L'emergenza dei suicidi negli istituti di pena italiani al centro di una conferenza stampa presieduta dal Presidente della Provincia, Matarrelli. La garante dei diritti dei detenuti fa il quadro della situazione
Dall’inizio dell’anno si sono suicidati 23 detenuti nei penitenziari italiani. Le riflessioni dell’avvocato Francesco Monopoli, responsabile Regione Puglia Onac (Osservatorio Carceri Aiga)
La situazione nei due istituti di pena illustrata dal presidente della Corte d'appello di Lecce, in occasione dell'inaugurazione dell'anno giudiziario. Il procuratore generale Maruccia: "Polizia penitenziaria assolutamente insufficiente"
Il segretario generale del sindacato Osapp segnala nuovamente gravi criticità: "La polizia penitenziaria conta una carenza di personale di circa 700/800 poliziotte/i"
Visitate 18 carceri in Italia. In Puglia una delegazione si è recata presso l'istituto di Trani. Presente anche l'avvocato brindisino Francesco Monopoli
Francesco Monopoli, responsabile del Dipartimento penitenziario di Aiga, e il collega Francesco Paolo Perchinunno, presidente Aiga, hanno scritto al ministro della Giustizia e al capo del Dap
Un 33enne di Torre Santa Susanna residente da tempo in Germania doveva espiare una pena di sei mesi di reclusione. I carabinieri si sono allertati dopo aver visto le pubblicazioni di matrimonio
Un detenuto brindisino di 35 anni ha aggredito nel primo pomeriggio di oggi, attorno alle 14,30 secondo fonti interne, un assistente capo della Polizia penitenziaria causandogli lesioni e un trauma cranico, giudicati guaribili in sette giorni dai medici del pronto soccorso dell'ospedale Vito Fazzi di Lecce
BRINDISI - Si può firmare anche a Brindisi a sostegno della campagna per la raccolta delle firme necessarie per presentare le tre proposte di legge su tortura, carceri e droghe. Domani 9 maggio a Bari in Piazza Cesare Battisti nuova iniziativa pubblica a sostegno della campagna.
BRINDISI - Astensione dei penalisti, oggi, anche a Brindisi, in adesione a quanto deliberato il 5 novembre scorso dall'Unione camere penali. Si protesta per la "vergognosa" situazione delle carceri italiane, così definita anche dal presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano.
LECCE – Oramai la situazione carceri a livello nazionale è deprimente. Quella locale altrettanto. Lecce, con il suo penitenziario di Borgo San Nicola – uno dei carceri più affollati d’Italia - sta per scoppiare. I detenuti sono ammassati, il limite dello spazio massimo è stato già di gran lunga oltrepassato. Una delle tante voci di denuncia è quella di una moglie – che raccoglie la sofferenza di tante altre donne – di uno dei reclusi nell’istituto di pena salentino. L’allarme sovraffollamento è legato alla palese violazione dell’articolo 27 della Costituzione Italiana: la responsabilità penale è personale, l’imputato non è considerato colpevole sino alla condanna definitiva, le pene non possono consistere in trattamenti contrari al senso di umanità e devono tendere alla rieducazione del condannato, non è ammessa la pena di morte.
BARI - “Pur mettendo in piedi modelli evoluti di relazioni tra diverse amministrazioni dello Stato per mettere al centro i diritti dei detenuti, come quello contenuto nel Protocollo d’Intesa che firmiamo oggi, rischiamo di scivolare, giorno dopo giorno, in una condizione di assoluta drammaticità. Oggi siamo seduti su una polveriera. Settantamila detenuti sono un dato assolutamente inedito nella storia nazionale. Chi ha vissuto come me una vita intera occupandosi di tematiche legate al carcere, sa bene che, non molti anni fa, quando si toccava quota 45 mila detenuti c’era, in genere, una sollevazione di coscienze, maturava il sentimento dello scandalo: giornali e televisioni raccontavano l’insopportabilità, perché il sovraffollamento carcerario è di per sé la negazione del precetto costituzionale dell’umanità della pena”.
BRINDISI – “Da stamattina 194 detenuti del carcere di Brindisi sono in sciopero della fame a sostegno della iniziativa di Marco Pannella che digiuna da oltre un mese perché l'Italia torni a poter essere in qualche misura considerata una democrazia, ma soprattutto per la situazione disumana delle carceri italiane”. A renderlo noto è il segretario dell'associazione “Nessuno Tocchi Caino”, Sergio D'Elia, secondo il quale “obiettivo comune e dichiarato è che venga finalmente varato un provvedimento di amnistia, che nel nostro Paese manca da oltre 20 anni, unica strada percorribile per un sistema da tempo al collasso, sovraccarico al 150% della propria capacità massima”.