendenti Enel che "escludono fenomeni di dispersione".
Udienza interlocutoria quella odierna, dopo la sospensione estiva, nel processo a carico di 15 persone, di cui 13 dirigenti Enel per la dispersione di polveri di carbone dalla centrale Enel di Brindisi.
L'ordinanza di divieto di coltivazione dei terreni vicini al nastro trasportatore del centrale Enel di Cerano, disposta dal sindaco Domenico Mennitti nel 2007, annullata dal Tar (senza impugnazioni) nel 2009 rischia ora di rivelarsi boomerang per il Comune di Brindisi.
Un punto a favore dell'accusa: i campionamenti eseguiti d'iniziativa dalla Digos dopo la segnalazione di un imprenditore agricolo furono fatti a dovere anche se non in contraddittorio. Sono quindi utilizzabili anche gli esiti delle consulenze disposte dal pm
Si svolge questa sera, venerdì 4 luglio alle ore 19 in Piazza Vittoria, l'assemblea pubblica "Emergenza Edipower". L'emergenza ambientale e quindi quella sanitaria del nostro territorio "sollecitano le coscienze dei cittadini e impongono la necessità di fare rete"
“Per promuovere il parco regionale delle Saline di Punta della Contessa non punterei mai sull’attività agricola che si conduce al suo interno e in prevalenza. Non andrei mai a segnalare il pomodoro o il carciofo. Non è come Torre Guaceto"
Quando si legge, si legge di tutto. Quando si scrive si scrive di ciò che si conosce. Quando si parla troppo spesso accade che, nella foga del discorso, la lingua sia più veloce del pensiero. Ovvio che ciò accada soprattutto a chi usala lingua per guadagnarsi da vivere. E dunque leggendo di tutto, grazie alla mia amica Patrizia, mi sono imbattuto sulla cronaca relativa al processo Enel.
BRINDISI - Una giornata in aula per assistere a una scena sintetizzabile in poche righe. Il gigante che crede di poter sopraffare un funzionario di polizia, attraverso l’atteggiamento supponente dei suoi legali. Il gigante che, per voce dei suoi legali, ritiene e afferma (a margine dell’udienza) che la stampa sia asservita.
BRINDISI - “Era carbone, e io lo specificavo perché ritenevo fosse così e che fosse un dato importante anche per via delle conseguenze sui prodotti”. E sulla filiera alimentare. L’agronomo Michele Trotti è stato spesso consulente dell’Enel. In aula, oggi, è stato ascoltato come teste del pm Giuseppe De Nozza e non si è mostrato allineato alla tesi dell’azienda.
BRINDISI - Non più fatti relativi agli anni 2009 e 2010, ma condotte che l’accusa ritiene illecite estese fino a ieri, fino al novembre 2013: il pm della procura di Brindisi, Giuseppe De Nozza, che sostiene l’accusa nel processo per danneggiamento e getto pericoloso di cose a carico di 15 persone, di cui 13 dirigenti Enel e 2 imprenditori locali, ha modificato oggi il capo di imputazione.
BRINDISI – Mai il traffico di carbone così in basso nel porto di Brindisi dal 2000. Lo dicono le statistiche sui primi sette mesi del 2013. Al mese di luglio 2000 furono sbarcate 1.306.933 tonnellate di combustibile, dal gennaio al luglio di quest’anno 2.381.124 tonnellate.
Brindisi non può più tollerare né sopportare altri attacchi al proprio ambiente e alla salute dei suoi cittadini. La città, oramai da 20 anni, soffre quotidianamente per le emissioni inquinanti delle centrali termoelettriche a carbone. Adesso è arrivato il momento di dire basta.
BRINDISI – Ora il piano di A2A per Edipower Brindisi è chiaro. E tutto si è palesato in una sola giornata, quella di oggi, con una lunga intervista a la Repubblica al presidente del consiglio di gestione di A2A, e con un comunicato sul caso Sogesa.
BRINDISI - Un armatore cipriota pronto a chiedere i danni perché le sue navi carboniere sono ferme da quando il nastro trasportatore della centrale Enel di Cerano è bloccato, per le conseguenze subite in seguito alle forti piogge del 15 gennaio scorso. Alcuni agricoltori hanno invece presentato un esposto e la procura di Brindisi ha avviato un’inchiesta per inondazione colposa, sempre relativamente agli allagamenti di quei giorni.
BRINDISI – Enel stamani ha ricevuto il primo via libera, quello locale, ad un piano di emergenza per lo svuotamento del nastro trasportatore allagato, necessario per evitare il blocco dell’attività produttiva della centrale “Federico II” di Cerano. L’ok è arrivato da un tavolo tecnico convocato dal prefetto Nicola Prete, cui hanno partecipato oltre ad Enel e a Confindustria Brindisi, il Dap Arpa di Brindisi, il comando provinciale dei Vigili del Fuoco, Provincia, Comune capoluogo, che hanno concordato con il progetto presentato dalla società elettrica.