ROMA - Annullamento con rinvio a nuova sezione per il questore Francesco Forleo che torna a rischiare la condanna per omicidio volontario, per il vice questore Pietro Antonacci, per i poliziotti Mario Greco e Francesco Vacca, per Oliver Cannalire, per Flavio Maggio, Teodoro Sciarra e per altri ancora. Le notizie stasera dalla Corte di Cassazione sono frammentarie. Si sa per certo, però, che per quanto riguarda Forleo, difeso dagli avvocati Calvi e Petrelli, il rinvio è stato disposto in accoglimento parziale della richiesta del procuratore generale e cioè che all’ex questore di Brindisi, Firenze e Milano venga riconosciuto il reato di omicidio volontario del contrabbandiere Vito Ferrarese, colpito mortalmente da uno dei colpi esplosi dall’allora questore di Brindisi durante un inseguimento.
ROMA - Udienza fiume in Corte di Cassazione per il processo nei confronti di funzionari di polizia e agenti, negli anni 90 in servizio nella questura di Brindisi, e contrabbandieri. Trentaquattro imputati, tra cui il questore Francesco Forleo, il vice questore Pietro Antonacci, il vice questore Cosimo De Ceglie, gli ispettori Pasquale Filomena, Emanuele Carbone e Giovanni Perrucci, gli agenti Mario Greco, Francesco Vacca, Pietro Macilletti e Ciro Tucci; una marea di avvocati. Il processo è iniziato questa mattina dinnanzi alla seconda sezione penale della Suprema corte (presidente Bardovagui, relatore De Crescenzo) e proseguirà lunedì 26 per trattare le posizioni di Forleo e di Antonacci.
BRINDISI – Approda in Cassazione il processo per la morte del contrabbandiere Vito Ferrarese, scafista brindisino morto la notte del 14 giugno del 1995 sotto il fuoco partito da un elicottero della polizia, poco al largo di Brindisi. Una vicenda che fece tremare la città dalle fondamenta perché spalancò le porte del carcere al questore Francesco Forleo, al capo della Mobile Pietro Antonacci, al capo della sezione catturandi, ispettore Pasquale Filomena, e ad altri quattro poliziotti.