BRINDISI – Sono stati eseguiti nella mattinata di oggi dai tecnici dell’Arpa, con l’ausilio degli uomini della Capitaneria di Porto di Brindisi, nuovi i prelievi nello specchio d’acqua tra le isole Pedagne e Capo Torre Cavallo tesi a stabilire il danno ambientale che ha provocato lo sversamento in mare di soda caustica al dieci per cento avvenuto giovedì scorso a causa di un malfunzionamento di una condotta del Petrolchimico di Brindisi.
BRINDISI - Il sindaco Mimmo Consales oggi ha preso contatto sia con la Capitaneria di Porto di Brindisi che con l'Arpa, per avere contezza della situazione e possibilmente i primi dati delle indagini di laboratorio sugli effetti dello sversamento in mare, nel pomeriggio di ieri, di un quantitativo imprecisato di soda caustica al 10 per cento da una condotta del petrolchimico di Brindisi, nel tratto di costa tra le Isole Pedagne e Capo di Torre Cavallo. Solo dopo aver consultato i dati ed i pareri della Guardia costiera e dell'agenzia preposta alla tutela ambientale, Consales deciderà se assumere provvedimenti a tutela della salute pubblica.
BRINDISI - Convivere con impianti a rischio, contrariamente a quanto sostengono alcuni settori dell'impresa e del sindacato brindisini, comporta spesso un alto prezzo per l'ambiente e per la sicurezza. Mentre le torce della fabbrica continuano a bruciare in atmosfera sostanze chimiche di vario genere, in attesa della realizzazione degli interventi tecnici richiesti dalla procura della Repubblica e non ancora completati malgrado varie proroghe, oggi un altro incidente ha provocato lo sversamento in mare da un impianto del petrolchimico di soda caustica al 10 per cento.