"Castello di Oria, azione civile per risarcimento danni: bene così"
Il commento di Maurizio Bruno sulla richiesta da parte dell'Amministrazione comunale nei confronti dei soggetti condannati per le violazioni ambientali e urbanistiche
Il commento di Maurizio Bruno sulla richiesta da parte dell'Amministrazione comunale nei confronti dei soggetti condannati per le violazioni ambientali e urbanistiche
Parla il sindaco Maria Lucia Carone: "La strada che stiamo seguendo è quella giusta, il bene sarà aperto ai visitatori e genererà importanti ricadute per la città"
Avviato un confronto tra Borgo Ducale e Amministrazione di Oria: secondo l'accordo, ancora da approvare, sarà aperto al pubblico solo alcuni giorni
Glauco Caniglia (Mente Civica): "Borgo Ducale cerca l'accordo con l'Amministrazione, ma così sarebbe visitabile solo una parte del bene. E non sempre"
La famiglia Romanin-Caliandro: "Non si può prescindere da un accordo con noi". I consiglieri regionali Bruno e Pagliaro avevano proposto un procedimento per la dichiarazione di interesse eccezionale
Il consigliere regionale del Pd, avvierà, per quanto di sua competenza, tutte le procedure e le richieste necessarie affinché sia dichiarato monumento di interesse eccezionale
ORIA – Irregolarità nell’esecuzione dei lavori di ristrutturazione la causa che ha provocato il sequestro del castello di Oria da parte del Nucleo di polizia tributaria della Guardia di Finanza di Brindisi, su ordine della magistratura brindisina. Otto persone, tra imprenditori, professionisti e pubblici ufficiali, gli indagati nell’operazione “Castle”, per abusivismo edilizio, abuso d’ufficio e truffa aggravata ai danni dello Stato.
ORIA – Lavori illegali al Castello di Oria? “In assenza di permesso a costruire e con variazioni essenziali dal permesso di costruire”, così sarebbe stato realizzato, secondo l'Ufficio tecnico del comune federiciano, il restauro al famoso maniero. Nuovo braccio di ferro tra il Comune di Oria e la famiglia Caliandro-Romanin proprietaria del castello dopo l'ordinanza emessa in seguito ai sopralluoghi effettuati nel mese di maggio dai tecnici del municipio e dalla polizia municipale. Mittente: l’Ufficio tecnico del comune. Destinatario: Isabella Caliandro, legale rappresentante della Borgo Ducale, società proprietaria del maniero. Secondo i rilievi diversi lavori effettuati durante il restauro sarebbero viziati da variazioni essenziali rispetto al permesso a costruire. O, addirittura, in totale assenza di quest’ultimo.
ORIA – Sembrava pace fatta appena una quarantina di giorni addietro, l’8 novembre, quando alla cerimonia ufficiale di riapertura del castello di Oria, passato nel 2007 nelle mani della famiglia Romanin-Caliandro da quella dei Martini-Carissimo, il sindaco di Oria ringraziava pubblicamente i nuovi proprietari per l’opera di restauro e di recupero integrale della fortezza sveva, che si vuole sia stata fatta costruire da Federico II. Sembrava dimenticata quell’esclusione dall’opzione di acquisto, maturata da un lato perché il Comune era stato informato in ritardo del proposito dei Martini Carissimo, e dall’altro perché proprio per questo era fallito un tentativo di cordata tra enti pubblici per reperire la somma necessaria.
ORIA – Un occhio al business, un altro al territorio e alla storia. Sarebbe questa la sintesi dell’operazione avviata dalla nuova proprietà del castello di Oria con l’acquisto del 2 luglio 2007, ed oggi pervenuta ad una tappa importante con la conclusione delle opere di recupero cominciate nell’agosto del 2008. Circa 2200 ore di lavoro, sotto la direzione dell’architetto brindisino Severino Orsan (lo stesso di “Acque Chiare”) e la supervisione dell’architetto Antonio Bramato per la Sovrintendenza di Lecce. Perché il Castello di Oria è monumento nazionale, e come tale sottoposto alla tutela dell’amministrazione dei Beni culturali. Non è certo il primo e non sarà l’ultimo caso, però, in cui interesse imprenditoriale e funzione culturale convoleranno a nozze: la famiglia Romanin-Caliandro (lui, Giuseppe, ex pilota militare, lei Isabella, originaria di Ceglie Messapica, col piglio di dirigente d’azienda) infatti ne ha fatto un centro per convegni ed eventi anche mondani.